05/19/2018

Cari amici, voglio mettervi a conoscenza di un fatto spiacevole causato dal mio articolo ” elezioni e governabilità” del 16 Marzo dove accennavo alla necessità di accomunare tutti gli atteggiamenti che portano a delle patologie costose e che andrebbero seguite adeguatamente da seri e preparati specialisti. Lascio a voi il trovare la frase incriminata che avrebbe dato luogo alla mia presunta omofobia di cui sono stato accusato. Di seguito, la mia risposta dal momento che l’accusa è manifestamente infondata:

Alla c/a del sig. Silvano

Mauro mi ha informato sulla presunta omofobia di cui mi sarei macchiato in un blog intitolato “Elezioni e governabilità”, asserendo che quanto sopra è il punto di vista dalla vs dirigenza e di altri personaggi a voi legati che non ho il piacere di conoscere.
Francamente non mi pare di meritare tale epiteto per avere espresso un punto di vista, senza peraltro aver usato termini offensivi che non mi sono propri. L’elenco non esaustivo del mio blog, di persone che sono in difficoltà, e che potrebbero beneficiare di una seria profilassi psicologica, accennava agli omosessuali non in quanto malati, ma in quanto categoria maggiormente a rischio di contrarre infezioni (mst) che per ammissione dell’OMS, sono colpiti 18 volte di più di altre categorie.
La cultura vigente, non accetta facilmente la diversità comportamentale, peraltro vista con sospetto da buona parte della cittadinanza e dalla scienza medesima che non è univoca nella determinazione delle sue cause. Alcune inclinazioni da me menzionate, anche se derubricate come reati, per una giusta evoluzione dei costumi, causano agli interessati un’esistenza irta di ostacoli e di riprovazione palpabile anche se a volte sotterranea e non saranno delle leggi punitive emesse con scarso discernimento che potranno eliminare la discriminazione che si deve combattere con la tolleranza degli etero, almeno fin dove è lecito e possibile e non con la imposizione proterva di leggi bavaglio.
Come non vorrei mai che un alcolista, anche se non guida in stato di ebrezza, portasse a scuola i nostri bambini,così non vorrei che un pedofilo, insegnasse in una classe di ragazzini o che un assuntore di droghe guidasse un treno o un pulmann. Alla base del mio pensiero, ci sono criteri di prudenza che nulla hanno a che fare con la discriminazione degli omosessuali che se hanno il diritto ad un lavoro, non hanno il diritto di costituire un pericolo per la popolazione. Gli omosessuali e non solo, sono dei soggetti maggiormente indeboliti dal genere di frequentazione e, vivendo in società a maggioranza etero, possono farsi accettare, senza però voler scardinare il pensiero contrario fondato sulla nascita di una vita generata dall’unione magari traballante tra un uomo ed una donna che, in quanto “naturale”, troverà solo dei surrogati da parte di una scienza discutibile che sin d’ora sarebbe opportuno fermare o limitare allo studio delle alterazioni genomiche e/o alla sconfitta di qualche malattia degenerativa che opprime la quasi totalità degli anziani. Per sperare di ottenere dei bambini immuni da deficienze cromosomiche o da indesiderate inclinazioni acquisite durante la crescita, o peggio, da turbe caratteriali e identitarie, i nascituri dovranno essere concepiti da genitori sani, venire alla luce in ambito sereno, allattati dalla madre naturale ed educati dalla coppia etero che non si discosti mai dall’esempio non sempre felice di un padre e di una madre uniti nel disegno supremo della crescita serena in un contesto di simili e di eguali guidati, quando si sia credenti, dalla fede in un Dio che con la Sacra Famiglia ha tracciato l’unico esempio possibile per l’umanità che non si voglia autodistruggere.
L’interesse supremo del bambino dovrebbe sempre prevalere sull’egoismo dei genitori sia delle coppie etero che di altre coppie cui la fervida mente umana e una tolleranza eccessiva vorrà dare spazio.
I bambini, in quanto esseri completamente dipendenti dai genitori, necessitano di coppie genitoriali immuni dal sospetto di sregolatezze e da comportamenti pericolosi che li rendono inidonei a ricoprire alcune figure, in particolare quella genitoriale. Così per gli omosessuali che chiedono alle istituzioni di adottare legalmente dei bambini, o di procrearli con una seria di artifici innaturali e di crescerli in un contesto dove la figura paterna o materna, manchi completamente, sostituita da un congenere col quale formare una coppia nel dispregio della norma consolidata da milioni di anni che vede la famiglia formata da un uomo e da una donna in grado di procreare la vita e di offrire ai figli l’esempio quotidiano per la loro crescita armonica come uomini e come donne fattore non unico, ma indispensabile per ribadire le differenze di genere che possono creare quella stabilità psicologica necessaria per combattere insieme le difficoltà dell’esistenza. Qualche miliardo di persone, vive in paesi dove non si riconoscono i diritti essenziali di tante categorie che ancora oggi, tardano a ottenere una giusta parità limitando la godibilità dell’esistenza. Mi riferisco ai paesi islamici dove la donna è ancora soggetta e nonostante le timide aperture di taluno, soffre una posizione subalterna che non le consente di avere la patente di guida o di sposare l’uomo di cui si innamora, arrischiando la vita come Sana Cheema, l’italo-pachistana uccisa dai familiari, o Hina Saleem altra giovane uccisa nel bresciano dai familiari nel 2016 che non accettavano la libertà e l’emancipazione femminile e tantomeno le nostre leggi oramai pacifiche alle nostre latitudini, compresa l’omosessualità anche se la libertà di pensiero e di comportamento, non dev’essere intesa come possibilità di disattendere tutte le norme che una società si è data in centinaia d’anni di evoluzione al prezzo di sacrifici e a volte di lotte cruente. I movimenti omosessuali, dovrebbero essere giustamente orgogliosi degli obbiettivi raggiunti, grazie alla loro tenacia, ma grazie anche a tante persone etero che pur non condividendo la loro inclinazione sessuale, hanno dimostrato rispetto per un’esistenza che non condividono e la tolleranza dovuta verso soggetti che hanno tanto sofferto una discriminazione sociale che anche se colpita dalla legge nei suoi aspetti peggiori, lascia comunque un’ombra nei rapporti interpersonali che non aiutano la serena convivenza. Sul versante della richiesta di allevare dei bimbi nell’ambito della coppia gay, non solo non sono favorevole, ma mi auguro che il legislatore non sia distratto e non la faccia passare come uno dei tanti “do ut des” che avvengono nel parlamento. Essere riusciti nel loro disegno e piegare le leggi ai loro desideri non tutti ancora manifesti, ha dato la misura della incapacità di reazione del legislatore e della loro potenza politica, non della innoquità sociale dei loro voleri. Esistono dei valori che non si possono negoziare solo perchè chi li vuole sovvertire è una lobby potente. In alcuni paesi, diciamo “civilizzati” nella carta di identità, non è più fatta distinzione tra padre e madre e la folle dicitura recita: genitore primo e genitore secondo” volendo negare l’esistenza e la diversità dei due sessi.
Ignorare la verità e la realtà, per sostenere teorie pazzesche, tendenti a rendere eguale ciò che è diverso, potrà essere uno sport piacevole per dei mentecatti bisognosi di cure, anche se siedono in parlamento, ma coloro che provano fastidio innanzi a simili illecite pratiche, dovranno fare fronte comune per fermarle sul nascere, poichè è con la politica dei piccoli passi che chi vuole sovvertire la famiglia seguiterà a proporre le sue meschine teorie sotto forma di diritti negati da società retrive e illiberali, modificando nelle nuove generazioni il senso del lecito, della realtà e dell’opportunità, dopo aver eliminato il senso del pudore e di “peccato” ,oramai sottaciuto da una moltitudine di tiepidi cattolici arresisi alle teorie più pazzesche perchè non comprese compiutamente nei loro negativi contorni. Con le ultime leggi, hanno ottenuto di poter colpire giudizialmente i pensieri, gli scritti, le parole e gli atteggiamenti contrari agli omosessuali. Il fatto, seppure forzoso, potrebbe essere accettabile e condivisibile, se le espressioni e gli atteggiamenti contrari, fossero diffusi con la chiara e inequivocabile volontà di offendere i soggetti omosessuali, in caso contrario, si tratta solo di norme che hanno lo scopo di imbavagliare i media e tutti coloro che, in disaccordo su alcune pretese, si permettono di esprimere il loro giudizio con opinioni, scritti, proclami che mettano in dubbio la liceità del loro agire.
Leggi simili, che massacrano il diritto di opinione, quando sia espresso senza offendere con scurrilità e/o turpiloquio le loro attività, sono degne di un paese del terzo mondo e qualcuno dovrebbe chiedersi dove arriveremo con la emanazione di leggi bavaglio che colpiscono il diritto di critica. Di questo passo, potrebbero essere approvate delle leggi per la punizione della critica ai pedofili, agli alcolisti, ai drogati e agli zooastri, degli stupratori e ,perchè no, dei ladri, dei corruttori, degli evasori, ecc..
Le società moderne, hanno fissato dei paletti molto elastici sulle inclinazioni che suscitano la riprovazione popolare e causano un peso economico intollerabile per curarne gli effetti,anzichè scoraggiarle . IL nostro servizio sanitario nazionale, sostiene costi allucinanti per curare le patologie che con un briciolo di prudenza, di vera prevenzione e di una buona pratica di vita, si potrebbero risparmiare: L’obesità,costa circa 5,5 miliardi di euro di soli costi diretti; i fumatori costano circa 10 mld; gli alcoolosti, costano all’erario circa 22 mld; i diabetici costano circa 12 mld di euro; lo stress causa costi per circa 50 mld. L’omosessuale malato di mst o di a.i.d.s.costa alla collettività che giustamente se ne fa carico, somme enormi nell’ordine di migliaia di euro al giorno, se ospedalizzato e non pare lecito che nel nostro paese, dove fanno la fame 6 milioni di persone e dove 12 milioni sono nella soglia di povertà, si mantengano delle spese allucinanti per “trattare” chimicamente dei malati che con una prevenzione, anche psicologica, potrebbero vivere esistenze più felici anzichè nelle gravi malattie con cui muoiono anzitempo.
In conclusione, mi ritengo immune dalla fobia che mi addebitate e la mia vita specchiata, mi ha insegnato la pazienza e la comprensione, anche dove altri mostrano, con ideologica supponenza, tutta la loro intolleranza e trovo antidemocratico e pericolosamente scorretto il divieto di non poter esprimere il mio garbato parere sulla “normalità” di questi nostri concittadini, che da sempre soffrono per la loro inclinazione, sia personalmente, che nelle società, soprattutto quella familiare.
Non volendo crearvi problemi ritengo annullato il vs cortese invito per il giorno 6 Maggio e resto in attesa di conoscere la vs decisione relativamente ai miei libri e all’evento/serata da organizzare per la presentazione degli stessi come accennato nel nostro ultimo incontro.
Senza rancore e con immutata simpatia per il vs lavoro.
Cordiali saluti
Giorgio Chiodi

04/05/2018

L’alleanza del centro destra ha vinto le elezioni con un numero di elettori insufficiente per governare 5 anni e dovendo allearsi con qualcuno, lo dovrà fare con il partito democratico che a parole preferisce l’aventino o con il M5S che ha in uggia Berlusconi. Pare evidente il tentativo del movimento, di tentare di dividere il centro destra che dovrà guardarsi dall’accettare il ricatto di questi simpatici ragazzi che con qualcuno dovranno allearsi se vogliono arrivare al governo. La politica, nell’attuale impasse, richiede un passo indietro che Salvini avrebbe fatto, accettando un altro candidato alla presidenza del consiglio, ma neppure questo ha convinto il sig. Di Maio che vorrebbe Palazzo Chigi per sè adducendo la motivazione che il suo è il primo partito, anche se secondo come numeri rispetto alla coalizione che ha già indicato in salvini il suo candidato a palazzo Chigi. I capricci del sig. Di Maio, dimostrano ciò di cui in molti hanno argomentato sull’inesperienza politica, ma potrebbe essere una tattica di Grillo che lo spronerebbe a a ribadire i suoi no, per forzare la mano al Presidente Mattarella che, preso dalla disperazione, potrebbe dargli l’ìincarico di formare il nuovo governo affiancato dal un PD che, bocciato sonoramente dagli elettori, rientrerebbe in gioco per sostenere il movimento per qualche mese, il tempo necessario per la dimostrazione che non basta avere 11 milioni di elettori per governare una nazione ingovernabile come la nostra bella ma infelice Italia. Insomma, il PD, senza colpo ferire, potrebbe fare rimpiangere Renzi, dividere il centro destra e rimettere all’angolo il movimento, magari decimato dalla fuga di coloro che quasi sicuramente torneranno in seno ad un PD riverniciato a nuovo. Resto dell’idea che per la nostra nazione, si debbano cambiare le regole, perchè quelle attuali non funzionano e non saranno delle nuove elezioni che cambieranno la testa dei nostri politici e degli elettori. Speriamo bene! Il grillo parlante

03/28/2018

La morte di Fabrizio Frizzi La morte di un uomo giovane e buono, padre di una bimba che crescerà senza la sua presenza fisica amorevole e gioiosa, ha gettato nel lutto una nazione intera consapevole di non godere in futuro della sua bonomia della sua serietà giocosa, e della sua professionalità misurata. E’ un lutto sincero, sentito nel cuore da milioni di Italiani che lo hanno conosciuto, apprzzato, amato. Purtroppo, abbiamo una ragione in più per dolerci della sua scomparsa prematura che costituisce sempre una sconfitta per la medicina. Chi da decenni si interessa di salute, non puù restare indifferente quando la disgrazia investe una persona ancora giovane, come Fabrizio, che lascia sole una moglie e la sua bambina e al sincero dispiacere, segue immancabilmente lo sbigottimento per una morte che a 60 anni non è ineluttabile perchè prevenibile e prevedibile grazie alla sintomatologia evidenziata dall’ischemia che lo aveva colpito nell’Ottobre del 2017. Quello è stato un gravissimo episodio affrontato con le metodiche farmacologiche usuali che non hanno mai la capacità e il potere di eliminare le cause primarie che hanno provocato la successiva emorragia. La medicina ci spiega da decenni che un vaso sanguigno, si intasa con un embolo o con un trombo ad opera di sostanze chimihe che si aggrappano all’interno dei vasi, ostruendoli in un crescendo prevedibile, misurabile, evitabile. Gli stessi vasi, dopo decenni di malattia che provoca il loro ispessimento e la mancanza di elasticità, si rompono con facilità, dovuta anche da fenomeni di alterazione pressoria provocando l’emorragia a volte letale. In questa grave situazione, la medicina ufficiale, oppone i suoi trattamenti farmacologici e le sue fantasiose tecniche di allargamento del lume(palloncino) di by-pass, di sostituzioni dei vasi, ecc.. che se dal lato tecnico paiono soluzioni ingegnose e momentaneamente efficaci, dal versante della prevenzione vera e primaria, mostrano i loro limiti e tutta la pericolosità di tali interventi testimoniati dalla elevatissima percentuale di ictus, ischemie, rotture e morte riservata ai pazienti cardiovascolari che quando va bene ottengono un illusorio prolungamento della loro vita. Sono questi epiloghi tragici che inducono i fautori di una medicina naturale a protestare contro questi trattamenti(non cure). La ricerca scientifica pga dei risultati illusori forniti dalla farmacologia, non ricerca le cause primarie delle patologie e quindi non conosce le terapie appropriate della naturopatia che costituiscono l’unica possibilità per prevenire le infiammazioni dei tessuti e la degenerazione di interi organi e/o apparati. Se Fabrizio avesse potuto conoscere le terapie dolci (naturopatiche), praticate da quasi un secolo da medici che devono lavorare sotterraneamente per l’ostracismo della medicina ufficiale e che insieme ad un deciso cambio dei suoi stili di vita, lo avrebbero sicuramente messo al riparo dalle conseguenzee nefaste, potremmo ancora godere del suo sorriso per altri lunghi decenni. Ma le cure dolci hanno il difetto di essere semplici, efficaci, di costare poco e di non muovere le cifre da capogiro (130 mld senza indotto) della medicina ufficiale che sulla malattia, trova il suo humus e dove milioni di operatori sanitari sbarcano il lunario. La medicina ufficiale non avrà mai il coraggio di aprire un serio dibattito tra scienziati, perchè conosce l’esito dirompente per l’intero comparto che dovrebbe ammettere di aver sbagliato per decenni ad affidarsi ad una farmacologia sintomatica che non cura, non guarisce e dove la sua veneficità è da decenni più che un sospetto. La scusante di sempre è la mancanza di scientificità della medicina naturale, ma se la ricerca è in mano di chi con la farmacologia ci vive e prospera, sarebbe come pretendere che l’oste dicesse la verità sulla veneficità del suo vino… E’ un problema politico ancor prima che giuridico, perchè i protocolli medici che sono la bibbia che il medico deve osservare obbligatoriamente, voluti e protetti da leggi erronee, emanate da da parlamenti dove nelle commissioni i medici, gli avvocati e le lobby affaristiche sono in maggioranza, sono intoccabili. Se in questi centri del potere, regna sovrana la volontà di non interfenire sullo status quo della medicina che oltre al resto non prevede la libertà di cura, bloccano sul nascere ogni voce contraria alla farmacologia ed alle terapie invasive che la pubblica opinione accetta supinamente senza rendersi cono dei pericoli insiti in questo approccio curativo, potremo solo sperare che un movimento d’opinione in costante aumento, provochi la fine dell’approccio sintomatico che distrugge la salute e vita di intere società. Chi perde un proprio caro, deve porsi alcune domande per non consentire che un simile sistema, continui a produrre malattia e morte anzitempo: -Che prevenzione hanno adottato dopo l’ischemia di Fabrizio? -Hanno eliminato le cause dell’ischemia che dopo poco ha prodotto l’emorragia? -Se le malattie cardiovascolari uccidono l’80% dei malati, perchè non si adottano con più umiltà terapie diverse, propugnate da scienziati e medici cosiddetti alternativi? -A chi giova seguitare con i trattamenti farmacologici e successive immancabili terapie, costose, onerose e dolorose? Oramai in molti, tra gli scienziati e gli studiosi mondiali, non concordano con i trattamenti chimici nei quali vedono una delle principali cause di infiammazione dei tessuti che dopo alcuni anni possono portare alla degenerazione dei tessuti medesimi come è capitato a Fabrizio e come capita ai milioni di malati che muoiono di malattie cardiovascolari, anche dopo lunghe degenze nel silenzio più assordante della medicina che prosegue imperterrita con i suoi inefficaci trattamenti per fini di cui ho abbondantemente trattato nei miei due saggi- La vera prevenzione- e -Vincere il diabete…si può-(se interessati vedere il mio sito www.giorgiochiodi.it). Se come affermo da anni, le sostanze chimiche,(medicinali compresi) i cibi malsani, le calorie eccessive, le combinazioni sbagliate, la mancanza di movimento ecc…ecc…sono concause sicure di avvelenamento del sangue e conseguente produzione di degenerazione tessutale,(fatti e non opinioni, ribadite da alcuni decenni da migliaia di medici, scienziati, studiosi di naturopatia) non vi sembra che sia il caso di modificare i trattamenti invasivi e intossicanti? Se non per eticità o per senso di civismo, almeno per er un elementare criterio prudenziale, di amore per il nostro prossimo, di doverosa curiosità del medico, di necessità per la ricerca seria di venire a capo di patologie che tengono il paziente malato per decenni, salvo affidarlo, se ancora in tempo, alla chirurgia demolitrice che lo restituisce senza qualche organo, in condizioni inaccettabili, pronto per la sedia a rotelle o per una lungodegenza, o peggio, all’inabilità motoria e mentale. Questo solo per non aver avuto la modestia di verificare e riconoscere la pericolosità, l’inutilità, i costi finanziari e in termine di dolore per i malati e per i familiari, di terapie che possono e devono modificarsi in favore di una medicina più umana, che adotti la prevenzione primaria,(colpire la causa e non il sintomo)) che adotti terapie non invasive (alimenti diversi, metodi di preparazione e di cottura diversi, omeopatia, fitoterapia ecc..). che adotti nuovi stili di vita ( attività fisica e lavorativa, respirazione, spiritualità ecc…). Con uno stile di vita più adatto alla fisiologia dell’uomo, saranno evitate tutte quelle patologie che causano il ricorso agli atti chirurgici, alle riabilitazioni, agli strumenti protesici e che causano gli ultimi decenni di vita quella triste sequenza di visite ambulatoriali, esami clinici, ospedalizzazioni,ecc.. Se le cose stanno così e non ne dubito, svegliamoci dal brutto sogno e invitiamo i media a denunciare, i medici onesti e consapevoli a ribellarsi, i politici senza i paraocchi, a discutere sui risultati fittizi di una medicina che non crede di dover adottare una vera prevenzione primaria e un approccio curativo non invasivo, per eliminare le vere cause che portano anzitempo a morte i nostri cari. che sono trattati chimicamente per decenni e quando non sono fortunati di morire prima, dovranno patire per anni o su una sedia a rotelle, o in un letto d’ospedale. A te Fabrizio, grazie di cuore per la tua vita vicina a quel modello che i santi e i giusti sanno proporre all’umanità sbandata che non comprende la bellezza della vita vero, dono di Dio.

03/16/2018

La votazione si è conclusa senza una vittoria schiacciante che consentisse al vincitore di governare e siccome sarà necessaria un’alleanza di partiti che la pensano diversamente, ecco cominciare il fastidioso cicaleggio sulle alleanze possibili. Per l’ennesima volta il paese è spaccato in tre e per governare, qualcuno dovrà fare dei passi indietro per costruire una base comune sul programma di governo che sarà sempre il solito pasticcio. Trovare la quadra, sembra difficile, perchè le distanze sui temi in gioco, sono notevoli e difficilmente colmabili, senza la buona volontà e l’intelligenza dei candidati. Il Presidente della Repubblica, per non indire nuove elezioni, dovrà esercitare tutta la Sua capacità di mediazione per trovare chi possa e voglia tentare di formare un governo che abbia la speranza di passare l’estate indenne. Speriamo che gli ultimi arrivati più gettonati tra i candidati, siano più duttili e malleabili di quanto mostrano a parole, poichè, senza esperienza di governo, dovranno farsi le ossa e accettare l’idea europea, in caso contrario non ci starà Berlusconi che per rifarsi una verginità perduta, deve abbozzare un europeismo che non lo entusiasma, ma dal quale non si potrà prescindere. Alla lega, converrà tenere un basso profilo e collaborare più che per governare, per ottenere la definitiva consacrazione di partito nazionale che potrebbe anche ottenere i voti dei forzisti, in elezioni molto prossime, quando il Silvio nazionale sarà fuori gioco per limiti di età. Dovrebbe cioè accettare una versione più edulcorata del reddito di cittadinanza, magari limitato ai veri poveri che devono vivere con 500 euro al mese. La tassazione potrà essere ridotta, ma è più credibile e sarebbe già un successo, un 25% del Silvio, piuttosto che il 13% di Matteo, almeno per questa legislatura.L’Europa che non entusiasma nessuno, è un processo ineluttabile che deve rafforzarsi politicamente per convincere anche i paesi più recalcitranti ad allinearsi su una linea del rigore con riserva, almeno sin tanto che i governi non sappiano percorrere la strada del risanamento, senza deprimere troppo i consumi. Se il centro destra rimanesse coeso, avremmo, dopo la benedizione europea, un Berlusconi ringalluzzito e pronto per la presidenza della Repubblica, un Salvini finalmente in doppio petto e cravatta con i colori europei, una Meloni rinnovata nel look da un parrucchiere alla moda e un Di Maio che apporterebbe alla compagine di governo, la sua seriosa sicurezza di salvatore della patria con l’entusiasmo giovanile e idee nuove che gli altri potrebbero temperare se poco attuabili perchè premature. Per stare a galla qualche anno, la compagine governativa dovrebbe nominare Presidente del Consiglio un uomo serio e navigato come Antonio Tajani (se accetta) e presidenti delle camere un leghista ed una pentastellata. Le altre poltrone dovrebbero essere suddivise in proporzione ai numeri elettorali, senza dimenticare il PD che nelle precedenti elezioni, sotto varie sigle, aveva occupato l’occupabile col democratico arraffamento persino degli strapuntini, se non bastavano le poltrone. Ma è pur sempre un grande partito dove ci sono tante persone serie e non necessariamente giovani di cui conviene tenere conto perchè non lo lascino per stanchezza, facendolo scomparire. Insomma, sarei favorevole ad un governo di salute pubblica che avesse una base la più larga possibile, in una fase della nostra storia che vede finalmente in una politica del lavoro e del fare, la chiave per eliminare la sotto-occupazione e il lavoro nero, per un vero e duraturo progresso del nostro paese in una Europa matura che non lasci indietro nessuno che voglia lavorare seriamente.
Altre soluzioni ci sono sicuramente, ma le vedo poco praticabili. Per evitare governi balneari che vedrebbero in aumento solo lo spread, sarà necessario combinare l’inesperiente gioventù di Luigi, con l’irruenza del focoso Matteo (non Renzi) , con la capacità combattiva di Giorgia e con la rinnovata figura di garanzia di Silvio, in caso contrario, dovremmo finalmente capire che la nostra giovane democrazia non funziona e che solo tra alcuni secoli potremo sperare di formare un governo che possa durare una intera legislatura, che lavori per risolvere i problemi italiani e non per crearne dei nuovi.
Vorrei lanciare una provocazione:
Se non avremo a breve un governo degno di tale nome, sarebbe opportuno introdurre il bipartitismo per legge che consenta ad un partito/coalizione di governare e all’altro di stare all’opposizione. Due soli partiti che alternandosi al governo ogni 4 anni, dovrebbero governare un’intera legislatura dopodichè, se avessero lavorato bene, potrebbero essere rieletti per un’altra sola tornata, con l’attento controllo del presidente della repubblica che potrebbe, in caso di pericolo per la governabilità o per la democrazia, sciogliere le camere e nominare una compagine che termini la legislatura. Infatti, uno degli alibi ricorrenti dei partiti, è la durata dei governi che non hanno il tempo di insediarsi che devono pensare alle successive votazioni, in un turbinio di chiacchiere sulle alleanze e sui nomi dei candidati che il giorno successivo sono puntualmente disattesi. Il confronto sarebbe più sereno per i politici e per i cittadini che avrebbero la possibilità di verificare i risultati del lavoro dei propri parlamentari in un tempo accettabile e questi ultimi, sarebbero indotti a lavorare tranquillamente con la sicurezza quadriennale del loro posto di lavoro senza rischiare di perdere la pensione (da rivedere), in due camere che potrebbero dividersi i compiti senza sovrapporsi. Oggi, con questo ridicolo sistema elettorale, e con due camere fotocopia, il nuovo governo, non avrà comunque il tempo di produrre dei risultati apprezzabili, a causa del doppio passaggio delle leggi ed a causa della breve durata delle legislature, fatti che demotivano i parlamentari e li costringono ad impiegare il loro tempo per proteggersi il fondo schiena, svolgendo un lavoro insufficiente e inefficace data la brevità della vita dei governi. Un parlamento rasserenato, non avrebbe più incubi di durata e alibi per l’inconsistenza delle sue frettolose e raffazzonate leggi e potrebbe porre in essere tutte quelle attenzioni dovute ai temi caldi che angustiano i cittadini e deprimono il lavoro: le leggi fatte con l’accetta, i privilegi, gli sprechi, l’ingiustizia sociale, una burocrazia parassitaria, la creazione di posti di lavoro inutili e parassitari, lo sfascio urbanistico, una medicina costosa e sintomatica, lo sfascio morale, lo sfascio della famiglia, una revisione dei diritti illeciti, una rivalutazione dei doveri, l’insicurezza dei cittadini, la mancanza di lavoro, la povertà diffusa, le pensioni da fame,la salvaguardia dell’ecosistema, ecc…ecc..
E’ così difficile?

Un parlamento durevole, potrebbe studiare e risolvere i problemi gravissimi che non trovano soluzione, modificando e/o introducendo nuove norme:
SUL LAVORO:
-favorire gli investimenti esteri in Italia con leggi protettive.
-revisione della legge fallimentare. tempi e metodi inaccettabili.
-favorire le nuove aziende con una tassazione minima perchè paghino tutti.
-previdenze per le aziende che assumono stabilmente i dipendenti.
-restituzione degli aiuti di stato da parte dalle aziende che delocalizzano .
-creazione di organismi statali che favoriscano le esportazioni.
-libertà di impresa svincolata dalla burocrazia. Verifiche successive.
-favorire la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente.
-mappatura dei territori a rischio idrogeologico e sismico e divieti di costruire.
-riorganizzazione della burocrazia per merito e con responsabilità personale.
-abrogazione delle leggi inutili e/o contrarie alla morale e alla cultura maggioritaria.
-istituzione di stipendi e pensioni idonee con premialità per dipendenti statali meritevoli.
-riformulare equi compensi ai politici con obbligo di pensione volontaria.
-revisione privilegi ingiusti o pensioni baby.
-obbligo di assicurazione per i danni provocati dai politici o fideiussione bancaria.

SULL’IMMIGRAZIONE.
-fermare l’immigrazione disordinata e illegale. Ritorno al paese di origine.
-accoglienza dei migranti legali, in alloggi di fortuna e reddito di cittadinanza per i meritevoli
-dare la cittadinanza ai richiedenti stranieri meritevoli.

SULLA LIBERTA’ PERSONALE
-ristrutturazione delle vecchie carceri o costruzione di carceri più civili.
-obbligo di scuola e lavoro per i carcerati che si devono mantenere.
-identificazione del delinquente abituale e privazione della sua libertà personale.
-creazione di un organismo di polizia per controllare i rioni e chi vive di espedienti.
-libertà vigilata per il presunto reo fino alla sentenza finale purchè con residenza certificata.
-divieto di contrarre matrimonio tra badanti e anziani senza consenso parentale.
-divieto di allevare o adottare bambini alle coppie non sposate, alle coppie gay o lesbiche.
-divieto di esternare in pubblico le devianze di genere.
-divieto di propaganda nei media sulle devianze di genere.
-divieto di tenere in pubblico atteggiamenti contrari alla pubblica decenza.
-condannare i danneggiamenti con pene pecuniarie o con privazione delle libertà.
-condannare i reati non di sangue, contro le persone con pene pecuniarie o col carcere.

SULLA SALUTE.
-libertà di cura dei cittadini.
-libertà di esercizio della naturopatia.
-creazione di linee guida nuove per i medici sulle cause delle patologie.
-creazione di un organo di contrllo sulla spesa sanitaria.
-creazione di un organo di controllo sugli esiti delle terapie.
-creazione di organi di controllo sulle terapie alternative.
-istituzione di tiket proporzionali per stili di vita inidonei alla salute (fumo-obesità-ecc…)
-razionalizzazione degli ospedali, dei pronto soccorso, dell’attività del medico di base.
-istituzione di terapie medico-psicologiche per: obesi, fumatori, alcolisti, gay, lesbiche, pedofili, transessuali, tentati suicidi, depressi.

SULLA SCUOLA
-asilo dai 2 anni. gratuiti per tutti. Privilegiare quelli aziendali.
-scuola dai 4 anni. gratuita ed uguale per tutti. organizzando trasporto collettivo.
-istituzione dei diplomi di media superiore differenziati.
-revisione delle materie con basi di: lingue, informatica,tecnica,ed. civica. sport, musica ecc..
-istituzione di test idoneità quinquennali per gli insegnanti.
-istituire commissione di controllo sull’idoneità della scuola pubblica e privata.

SULL’UNIVERSITA’
-istituzione di corsi incentrati sulla digestione dei cibi.
-istituzione di corsi sulla natruropatia ed abilitazione dei naturopati
-riorganizzazione dello studio universitario con preparazione al lavoro dei giovani
-razionalizzazione della ricerca in programmi di utilità pratica.
-razionalizzazione degli istituti universitari premiando i più prolifici.

SULLA MAGISTRATURA.
-eliminazione delle cause di malfunzionamento della magistratura.
-affidare ai giudici togati i fatti di sangue-violenza grave-cause oltre i 50000 euro.
-affidare a collegi civili tutti i reati minori-violenza semplice- cause fino a 50000 euro.
-assunzione di ausiliari per 6 milioni di cause vecchie che aspettano la prescrizione.
-modificare l’avanzamento automatico delle carriere subordinandolo al merito.
-nella causa, parificazione tra pubblico ministero e difensore.
-obbligo per il giudice di sentire e valutare l’opinione del ricorrente.
-obbligo per il ctu di registrare i colloqui tra le parti.
-istituzione di un organo di controllo sulla regolarità della causa. Es:Presidente di regione.
-nei casi possibili, ove sia certa la colpa, procedere con giudizio immediato (all’inglese)

SULL’ORGANIZZAZIONE STATALE.
-creazione di tabelle guida standard sugli obbiettivi dello stato, delle regioni, delle città.
-istituzione di una commissione di esperti economici per indirizzare stato, regioni e città.
-abolizione delle province.
-informatizzazione di tutti gli uffici pubblici
-creazione delle infrastrutture al Sud: strade, ponti, fiumi, dighe.parchi, porti, ecc…
-facilitare il turismo estero al Sud con porticcioli, aeroporti charter, strutture vacanze,
-controllo statale sulla spesa delle regioni e sugli interventi statali ove necessari.
-parificare e ridurre il trasferimento regionale ad uno stato più smagrito.
-limitare i trasferimenti statali alle regioni che non sono virtuose.
-remunerare i burocrati statali in base ai risultati ottenuti.
-Riorganizzazione trasporti via mare via treno e con automezzi elettrici nelle città.
Riorganizzare le piste ciclabili e pedonali lontane dal traffico veicolare.
-premiare e imporre la raccolta differenziata.
-eliminazione dei contenitori plastici dalle emissioni dannose.
-favorire le aggregazioni dei piccoli commercianti in aggregazioni d’acquisto.
-favorire i piccoli negozi nel trasporto a casa dei beni venduti alle famiglie.
-favorire l’uso del computer alle persone anziane.
-favorire la permanenza degli anziani nella loro casa.
-favorire le famiglie che accudiscono un familiare anziano.
-disincentivare la permanenza degli anziani nelle case di riposo.
-favorire le aggregazioni e la capitalizzazione delle banche di sviluppo.
-istituire un piano per il rientro del 50% del debito pubblico ad esempio in 30/50 anni.
-favorire l’acquisto del debito pubblico agli investitori italiani.
-riorganizzare il controllo misto sulle banche (stato-privati)
-istituzione di vantaggi per il mecenatismo di privati e imprese.conveniente per lo stato
-istituire un ministero dei beni culturali con portafoglio
-istituire il criterio della reciprocità con i paesi esteri per la libertà religiosa.
-affidamento in comodato dei beni sequestrati agli stessi mafiosi che si pentono e collaborano.

Sono decenni che il popolo è sottoposto inutilmente al bombardamento mediatico su partiti e candidati e sulle pie proposte e promesse che puntualmente sono disattese. Lasciamolo lavorare e vivere in pace il popolo, che elegge i politici perchè lo rappresentino nei consessi istituzionali e riassumano le sue istanze in norme e leggi. Questi dovrebbero ad ogni tornata elettorale, confermare o scalzare i parlamentari eletti e cambiarli in base al loro rendimento che emerge dalle cose fatte e dal risultato complessivo di una compagine che deve governare 4 anni. Il sistema attuale è controproducente ed allontana dalle urne una parte significativa dell’elettorato, riversando nell’area protestataria una fetta sensibile di elettori che falsa i risultati. Non c’è un solo colpevole per questo e per altri problemi che vedono la cittadinanza oramai ripiegata e delusa, ma se gli uomini politici sono l’emanazione di una società malata, questo malessere ha nonni e padri che si devono identificare, rivalutando i valori di un tempo che sono stati irrisi e dimenticati, a favore di un modus vivendi che dimentica i doveri e privilegia i diritti intesi come la possibilità per ognuno di fare ciò che vuole a prescindere dall’eticità del suo operato che non viene stigmatizzato da nessuno, almeno sin tanto che non diviene reato manifesto, salvo poi stracciarsi le vesti quando la società è alla deriva. Faccio un esempio banale: L’occupazione di un’appartamento da parte di un disperato che approfitta della momentanea assenza dei proprietari. Le forze dell’ordine non hanno armi per intervenire se tra gli occupanti si trova una donna incinta o un bimbo. Una legge simile autorizza un reato in nome di un sentimento di pietà che gli estensori non hanno considerato con sufficiente raziocinio. La forza pubblica deve espellere immediatamente il nucleo occupante ed accompagnarlo in uno dei numerosi locali di cui ogni comune dispone, anche “manu militari” , sottraendo i bambini ad una patria potestà che sarà deleteria per la loro educazione. Un altro esempio:
Chi è reo manifesto di violenza grave, magari preso in fragranza di reato, deve essere coercito anche solo agli arresti domiciliari e comunque mai liberato per non allarmare i cittadini. Solo intervenendo con decisione, coercendo i malviventi, si possono fermare questi ed altri reati odiosi contro gli inermi, contro le donne, contro i bambini e contro il patrimonio che provocano quell’allarme sociale che induce a non votare o a votare contro una classe politica indifferente ed inefficiente, sprecona e autoreferenziale che dovrà cambiare pelle se non vorrà trovarsi sola nelle prossime immancabili e inconcludenti votazioni. Questa non è democrazia compiuta, sempre che sia possibile ottenere una vera democrazia in un mondo dove la banalità vince sul buon senso, l’egoismo sulla carità e il denaro sulla giustizia.

03/10/2018

Lettera al Fatto alimentare sul blog a cura di Beniamino Bonardi art. del 21 Febbraio 2018 dove il giornalista, accenna ai molti studi effettuati da ricercatori di pregio, pubblicati sulla importante rivista LANCET sulla enorme quantità di calorie assunte dagli inconsapevoli cittadini che passando da un sovrappeso evidente, arrivano facilmente all’obesità, condizione non unica, ma sufficiente per provocare molte gravi patologie.

Sono lieto che qualcuno tra i media si accorga che le calorie assunte sono troppe, composte da spazzatura e male associate.
Assumendo 750/800 k/cal. giornaliere per tre anni con l’ottica vegeto-vegana, sono diminuito di peso di 39 Kg senza alcuno sforzo, perchè le verdure crude e cotte hanno il potere di ingannare lo stomaco ed il senso di sazietà. Questo metodo, sommato ad un movimento mirato e ad altre piccole accortezze, hanno permesso al mio pancreas di rimodulare la mia iperglicemia diabetica, tanto grave da rendermi ipovedente, sin tanto che abbandonate le onniscienti strutture sanitarie, mi sono deciso di studiare personalmente la mia malattia che ho fermato comprese le complicanze gravi già evidenti. Il tutto senza chimica e fuori dall’ambito medico che pare soddisfatto dei danni che provoca con l’ignoranza diffusa sulle cause primarie di malattia. Ho scritto la mia esperienza sui saggi:
-La vera prevenzione-dove tratteggio le cause delle patologie .
-Vincere il diabete…si può-dove narro delle metodiche adottate per debellare la mia iperglicemia diabetica e le sue complicanze.

02/10/2018

Gent. sig. Nicola Mendelsohn Mi spiace che lei sia affetta da una malattia degenerativa, giudicata incurabile dalla medicina ufficiale, contrastata senza esito da molti, studiosi, scienziati e appassionati che non possono concordare con le loro sentenze. Io non sono medico, ma dopo trent’anni di riflesioni sui molti casi familiari, ho dovuto concludere, mio malgrado, che il carrozzone sanitario non è depositario di verità assolute, a prescindere dalla buona volontà e capacità di molti medici che brancolano nel buio. Ho deciso così di scriverle per informarla che non deve perdere le speranze, ma che dovrebbe cercare un bravo naturopata in quel mondo scientifico che non condivide l’opinione dalla madicina tradizionale. Una donna intelligente e combattiva, deve sapere che la malattia, dal raffreddore al cancro, ha sempre origini comuni che dipendono dai nostri errori, soprattutto alimentari, ma non solo. L’intossicazione quotidiana del sangue, ad opera degli agenti inquinanti che introduciamo con i cibi, beviamo con i liquidi, respiriamo nell’aria, o assumiamo con la farmacologia, dopo alcuni anni, producono delle infiammazioni ai tessuti che danno vita ai microrganismi (batteri, germi) che, con il perdurare degli agenti inquinanti, avranno buon gioco nell’eterna lotta con i nostri linfociti e dopo aver abbassato le nostre difese immunitarie, sciamano nel corpo, attaccando i tessuti e/o gli organi più deboli. In questa fase, la medicina che non studia e dunque non conosce le vere cause delle patologie, le “tratta” con la chimica farmacologica sintomatica, o con la radioterapia senza sapere praticare una vera prevenzione sulle cause e limitandosi a colpire il germe, quando creda che sia quest’ultimo la causa e non il prodotto della degenerazione cellulare. Conseguentemente, elimina, quando possibile, la parte malata o la “brucia”con la radioterapia ed è il metodo più sicuro per riempire gli ospedali e i cimiteri. In molti paesi, da diversi anni, si pratica la medicina naturale o dolce e non invasiva che ha il potere di liberare i nostri tessuti da quegli inquinanti chimici che provocano l’avvelenamento e che sono aggravati dalla farmacologia e dalle terapie ufficiali. Io dopo trent’anni di riflessioni ho vinto l’iprglicemia del mio diabete(malattia incurabile,cronica, degenerativa), risparmiato atti chirurgici ai miei familiari, salvata mia madre Luisa ed informato centinaia di persone affinche non credano nella medicina tradizionale che limita le sue cure all’aggressione dei sintomi e che vive e prospera della malattia e non della salute dei cittadini. Nel caso fosse interessata, sono disponibile nei limiti della mia età e potrà contattarmi per ulteriori chiarimenti, possibilmente senza perder del tempo prezioso. Nella speranza di non averla infastidita, le auguro di cuore che si siano sbagliati e che comunque, sia in grado di comprendere la verità sulla genesi della sua malattia.
IL GRILLO PARLANTE
Giorgio Chiodi cell. 3319841278 sito: www.giorgiochiodi.it mail: giorgiochiodi@fastwebnet.it

02/04/2018

Cari amici-Questa mattina avevo in animo di interloquire con coloro che argomentano sui delittuosi fatti di questa settimana che hanno visto una povera ragazza fatta a pezzi e per reazione la sparatoria contro delle persone inermi che avevano il torto di essere neri e ospiti non eccessivamente graditi del nostro paese.Che i migranti non regolari siano un fatto spiacevole che provoca accesi dibattiti ci può stare. Io preferirei che fossero ospiti richiesti ed accettati grazie ai patti tra nazioni, ma dal momento che arrivano come dei disperati, voluti da chi ne trae dei vantaggi e poi ci tocca sopportare anche le loro proteste a causa di un’accoglienza col pelo, mi pare una situazione esplosiva che un governo intelligente e una magistratura meno miope, non dovrebbero nè permettere, nè tollerare. Mi parrebbe strano che tra di loro, non ci fossero alcuni delinquenti che incolti e ignoranti delle norme di elementare convivenza, estremizzino con gesti violenti la cultura islamico-tribale, soprattutto e particolarmente nel nostro paese che non brilla per la sua capacità di contenere tali comportamenti irrispettosi di qualsiasi regola. Non si può ragionevolmente pensare che certi comportamenti siano accettati supinamente e mi meraviglio che la reazione alla violenza stupida e gratuita che toglie il senno e la vita ai nostri concittadini, sia accettata quasi come fosse un fatto ineluttabile che dobbiamo obbligatoriamente sopportare. Vorrei però che la giusta protesta degli uomini politici che devono essere d’esempio al popolo, fosse sempre calibrata con ferme e accettabili espressioni verbali che non esasperino le situazioni e che non diano il destro alle menti malate, che sono libere in mezzo a noi, di reagire scompostamente. L’assassino della povera figliola è sicuramente una mente malata, ma anche chi ha reagito sparando contro degli sconosciuti, come nella migliore tradizione statunitense, dove un giorno si e l’altro pure, il pazzo di turno imbraccia un’arma e spara all’impazzata sugli innocenti. Chiunque voglia esprimere dei giudizi, prima di sproloquiare, farebbe bene a riflettere sulle conseguenze che le sue parole possono provocare nelle persone deboli o meno preparate.
Anche la tendenza a politicizzare ogni parola dell’avversario, porta al fastidioso e conseguente scontro verbale che distoglie dai problemi reali una popolazione preoccupata, arrabbiata, insicura, cui si chiederà tra alcuni giorni di votare, ben sapendo che in molti diserteranno le urne, proprio per quella stanchezza prodotta da politici discutibili e da un’informazione che esaspera le sciocchezze per il suo spettacolino quotidiano.
Purtroppo viviamo in democrazie ammalate , incompiute, dove il il benessere dei cittadini non alberga nel pensiero dei politici che presi dai piccoli interessi di bottega, dimenticano troppo spesso la serenità di chi li dovrebbe eleggere.
Sforziamoci di promuovere i valori che hanno dato vita alla nostra civiltà, a partire dal nostro ambito familiare, dal nostro ufficio, dal nostro condominio e stigmatiziamo con dure ma ponderate parole i comportamenti illeciti che stanno distruggendo la nostra avanzata società post moderna.
Il grillo parlante

01/25/2018

La giornalista dell’emittente ticinese RSI Chiara Camponovo, il 18 Gennaio 2018, ha pubblicato nella rubrica Patti Chiari, un resoconto sulla suoa esperienza vegana durato tre mesi. Tralasciando che un tempo così breve, non è sufficiente per una persona in salute, effettuare una verifica seria sulla bontà della scelta vegana, trovo encomiabile lo sforzo anche se inutile della giornalista alla quale, vorrei suggerire di farsi aiutare da un bravo medico-naturopata e testare l’esperienza su un malato che abbia delle patologie non gravissime, ma immediatamente sensibili al cambio di
alimentazione poichè non tutte le patologie trovano la loro genesi nell’alimentazione spazzatura, ma altri fattori possono intervenire nella produzione di stati infiammatori che nel tempo, possono favorire o provocare lo stato di malattia, fermo restando che gli alimenti sbagliati fanno sempre la parte del leone.
Ho deciso di commentare l’articolo che mi auguro vogliate leggere nel sito de’ Il fatto Alimentare ,it

COMMENTO
Per sconfiggere la mia iperglicemia diabetica che mi ha rso ipovedente con una retinopatia importante, aggravata da un inopportuno uso del laser, da parte di un ospedale che mi ha reso semicieco e invalido al 100 % ed alcune delle numerose complicanze del diabete che mi stavano lentamente uccidendo, nella totale incapacità della medicina di fermare queste patologie invalidanti, ho scelto di interessarmi personalmente del mio caso nel 2004 e di cambiare i miei stili di vita, soprattutto alimentari e non solo, divenendo vegetariano prima e poi vegano. Dopo alcuni comprensibili errori dovuti alla mia ignoranza, ho messo a punto in un paio d’anni, e adottato personalmente, una metodologia alimentare e di attività fisica, con riduzione delle calorie giornaliere a circa 750/800, assumendo vegetali, cereali integrali(75/100 gr al giorno), legumi ecc.. ed evitando dolci, prodotti da forno, carne e suoi derivati e vino. In pochi mesi, sono riuscito a stabilizzare la mia glicemia senza farmaci (insulina ed i.g.orali), senza accedere ai pericolosi centri antidiabete che nonostante la buona volontà degli operatori, devono adottare delle linee guida che insistono nell’uso della farmacologia, causa di ulteriore intossicazione. loro lodevoli tentativi non fermano le pericolose altalenanze della glicemia che con i suoi sbalzi, mette in pericolo la salute e la vita dei pazienti. Con il mio metodo dietetico monitorato nel computer per ben 7 anni, senza assumere integratori di alcun tipo, sono passato da 113 kg di peso agli attuali 73 kg , il tutto senza patire la fame come si sarebbe indotti a pensare, perchè, con la frutta e con l’abbondante verdura cruda, si assumono la gran parte di nutrienti vitaminici e minerali necessari e la massa di fibre, inganna il fallace senso di sazietà . Ho riportato la mia esperienza su due saggi che mi sono costati molto cari, in termini di ricerche e in termini economici (sono un pensionato) che non interessano i media da me allertati da alcuni anni, compreso trasmissioni tv come Le Iene, Report, Mi manda rai tre, Virus di Nicola Porro, ecc.. e giornalisti come Vespa, Iacona, Gabanelli, ecc. Giornali come La Repubblica, Il Giornale, Il Corriere della sera,ecc…che non trovano il tempo per indagare su argomenti ostici, sconosciuti e delicati come la mancata prevenzione primaria, nè si chiedono come le malattie degenerative in costante aumento non siano mai sconfitte dopo quasi un secolo di ricerche costosissime, di speranzose promesse, nè analizzano le attuali terapie mediche che partecipepidemiologia, malattie degenerative, ano allegramente al perpetuarsi di stati epidemiologici che riempiono gli ospedali, da dove si esce con ulteriori patologie contratte per l’alta concentrazione batteriologica e per le ridotte difese dei malcapitati. Temo che il giornalismo di denuncia, sia più interessato agli argomenti che fanno audiens, piuttosto che all’esperienza di un anziano che insiste su dati di fatto inoppugnabili che disturbano i manovratori di una sanità che dovrebbe essere riformata a partire dall’università, tendente a laureare, non bravi medici esperti sulla digestione dei cibi, capaci di guarire una patologia, ma scrivani che sappiano prescrivere per decenni sostanze chimiche per poi inviare i malati agli specialisti. Questi, dopo aver modificato le terapie del collega, indirizzano a loro volta il paziente dal chirurgo che dopo aver tolto qualche organo “inutile”, lo mette sulla sedia a rotelle gratificandolo con numerosi ausili protesici prodotti da una intelligente industria e venduti a caro prezzo alle istituzioni che non hanno ancora saputo/voluto analizzare i costi del pentolone sanitario che per inciso, spende l’80/90 % dei bilanci di una regione. In questo poco edificante quadretto, non si adotta la vera prevenzione primaria, sconosciuta alla medicina che preferisce trattare, anzichè curare il malato nel corso della sua “vita”intervenendo con terapie sempre invasive, anziche osservare e studiare i isultati delle tecniche naturopatiche che con costi irrisori, possono modificare una vita irta di malattie, in un’esistenza sana e serena. Qualcosa si muove, se da alcuni mesi, nell’ospedale Redaelli di vimodrone (MI) si è introdotta la cucina variegata che contempla il vegeto-veganesimo. Lo ha ribadito il responsabile medico dr. Frustaglia in un’intervista di Beat4 eat nel congresso di Abano. Mi auguro che entro pochi decenni una nuova filosofia di cura, faccia piazza pulita di metodiche interessate, costose e pericolose che accompagnano con il sorriso i malati al camposanto, ovviamente con l’ausilio di solerti necrofori che con il perdurare delle terapie tradizionali, non risentiranno mai della crisi.
Cordialità-Giorgio Chiodi-
il mio sito: wwwgiorgiochiodi.it
Mail: giorgiochiodi@fastwebnet.it
casella di posta: giorgio chiodi Montegrotto Terme n° 35
I miei libri: -La vera prevenzione –II edizione Phasar
-Vincere il diabete…si può- Phasar
-La fine di Luisa- II° edizione Phasar

01/15/2018

Una domenica del 57, (avevo 17 anni) mi trovavo a cavalcioni della mia fidata lambretta tipo E, quella che si avviava con la cordicella per intenderci. Mi era compagno nel tedioso pomeriggio di sventura, l’amico Ezio Musich, un caro ragazzo istriano scappato dalla furia titina con gli abiti che aveva sempre addosso, seppure ineccepibilmente puliti e stirati. Entrambi senza una lira in tasca, stavamo conversando vicino alla sala giochi di Mestre, attigua a Via Piave, quando ad un tratto, fummo accerchiati da una ventina di ragazzini urlanti che senza alcuna ragione apparente, iniziarono a menar botte da orbi sbattendoci sulla serranda di un negozio chiuso che per lo strepito e la violenza dei colpi fece uscire alle finestre alcuni inquilini spaventati per quel pandemonio. Dopo un primo attimo di smarrimento, cercammo di difenderci, ma erano in troppi e avremmo capitolato anche per la violenza dei colpi inferti con corte catene che ci lasciarono dei vistosi segni sul corpo ma che in quel momento non facevano male. Fortunatamente, dopo alcuni minuti, il suono sempre più acuto di una sirena fece dileguare gli assalitori e ci trovammo attorniati da alcuni carabinieri che, appurato che non eravamo feriti, raccolsero alcuni nominativi dei pochi testimoni e se ne andarono. Io e il mio amico, frastornati e tremanti, tornammo verso casa rincuorati per averla scampata bella. Accadeva spesso che bande di ragazzini che chiamavano teddy boys e che abitavano nei rioni malfamati, aggredissero i loro coetanei maschi, per affermare la loro supremazia sul loro territorio, per sentirsi forti e pericolosi e per vincere la noia che le scarse possibilità economiche rendevano intollerante. Non picchiavano però le ragazzine e anche gli adulti erano trascurati, ma i coetanei che apparivano diversi, o in sella al motorino, dovevano pagare per il loro apparente benessere, soprattutto se in pochi. Quel fatto mi indusse ad avere maggiore prudenza con i violenti che non ho più abbandonato. Oggi, i ragazzi incazzati degli anni cinquanta, sono stati sostituiti da altri sempre incazzati che hanno conosciuto la droga, la violenza in famiglia, l’abbandono scolastico e tutte le brutture possibili che li hanno induriti nella consapevolezza della loro esclusione dal mondo del lavoro, da un’esistenza decente o una famiglia normale. Allora subentra il disagio che manda in tilt il loro cervello e nella scuola della strada, dove si respira la violenza verso i più deboli, accentuata dall’ubriacatura dell’alcol e delle droghe, decidono di compiere gesti eclatanti per sentirsi vivi e temuti . Una differenza emerge con chiarezza. I miei teddy bois al sentire la sirena si erano dileguati, ma ai tempi d’oggi, dove il lavoro diviene un privilegio di pochi e dove leggi insulse e tolleranti consentono l’uso di droghe e i reati così detti minori sono impuniti per un buonismo deteriore, si sentono autorizzati a compiere qualunque nefandezza perchè sanno che non sono punibili se minori e con la maggiore età, se anche fossero trattenuti, un solerte avvocato li farebbe subito rilasciare, perchè il nostro bel paese, patria dei diritti e meno dei doveri, verso coloro che provocano allarme sociale con la violenza, per i reati cosidetti minori, punibili fino a tre anni, non coercisce l’aaggressore preferendo analizzare con la lente la reazione dell’aggredito per mancanza di volontà politica nel reprimere reati odiosi anche se non di sangue. Io sono contrario alla punizione, laddove sia possibile una pena alternativa che possa ottenere la rieducazione del reo, ma nei gravi casi di violenza cui assistiamo quotidianamente verso gli inermi, vorrei che il garantismo fosse sospeso almeno per tre anni, con una leggina che persino il nostro parlamento potrebbe emanare in pochi giorni. Per esperienza diretta, dove vi sia la pena certa, i reati non sono incentivati e rafforzandola per i delitti che provocano allarme sociale per gratuità ed efferatezza, sono certo che si potrebbe risolvere il problemna alla radice. Nel caso che la reazione della vittima non sia proporzionata all’offesa, il delinquente deve saper che non ci sono tutele per chi entra in casa altrui per delinquere e non si dovrebbe adottare il criterio della proporzionalità tra offesa e difesa, per l’impossibilità oggettiva di modulare la reazione e la legge dovrebbe dichiarare non punibile chi si è difeso, dopo necessaria e scrupolosa analisi dei fatti criminosi per evitare i casi sempre possibili di accertata e voluta sproporzione nella legittima difesa. Alcune domande che spero lecite: Perchè non si sospendono le garanzie per questi reati abbietti? A chi giova rovinare chi si difende? Perchè tenere i più deboli nell’incertezza e nella paura?

01/13/2018

Mi riferisco al manifesto firmato da 100 donne di cui la capofila è la bella e brava Caterine Deneuve, evidentemente stanca di sopportare la canea femminista che, prendendo a pretesto i troppi casi deprecabili di violenza sulle donne, sviluppa un’antitesi ideologica con l’elemento maschile che farebbe sorridere se non fosse terribilmente seria e pericolosa. Conosciamo l’approccio maschile, non sempre infelice, anche quando nell’innocente mano sulla spalla della bella di turno, qualcuno vorrebbe ravvisare un reato contro la persona. Nei miei anni giovanili, se una ragazza non gradiva le attenzioni del maschio, lo scoraggiava con l’educata indifferenza o con un sonoro schiaffo. se il tapino di turno non capiva l’antifona. Peccato, che a volte, l’atteggiamento della donna, fosse falsato dall’ambiguità di quella cultura che le imponeva di rifiutare le avances, anche se in realtà le gradiva per poi poterle esibire alle amiche. Ciò non complicava la vita, perchè ad un successivo tentativo, la donna mostrava di gradire ciò che aveva prima sdegnato, tanto che era invalsa la convinzione che opponesse un un primo rifiuto, per poi accettare quello che nella realtà voleva… E’ l’eterna schermaglia, presente in tutto il mondo animale, che rende piacevole questa sudditanza del maschio che però, nell’altalenanza di umori femminili, non sempre reagisce nella forma corretta ed auspicabile. Il maschio, deve imparare a conoscere i limiti invalicabili del suo approccio e sapersi fermare quando la compagna esprima decisamente la sua contrarietà alla prosecuzione di un rapporto e rispettando la sua volontà, sappia mantenere una parvenza di civile accettazione delle sue decisioni. Frequentemente, dopo il periodo della passione, laddove manchi un serio progetto di vita in comune e prevalga l’egoistico disegno di riappropriazione della libertà personale, la coppia si disgrega con conseguenze che vedono il maschio sempre perdente e ridotto a mal partito da leggi inappropriate che creano un disadattato che vede il suo castello di speranze svanire nel nulla, magari obbligandolo magari a dormire da sua madre o in auto e se non lo assiste la sua forza morale e una intelligente preparazione, potrebbe emergere quell’odio rancoroso che trasforma due ex innamorati in due nemici acerrimi. Ciò che vale per l’uno, vale anche per l’altra che essendo più debole, dovrebbe perlomeno adottare una maggiore prudenza quando cerca tutti i pretesti per acutizzare un disagio dove il perdente reagirà con tutte le sue possibilità, anche espresse con la forza bruta o con l’inganno più bieco e rovinoso. Il nemico della coppia è sempre l’ignoranza che genera incomprensioni e violenza, verbale o fisica o psichica che in tutte le società non è stigmatizzata a sufficienza e punita in modo esemplare.Quanto detto, dimostra la mancanza di discernimento di quelle signore che indirizza i suoi strali sull’altra metà del cielo in quanto tale, per atavica antipatia di genere che da alcuni decenni traspare nel loro lessico in ogni cercata occasione con un crescendo degno di ben altra causa e che, partendo dall’ironico sberleffo, arriva a volte alla critica feroce e cattiva, approdando all’offesa non del violento, ma del maschio in quanto tale, eguagliando, se non superando, l’imbecillità maschile con cui, trent’anni or sono, si irrideva e si offendeva l’altro sesso, giudicandolo inferiore, limitato e incapace di evoluzione psicologica, senza considerare che l’atteggiamento sottomesso della donna, che consentiva e in molti casi agevolava la pretesa superiorità dell’altro, non l’aiutava nel processo di emancipazione che la rivoluzione sessantottina,contribuirà a sviluppare. Questa fase non è conclua, perchè, dalla parità di genere, le donne meno preparate, vorrebbero passare alla pericolosa contrapposizione dogmatica e ideologica con cui si vorrebbe disconoscere la funzione del maschio nella società attuale che, grazie alle scoperte scientifiche di qualche cervellone bacato, potrebbe non essere più necessario per la continuazione della specie e la figura del transessuale, potrebbe sostituire i due sessi che la natura ha fatto diseguali ma complementari e che da millenni, si uniscono per il reciproco piacere e per procreare la vita, condizione di per sè sufficiente per conferire la dignità dovuta alla sessualità del mondo animale e in particolare tra gli gli umani di differente genere. L’ordine naturale che ha sancito la crescita del mondo, si potrà anche sovvertire per fini diabolici, ma non dovremo lamentarci se ciò segnerà il declino del nostro mondo occidentale, fatto auspicato da organizzazioni delinquenziali che usano i limiti e le incongruenze terrene delle religioni, in cui non credono, per scardinare un ordine antico che collide con la perversione.
Come in tutte le rivoluzioni, anche quella femminista è negatrice di un passato che come sempre, ha creato i prodromi per il futuro e in questo caso, piccole frange di donne giustamente incazzate, sono riuscite a dare il giusto risalto alle differenze di trattamento che ha sempre subito il genere femminile, a causa di una supposta debolezza psicologica che le voleva bisognose di protezione, di sostentamento e sottomesse ad un uomo che per millenni è stato chiamato dalle culture vigenti, a provvedere ad esse per il benessere del nucleo familiare e per predisporre un nido sicuro nel quale far nascere e crescere la prole. Il femminismo che da oltre un secolo si batte per ottenere il riconoscimento dei diritti elementari come il suffragio, il lavoro, lo studio e la parità giuridica che nei paesi più arretrati non ha ancora raggiunto, non dovrebbe avere dubbi sulla necessità di vedere l’altro/a come un’opportunità naturale offerta al genere umano dal Creatore per l’edificazione di una società più giusta e felice.
Le donne più accese, che vorrebbero annullare nell’uomo il maschio e il compagno di vita di cui pare vogliano far senza, con l’avallo di politici furbi e scorretti, sono riuscite ad ottenere l’emanazione di leggi che avallano proprio quella supposta debolezza femminile che le femministe negano e che le pongono in una posizione di privilegio come fossero dei soggetti bisognosi di tutela giuridica e non ci fossero altre strade per ribadire una parità che solo gli sciocchi negano. Persino i tempi per una separazione sono stati ridotti, quasi che il diabolico legislatore, temesse che nelle more di una separazione, qualcuno potesse ripensarci…In questa cultura dello sfascio, l’uomo, notoriamente più fedele al vincolo familiare, si trova a patire l’inimicizia di colei che passato il tempo del corteggiamento che per talune dovrebbe durare all’infinito, si trasforma in un’antagonista capace con il suo atteggiamento, non sempre compreso ed accettato dal suo uomo, di rovinare un’unione divenuta più calma e più ragionevole, magari un pò sbiadita, ma che diviene, per chi non abbia capacità nella costruzione del futuro di coppia, anche tremendamente tediosa. Subentra così un atteggiamento infastidito verso quell’uomo che non comprende la metamorfosi della sua compagna apparentemente tranquilla per 30/40 anni e che si è trasformata lentamente in un essere ostile e nevrotico, altalenante tra tristezza e l’euforia, poco disponibile ad accettare quell’approccio sentimentale che tante controversie aveva appianate nei primi anni del rapporto di coppia. E ciò senza che si profili all’orizzonte una terza persona che entrambi, insoddisfatti del menage, potrebbero desiderare come un’opportunità per sentirsi ancora vivi, ancora amati. Questa nuova situazione, provocherà la fine di un rapporto già finito che, senza un chiarimento obbiettivo ed onesto che i coniugi evitano per incapacità di analizzare i loro sentimenti, diverrà ben presto invivibile. Lo stato, attraversdo le sue istituzioni, non solo non provvede alla formazione delle future coppie per delle relazioni durature e consapevoli, lasciando al solo prete l’incombenza, ma soffia sul disagio familiare con tutti quei personaggi più o meno competenti che gestiscono la coppia nel percorso di separazione anzichè aiutarla a ritrovare quei fattori positivi che l’aveva unita.
Tutto ciò accade al 50% delle coppie non prepareate all’unione matrimoniale, senza la necessaria conoscenza e riflessione, convinte che la passione, sia un cemento sufficiente, mentre non è altro che una mano di vernice che il tempo scolora molto presto.Le leggi emanate, da parlamenti che non hanno a cuore l’unità familiare, agevolano, quando non provocano lo sfascio della coppia, creando delle situazioni di povertà che, una politica familiare meno libertaria e più interessata alla tenuta sociale di tale istituzione, avrebbe potuto evitare e provoca la rovina, l’odio e il dolore di una separazione dove gli unici vincitori son gli avvocati e i perdenti sono i figlioli e la coppia medesima.
Cinquant’anni or sono, la donna sopportava la stupidità e la gigioneria del suo uomo e non solo per i figli. La famiglia era il bene supremo da preservare nella società che male tollerava la donna sola o troppo intrapprendente ma che scagionava persino il suo assassinio se ardiva ledere il suo onore, mentre lui, si sentiva autorizzato al libertinggio e all’infedeltà, che lei accettava obtorto collo con un mezzo sorriso. Certe storture sono scomparse dai codici dei paesi civilizzati, ma hanno fatto posto a leggi pericolose che vorrebbero difendere il soggetto non più debole e di cui si approfitta per ottenere separazioni per colpa, la casa coniugale, un assegno mensile di mantenimento che equipara ancora la donna all’essere incapace di mantenersi e dunque inferiore al suo uomo. Una nota avvocatessa divorzista non ha più voluto difendere le sue clienti nelle cause di separazione perchè stanca e schifata di assistere ai ricatti ignobili che un uomo non avrebbe mai architettato contro la sua donna.
Anche quando non vi sia più un rapporto d’amore, la donna vorrebbe mantenere una sorta di diritto sull’uomo e per gelosia o per ripicca, lo vorrebbe rovinato e senza possibilità di rifarsi una vita. Oggi è la donna che vuole la separazione e l’uomo che diviene parte debole tra i coniugi, se non è preparato e riflessivo, non accetta la rovina del suo matrimonio e le conseguenze affettive e finanziarie che lo vedono solo e perdente, magari dopo trent’anni di sacrifici per allevare nela serenità possibile la sua famiglia, nella casa familiare della quale dovrà seguitare a pagare il pesante mutuo che con le spese conseguenti alla divisione, diverrà talmente gravoso che la banca ne farà un boccone.
NO! non credo che si possa accettare la disperazione dell’uomo che a seconda dei casi è marito, padre, fratello, figlio di quelle donne che lo vorrebbero in rovina. Auspico una nuova rivoluzione che sia più rigida verso coloro che vogliono formare una famiglia consapevole di ciò che li aspetta e una legge che abroghi il divorzio nei casi che si potrebbero raddrizzare, laddove manchi il reato della violenza fisica e verbale ed una politica di supporto economico verso la coppia che vuole dei figli ed una casa anche in affitto calmierato, sopra la testa. Se potessi denunciare i nemici del matrimonio, fautori di divisione nella coppia, comincerei dai politici che non danno il buon esempio ed emanano delle leggi truffa che con l’alibi della libertà del singolo, consentono, anzi agevolano lo sfascio delle famiglie. Alle femministe voglio dire che ci sono dei limiti al buon gusto, al lecito e ai risultati che vogliono ottenere, perchè in una società dove i veri valori sono sempre in discussione, i loro figli cresceranno senza quella bussola che deve sempre indicare la via in un mondo imperfetto,guidato da frange disoneste e mefistofeliche che dell’illecito e della perversione nè fanno una bandiera. Grazie dunque alle 100 firmatarie del manifesto, perchè con quella firma, condivisibile dalla maggior parte delle persone per bene e dotate di buon senso, hanno chiarito che non tutte le donne desiderano un comportamento dei loro compagni diverso da quello che da millenni consente al miracolo dell’amore la continuità della specie. Impariamo a rifiutare la violenza in ogni sua manifestazione e tutte le sirene contrarie all’unione pacifica di un uomo ed una donna e combattiamo per il prevalere della giustizia in ogni ambito della vita civile.
il grillo parlante