Cari amici,

rispondo alla mail di Pagine Mediche che propugna una prevenzione ed un cambio degli stili di vita per ottenere la buona salute. Purtroppo, con la classe medica, non riusciamo a capirci perché mentre io considero la sola prevenzione primaria, cioè quella che previene la malattia al solo insorgere di un sintomo e tenendo conto di come il soggetto vive, la sanità, considera la sola prevenzione secondaria, cioè interviene quando la sintomatologia severa ha già prodotto i suoi danni. Non contenti di ciò, si adottano i protocolli medici che contemplano solo l’uso di sostanze chimiche di sintesi, cioè dei farmaci prodotti da società che lavorano per il loro tornaconto, non per guarire le patologie ma per “trattare” la sintomatologia.

Per chiarezza, pubblico il pensiero di Pagine Mediche ed il mio educato e rispettoso commento. Buona lettura.

Spett. redazione di Pagine Mediche

Mi sono curato un grave diabete di 2° tipo che aveva già minato il mio corpo con complicanze gravissime, divenendo vegano e poi vegetariano, mantenendo una dieta ipocalorica che mi ha restituito, con un peso forma invidiabile, una ottima salute. Il mio dramma e con me quello di 4/5 milioni di diabetici italiani è stata la frequentazione di un centro antidiabetico che senza sapermi curare, mi ha portato alla cecità, prima che potessi rendermi conto della incapacità della medicina di prevenire e/o di curare per guarire, qualsiasi patologia, dal momento che l’uso della farmacologia non può rappresentare nè una prevenzione nè tantomeno una cura poichè i medicinali, per stessa ammissione dei produttori, sono sostanze sintomatiche e non prodotte per un’azione curativa. Esse potranno avere una qualche utilità, ma solo per chi le fabbrica e per chi le vende. Gli stessi v*accini, antic*vid compreso, rappresentano un grave attentato alla salute umana anche per interazione chimica e l’uso e l’abuso della chimica di sintesi, dovrebbe far riflettere i medici seri, sfruttati essi stessi dal carrozzone sanitario che li esautora dalla pratica della medicina in scienza e coscienza. Se solo si volesse la vera salute della popolazione, si dovrebbero modificare i protocolli terapeutici che minano la salute e che seguitano a rincorrere dei microrganismi che se lasciati in pace, svolgono il loro mirabile compito tenendo in equilibrio le funzioni del corpo umano.

Auspico che i medici seri, prescrittori di pericolose quanto inutili molecole medicinali, possano tornare ad essere i depositari della vera salute, imparando a conoscere la nutrizione e le metodiche naturopatiche non invasive con le quali ottenere dei pazienti felici di affidare la propria vita al proprio professionista. Prima del c*vid la sanità costava 150mld di euro l’anno che rappresentano circa l’80% dei bilanci delle regioni e neppure questa montagna di denaro, vede una società sana e immune dalle patologie più gravi che portano i malati, negli ultimi decenni della loro vita, a vivere la vecchiaia nell’evoluzione crudele di malattie sempre più invalidanti. Sono certo che molti medici siano delusi da una professione dove potrebbe interessare solo l’aspetto economico ma se non si ribellano allo “status quo”, non avranno scusanti quando la società si renderà conto di aver malriposto la propria fiducia e le cause di “mal pratic”, saranno valutate da una magistratura che non potrà più basarsi sui protocolli ma dovrà dare il giusto peso all’evidenza.

Io non vedrò la rivoluzione medica che auspico da trent’anni, ma siccome molti di voi sono giovani e meritevoli di vivere dove la salute non sia una breve parentesi tra una malattia ed un’altra, mi auguro vogliate fare quanto in vs potere perchè il giuramento di Ippocrate non resti un mero esercizio verbale.

Auguri! Giorgio Chiodi

https://r.newsletter.paginemediche.it/mk/cl/f/ZE6TOHHiI5Ev8SbbPcLaBxMP68OVVfFM3k2IdBCilWiuK58GQDM9wc-HgULUewAFLL8JTLBxJMYiiv1sTsL6cr2scpKDy7a80VADIoN446MFVe6U95TkY_UmJ2Jc3AWgqZgE97ceX_2M8B9Gp9l0X_hkIqNvAdjfxmXlLudShCXku8TDnL1gTS7vgMEPq4ZYCldMb3BXmW57P7fH4e8cfLLDCoXJx-M6gpTWYZv-PY3rJ5ZPFwXwFHPw7VRm_7nAnn75xvp6kOA26IOnj9aCFiv62BCb4xS35Yep-RZePZY4-L2pMZ0yHkDY
“Tre passi per cominciare”
 Gli esseri umani sono diventati la specie più malata del pianeta. Molti di noi hanno la pressione alta, il colesterolo alto, il diabete, l’obesità, i problemi digestivi e malesseri fisici ed emotivi. Ma perché?Noi una risposta ce la siamo data: abbiamo sviluppato abitudini di vita sbagliate e in contrasto con ciò che ci fa stare in salute: mangiare bene, essere fisicamente attivi, fare prevenzione. Da questi tre passi cominceremo il nostro percorso insieme. 
 SCOPRI QUALI SONO GLI ALIMENTI CANCROGENI

Cari amici,  tutti coloro che vogliono un’informazione precisa e competente sullo psico dramma in corso, devono sedersi per non cadere in terra ed ascoltare ciò che dice la dott. ssa Loretta Bolgan sulla tragedia voluta e perpetuata dalle istituzioni che per ignoranza della politica e per malafede d coloro che sulle disgrazie ci marciano, hanno distrutto le difese immunitarie di qualche miliardo di disgraziati che per obbligo di movimento, per lavorare in fabbrica, per entrare in parlamento ecc..ecc.. si sono sottoposti all’inoculazione di 3/4 dosi chimiche di sostanze pericolose che hanno minato i loro organismi anzichè fortificarli e buona parte di questi, deve subire le conseguenze della pazzia collettiva subendo infiammazioni tra le più pericolose che chiamano long bovid che trasformano le loro vite, anche se giovani, in un’alternanza di sintomi terribili per i quali non ci sono antidoti, se non la loro gioventù che è messa a dura prova. Io non critico chi ha ceduto al dictat sanitario, come non critico i sanitari che si sono prodigati in questa pazzia collettiva e neppure i politici che hanno creduto di fare il proprio dovere nell’obbligare le persone a sottoporsi alle micidiali iniezioni. Mi batterò sin che avrò vita contro le commissioni di tecnici che questa situazione hanno creato invece di adottare la prudenza doverosa dal momento che si era subito capito che non avevano le idee chiare sulla validità delle molecole trasformate in tutta fretta per sete di successo e di denaro. Ora vi lascio con qusta donna scienziata, che vi spiega da almeno 2anni la tremenda bufala che distruggerà gran parte della popolazione più indebolita. Vi prego di voler condividere con i vs conoscenti questa e atre interviste  perchè, se qualcuno che conta tra i politici, i magistrati, i giornalisti, il clero, gli industriali e gli opinion leader si formeranno un’opinione documentata, forse si potrà rimettere ordine a questa sanità che non la racconta giusta da più di un secolo e che con la teoria dei germi, distrugge senza pietà l’intera civiltà.

Giorgio Chiodi

Intervista del 28 Dicembre 2022 che Youtube ha subito provveduto a censurare!
Nell’intervista la Dottoressa Loretta Bolgan commenta le dichiarazioni di Lotito circa le morti sospette di Mihalovic e Vialli, e poi risponde alla presenza di grafene nei vaccini.
Ascoltate bene cosa ha da dire la dottoressa e aiutateci a diffondere questa importante intervista condividendo il più possibile!

Quando sento parlare di prevenzione, mi pare di trasecolare .
Non avete mai sentito parlare di prevenzione primaria? Possibile che si continui a praticare una prevenzione secondaria e cioè quando ci sono sintomi di patologie già conclamate e non si pensi mai di dotare il medico di quelle conoscenze trofoterapiche che gli permettano di prevedere e prevenire le patologie future del suo paziente?

Cari amici
il pensiero del dr Oliviero merita sicuramente la vs attenzione per comprendere finalmente l’enormità delle bugie che ci hanno coercito per due anni e messa a dura prova la tenuta economica, psicologica e sociale del nostro paese.

Cari amici sottopongo al vostro giudizio il messaggio inviato al dott. Mario Giordano, noto presentatore televisivo di mediaset: “Sono un ex imprenditore ipovedente ottantenne, stanco di subire gli alterni voleri del destino, creati da situazioni paradossali che meriterebbero l’attento sguardo di un serio magistrato. Dopo la chiusura della mia azienda per difficoltà economiche, ho dovuto lasciare il mio proficuo lavoro di rappresentante a causa di una grave retinopatia diabetica che la medicina non ha saputo nè prevedere, nè curare, limitandosi nel 2004, ad un intervento “laser” che, lo stesso giorno dell’intervento, mi ha lasciato semicieco e invalido al 100%. Cultore appassionato di naturopatia, studiata per poter salvare dal medico mia madre, oramai moribonda, ho approfondito le cause del mio diabete e dopo aver compreso i meccanismi che portano alle patologie in generale e al diabete in particolare, sono riuscito, con una metodologia inedita, a controllare la malattia, fermando nel contempo tutte le gravi complicanze conseguenti a tale infermità. L’applicazione del metodo naturopatico mi ha consentito di salvaguardare la salute della mia famiglia coadiuvato dalle figliole che praticano convinte i nuovi stili di vita per le loro famiglie, con brillanti risultati. Forse dovrei rinunciare ai voli della mia fantasia, ma visti i risultati, ho creduto di riportare in alcuni libri la mia esperienza e pur conoscendo le difficoltà che avrei incontrato per la loro diffusione, ho pubblicato a mie spese con Phasar editore:-La fine di Luisa-che narra di una donna del 900 di umile estrazione sociale che attraverso il lavoro ha saputo conseguire dei brillanti risultati economici, sfumati come neve al sole, per non aver saputo affiancare alla crescita economica, una crescita intellettiva e morale, fattori non unici, ma indispensabili per poter consolidare nel tempo una solida posizione. -La vera prevenzione- dove denuncio le manchevolezze di una medicina “d’eccellenza” che confonde volutamente il sintomo con la malattia di cui non conosce ( perchè non ricerca) le cause. –Vincere il diabete…si può- dove descrivo come sia possibile e doveroso prevenire, combattere e vincere la battaglia contro un’invalidante patologia che solo in Italia conta ben 4/5milioni di malati (500ml nel mondo) senza che la ricerca medica possa o voglia porre fine al massacro con un approccio diverso come dimostrato nei miei lavori e come ampiamente divulgato da scienziati naturopati contrari alle terapie ufficiali. Purtroppo, e lo affermo con dolore, La medicina non è mai risolutiva perché non si cura mai delle cause, (e questo è già sospetto se non delittuoso) e persevera nel trattamento delle patologie attraverso la farmacologia chimica sintomatica capace di attenuare alcuni sintomi, ma aggravando il terreno corporeo, seguita dagli inevitabili interventi chirurgici demolitivi e da conseguenti costosissimi impianti protesici che diventano imprescindibili per la mancata prevenzione primaria, rovinando troppe volte la vita dei malati che si rivolgono ad essa con fiducia malriposta. L’approccio farmacologico è sicuramente pericoloso per l’interazione chimica e provoca un costo complessivo di 150mld all’anno di cui 12mld solo per il diabete, ottenendo degli apparenti risultati che dovrebbero far riflettere: – i pazienti che non guariscono mai da patologie serie; -l’intera politica che non si interessa di medicina; -i media di denuncia che si interessano alla delinquenza spicciola che fa audiens, ma senza capacità di analisi sull’errato approccio medico alle malattie e una miope magistratura che quando può volge il capo… dall’altra parte per non scottarsi troppo. In troppi si soffermano sui costi standard di una siringa, senza riflettere sul gigantesco business che ruota attorno alla salute, consentendo al comparto “d’eccellenza” di galleggiare silenzioso con furbizia tra l’inconsapevolezza di malati e congiunti, riuscendo a mantenere un’intera popolazione mondiale funzionale all’uso e all’abuso di una costosa farmacologia che interviene sin dalla giovane età, approfittando del dolore e dell’invalidità di miliardi di persone, tenute all’oscuro sulle vere cause delle patologie, per sostenere un grande e lucroso business che colpisce tutti, ricchi e poveri, uomini e donne, bambini e anziani, tanto che la salute, è divenuta una breve parentesi tra una malattia e la successiva.Della presente pandemia, come per quelle passate, non conoscono né le cause, né le cure per prevenirle o debellarle e non hanno trovato di meglio che improvvisare dei vaccini non testati e non validati e promulgare tutta una serie di decreti cervellotici con i quali stanno distruggendo l’economia e la psiche della gente che impaurita non riflette sulle conseguenze provocate da limitazioni invivibili e da un debito immane che pagheranno i nostri figli e nipoti. Un intera schiera di medici naturopati in tutto il mondo tenta, inascoltata, di informare le autorità e il pubblico, sulla pericolosa attività di questa medicina che non sapendo o non volendo affrontare le cause di malattia con metodologie più rispettose della fisiologia umana, persevera nel lucroso errore della ricerca del germe, rasentando il ridicolo perché questi microrganismi fanno parte della natura che ci circonda e del corpo umano che funziona sin tanto che questi siano in perfetto equilibrio, ma quando ciò viene a mancare perché sconvolto da alimenti malsani, da migliaia di agenti chimici impropri, dal vivere con conflitti che disturbano la mente e dalla mancanza di movimento che non è l’ultima delle cause, allora si sviluppano stati infiammatori propedeutici a tutte le patologie conosciute ed in questa fase loro ricercano il germe colpevole solo di ribellarsi alla stupidità umana. Queste semplici cause, sono ribadite da un’enorme quantità di pubblicazioni redatte da migliaia di scienziati e studiosi che affermano tutto ciò senza ottenere alcun credito perché i detrattori sostengono che le loro teorie non abbiano basi scientifiche, dimenticando che tutta la medicina ufficiale si basa sulla ascientificità dell’eliminazione del sintomo, scambiato con diabolica intelligenza con la malattia di cui è solo un precursore e testimone. Appare chiaro anche ad un profano che dopo anni di erronei trattamenti, dovrà intervenire la chirurgia con l’ invasività che le è propria ed è proprio per l’ incapacità della medicina farmacologica di prevenire e di curare per guarire che i nosocomi rigurgitano di malati sempre più gravi, tenuti in vita (si fa per dire) con stampelle chimiche che provocano più danni di quelli che vorrebbero curare. Finché si seguiterà ad aggredire il sintomo e non le cause, anche un bambino potrà comprendere che non si persegue la strada giusta per prevenire e curare le patologie, che quando diventano pandemiche, perché il malato infetta anche altre persone, allora si consiglierà una politica inerte per togliere le libertà alle persone nel maldestro tentativo di frenare un’epidemia che non avrebbe la capacità di infettare persone sane, se queste fossero fornite di valide difese immunitarie che una medicina moderna deve saper diffondere tra la popolazione. Quando le difese sono carenti, i virus patogeni prendono il sopravvento, quando mutano le loro condizioni di equilibrio nel corpo umano e l’infezione, senza freni, prolifera fino alla cancrena dei tessuti tanto da provocare l’intervento oramai indispensabile del chirurgo, il quale, lungi dal poter curare il malato, si limita ad eliminare le parti del corpo compromesse, ben sapendo che il male proseguirà senza freni in altri distretto; ma potranno passare alcuni anni senza che il processo degenerativo si possa ripresentare ed il malato nel frattempo, sarà più anziano, imbottito di sostanze chimiche che avranno il potere di intossicare un sangue talmente impuro da provocare un problema cardiocircolatorio, come sarà rubricato dal sanitario che dovrà stilare il certificato di morte. Questa non può essere la medicina in cui abbiamo creduto in molti da cent’anni ed io mi vergogno di appartenere ad una società dove si spendono migliaia di miliardi per delle sciocchezze o per terapie che non possono guarire le patologie più semplici come un raffreddore; figuriamoci una infezione pandemica. Con queste teorie elaborate sin dall’inizio dello scorso secolo da valenti studiosi, come Asharan, Shelton, Costacurta, Cusmine, Campbel e tanti altri, ho ottenuto tutti i miei successi curando , tra l’altro, un grave diabete di cui ho fermato le gravi conseguenze come la perdita dei denti, l’impotenza, il piede diabetico, una prostatite, una retinopatia proliferante che invece ho fermato ecc.. ecc.. Purtroppo, per la retinopatia diabetica, con il parere contrario del mio naturopata, ho consentito al centro antidiabetico di operare i miei occhi che denunciavano solo un’imperfezione, ottenendo un vistoso e immediato peggioramento visivo che mi ha reso invalido al 100% .La causa intentata all’ospedale con costi enormi è stata salomonicamente risolta da un giudice in appello che pur riconoscendo negligenza lieve, nell’operato dei sanitari, non aveva il coraggio di emettere una sentenza di colpevolezza dove la provocata cecità, potesse trovare ristoro almeno in un equo indennizzo. Anche questi fatti sono raccontati nei miei saggi, ma I piccoli editori, non hanno i mezzi né la forza per imporre un pensiero che contrasta con la cultura dominante e i miei libri, anche se fossero validi nei contenuti, difficilmente otterranno il barlume di successo sperato, tanto che, un quarto libro che narra sulle cause dell’obesità e di come ho perso 40 kg in pochi anni, ottenendo una siluette invidiabile ed una salute di ferro, non sarà pubblicato per i costi che un pensionato invalido e senza reddito, non può sostenere. Se la vs linea editoriale è interessata al mio caso, che per la sua gravità potrebbe interessare qualche milione di persone che soffrono gravi patologie senza venirne a capo, sarei lieto di fornire tutti i chiarimenti dovuti per la vs disamina dei fatti.”

Ringrazio cordialmente Giorgio Chiodi

Sito: www.giorgiochiodi.ithttps://www.facebook.com/Scrittore-Giorgio-Chiodi-1589057574693943

01/20/2021

IL NUOVO VIRUS (coronavirus) 6-7-20
Il doloroso teatrino generato dal microscopico germe (che non ha colpe alcuna), stà rovinando letteralmente l’economia del nostro paese e non solo. Nel lodevole tentativo di arginare l’epidemia, la sanità, con l’avallo dell’inconsapevole apparato statale, parte al solito con il piede sbagliato e indirizza la sua battaglia su un essere microscopico che è il prodotto di stili di vita erronei e non la causa delle malattie medesime.

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01/15/2021

Cari amici, rendo pubblico un mio intervento in un argomento che divide la società tutta: veganesimo e animalismo.
“Gent. Marina -marina@vegandiscoverytour.it
come non concordare con la scelta vegana? E’ una filosofia di vita che approvo totalmente.
Per decenni mi sono nutrito di carne perchè mia moglie, donna eccezionale, riusciva a “truccare” il suo gusto di morte con spezie e aromi. Poi il diabete e la necessità di cambiare con gli insegnamenti di Costacurta che mi hanno salvato dalle orribili conseguenze della malattia.
Oggi pratico una dieta latteo-ovo-vegetariana, perchè ho esperimentato che i carboidrati, non aiutano chi ha una produzione di insulina anomala, per contro, i derivati animali, sono tutti ipoglicemici e trovo che il diabetico non insulino-dipendente non possa farne senza. Nella mia dieta di cui tengo un diario giornaliero da dieci anni, alterno settimanalmente la carne magra che non amo al pesce che mi lascia indifferente, trovando in pochi cereali e in abbondanti porzioni di verdure con poca frutta tutte le sostanze di cui anche un ottantenne abbisogna. Concordo sulla necessità di promuovere leggi severissime sul trattamento degli animali che non devono mai soffrire, ma senza divenire fondamentalisti perchè si corre il rischio sempre più presente di considerare l’animale al pari dell’uomo rischiando il ridicolo e il pericolo che le giovani coppie preferiscano adottare un cagnolino piuttosto che mettere al mondo un bambino. Per finire, ricordo che l’uomo si nutre e si veste di animali dalla preistoria ma da tempo non ci sono le condizioni in cui ciò era accettabile e dunque avanti agli animalisti, ma non all’animalismo esasperato. “

https://www.vegandiscoverytour.it/utente/step/fpaod/farlo-prima/

12/13/2020

Cara Redazione

Sono stato colpito da un grave diabete i cui sintomi sono emersi con incalzante pericolosità nel 2003, anno in cui sono divenuto ipovedente grazie all’incapacità dei sanitari di saper prevenire l’epidemia diabetica e di curarla per guarirla, dal momento che tutt’ora brancolano nel buio più totale, contentandosi di “trattare” la patologia con la chimica e con le insuline che non solo non possono guarire il malato, ma che si limitano a sostenerlo perchè possa seguitare i trattamenti e le conseguenze per decenni, sino a che l’aggravamento conseguente a queste “cure” non portano il paziente all’epilogo sempre infausto.

Dopo aver appurato che la sanità non cura alcuna patologia, che tratta per decenni con le metodiche di cui sopra, ho studiato personalmente il problema che ho risolto con la naturopatia coadiuvato da bravi e volonterosi omeopati.

Ho scritto alcuni libri tra i quali “Vincere il diabete…si può” che hanno ottenuto un discreto successo sin tanto che ho potuto promuoverli con interviste radiofoniche e televisive nei media locali e con serate organizzate con sacrificio personale economico e fisico che oggi, ottantenne, nonostante un’ottima forma e un’invidiabile salute, non mi sento di replicare.

I miei risultati, ottenuti esclusivamente con una dieta ipocalorica ed essenzialmente vegetariana, sono visibili e comprovabili per coloro che, interessati alla propria salute, volessero conoscere cause e rimedi a qualsivoglia patologia degenerativa senza dover ricorrere alla pericolosa farmacologia e agli interventi demolitivi troppo spesso correlati.

Per concludere, io, non medico, sono disponibile a collaborare con chiunque abbia interesse a porre fine al massacro attuale che vede ben 630000 morti di malattia all’anno(dati ISTAT) vanamente trattati da una medicina sintomatica, pericolosa, costosissima che pare voglia proseguire nell’errore fatale di ignorare una prevenzione primaria possibilissima, per continuare con la sua prevenzione secondaria che interviene solo quando le patologie sono in atto, portando il paziente agli epiloghi dolorosi e infausti che tutti, se hanno a cuore la sorte di figli, genitori o nonni, possono evitare.

Con stima e simpatia-Giorgio Chiodi

12/05/2020

Cari amici –il grave momento per la nostra salute e per la nostra economia mi induce ad allertarvi sulla reale pericolosità del covid 19 che ci accompagnerà per lungo tempo, probabilmente alcuni anni. Per non restare sconvolti dalla diatriba tra negazionisti che non concordano sulla reale funzione e pericolosità del virus e i rigoristi che ci terrorizzano nei media con notizie incalzanti e quotidiane, vi propongo di riflettere sul video facebook del dr Petrella, che è illuminante e che ribadisce con maggior credibilità di quanto da me affermato e scritto sui miei saggi da alcuni anni sulla presenza dei virus nel corpo umano. Desidero ringraziarlo pubblicamente perché, pur consapevole di suscitare un vespaio nel mondo accademico, non deflette e con coraggio racconta la sua verità su cui concordo. Tenteranno di chiudere la bocca anche a lui, come fanno da molti decenni con coloro che non concordano con la metodologia adottata dalla sanità mondiale che in Italia, ci coercisce in casa e oltre al nostro lavoro e alle nostre sudate vacanze, ci rovina i bei momenti di condivisione sociale familiare e religiosi, senza che esistano motivi razionali o scientifici condivisibili. Inoltre, mi scuso per il mio lungo commento, ma vi assicuro che per essere chiari in una materia così complessa per noi non addetta ai lavori, non è possibile scrivere un commento troppo stringato ed essere compresi da coloro che hanno poca dimestichezza con problemi di salute visti da un’ottica diversa che è diametralmente opposta a quella ufficiale.

Grazie dr Petrella! Grazie a tutti quei medici che hanno il coraggio di parlare chiaro sulla chimica che sottoforma di farmaci o vaccini, ha intossicato il mondo intero da quando la cosiddetta ricerca scientifica ha”scoperto” che con i medicinali, si possono “trattare” i pazienti dando vita alla più colossale bugia del xx secolo. Chi ardisce contrastare questo business miliardario, se medico, pagherà con l’ostracismo più idiota, e con la radiazione. Chi come me non ha titoli accademici, ma solo la sua trentennale esperienza per combattere con successo le patologie familiari e il mio grave diabete senza farmaci e senza insuline, deve subire un ostracismo tanto sottile quanto silenzioso da parte dei media che ho informati della mia attività divulgativa sulla quale è sceso un silenzio illuminante. E’ in atto un disegno mostruoso contro chi denuncia la sanità mondiale che non deflette dal suo errore diagnostico e curativo capace di promuovere il consumo della farmacologia con molecole chimiche che hanno fatto e fanno danni irreparabili ai pazienti di tutto il mondo. Le multinazionali del farmaco hanno eretto un muro impenetrabile che non lascia passare opinioni e lavori contrari ai loro interessi e i governi, forse collusi, quando formati da soggetti limitati e maldestri, hanno promulgato delle leggi coercitive che negano la libertà di cura e sanciscono l’obbligatorietà di protocolli medici demenziali ancorchè ascientifici. E’ un disegno mefistofelico che schiaccia le verità che non sono gradite, protetto dalle leggi che non consentono alternative ai malati i quali, giunti ad un’età non più giovanile, devono pagare la loro paziente fiducia verso la medicina, con patologie multiple irrisolte, sempre più intossicanti e debilitati che devono sopportare fino alla fine dei loro giorni. L’approccio colpevolmente erroneo di questa medicina, pericolosa e inutile perchè sintomatica e non curativa costa carissimo alla collettività che spendeva prima della pandemia, circa 150mld l’anno senza potersi ascrivere il risultato per una società in buona salute. Quest’anno, un governo genuflesso alla commissione medica, cavalca la pandemia ma se le persone più accorte, valuteranno le voci che non hanno interesse a mentire, capiranno in che guaio siamo, non per un virus che non ha colpe, ma per come viene manipolata la verità per impaurire la gente che dovrà vaccinarsi per salvare la propria vita. Dispiace anche che un giornalismo acquiescente sulla bufala, non sappia verificare i dati di mortalità per malattia che l’ISTAT pubblica ogni anno dai quali si evince che muoiono in Italia circa 630000 persone cioè 1700 al giorno di cui più di 9000 di influenza con polmoniti e problemi respiratori, e circa 20000 per infezioni croniche alle basse vie respiratorie. In totale sono circa 30000 persone. Di diabete ne muoiono più di 20000, ciononostante non si sono mai adottati regimi di costrizione come quelli in atto. Inoltre, i morti dichiarati per covid 19, sono tutti molto anziani con patologie croniche pluridecennali che sono tenuti in vita con le stampelle farmacologiche ma che nessuno si meraviglia quando ci lasciano. Dovete convenire che questa presa di posizione del ministero competente è sospetta e provoca facilmente delle critiche su una medicina “d’eccellenza” che non sa curare neppure un raffreddore. Cari lettori e amici, che avete dei familiari malati o dovete convivere con un quadro clinico pericoloso per le molteplici patologie irrisolte, ribellatevi al sistema che vi vuole malati, proteggendo anche i vostri cari dai micidiali vaccini con cui si alterano gli equilibri biologici del meraviglioso organismo umano.
Ai malati che ancora dispongono di energie per cambiare approccio terapeutico, suggerisco di cambiare gli stili di vita con un’alimentazione vegetariana se non vegana, di fare attività fisica costante, di non assumere farmaci di alcun tipo e soprattutto di trovare un bravo naturopata che sarà senz’altro in grado di aiutarvi senza conseguenze a ritrovare la vostra salute perduta.
Al giornalismo di denuncia spetta una verifica sui fatti per scoprire e denunciare un sistema che sta distruggendo la mente ai più deboli, la libertà di una società e la nostra ormai disastrata economia.
Agli operatori sanitari in pensione che si pongono delle domande sulla validità delle cure prescritte ai loro pazienti, chiedo maggior coraggio perché emergano dall’anonimato per denunciare le storture di cui sono stati testimoni e vittime insieme ai loro pazienti e questo per la verità e per il bene dell’umanità intera.
Ai giovani medici che iniziano la loro attività dopo faticosi e lunghi studi voglio rammentare che il medico deve curare per guarire e non “trattare” per il vantaggio economico di grandi gruppi monopolistici che detengono un’immenso potere anche sui media e che intossicano impunemente la società intera
Ai magistrati onesti e sensibili, spetta l’onere di verificare l’operato di una sanità che non la racconta giusta e non svolge il suo ruolo di diagnosi e cura che dovrebbe avere, come fine ultimo, la capacità di prevenire e guarire le patologie anziché trattarle con risultati discutibili.
Ai giovani ricercatori che rischiano la vita nella manipolazione delle sostanze chimiche, chiedo che siano scientificamente studiate le cause primarie delle patologie abbandonando la chimica di sintesi studiata e manipolata per trovare combinazioni molecolari che saranno commercializzate con i nomi più strani ma che avranno sempre un effetto tossico sull’organismo gia provato da un ambiente insano, da un’alimentazione spazzatura e da una psiche che regge sempre meno le storture del sistema di vita odierno.
https://www.facebook.com/1046464682092423/videos/401022981090720

11/27/2020

Svelato il mistero della pandemia? Chiarezza della drssa Dondini sulla inutilità dei tamponi e sulla erronea terapia praticata. A chi giova tutto questo?
Ecco un’altra prova che con il corona virus la sanità mondiale è andata nel pallone nel migliore dei casi o ha fatto bingo se si pensa che “ il grande fratello” formato dai più influenti personaggi che detengono il potere nel globo terracqueo abbia ordito un furbo complotto sanitario per guadagnare trilioni di dollari sulla pelle di miliardi di persone inconsapevoli. Forse non sarà così allucinante la situazione, e il pensarlo, sarà un male, ma a volte ci si azzecca (metafora andreottiana). Il mondo si divide tra coloro che credono in buona fede sull’esistenza di un virus che viaggia in lungo e in largo contagiando la popolazione e chi pensa che i virus non esistano e siano solo un pretesto per fare business. Gli interessi sulla farmacologia sono enormi e questo non piace a coloro che vedono la medicina come una missione, ma il problema è più complesso e non solo economico, bensì soprattutto etico perché non è lecito ad un governo, limitare le libertà di un popolo a causa di un voluto equivoco sulla veridicità della pandemia.
Voglio raccontare di una onesta dottoressa con 30 anni di esperienza che candidamente non comprende perché le autorità gli abbiano imposto di non curare coloro che sono sospettati di essere contagiati e di trasmetterli all’autorità sanitaria che li prenderà in carico, lasciandoli per settimane senza cure adeguate, aspettando il peggioramento che giustifichi il ricovero in ospedale e magari in terapia intensiva dove il paziente sarà trattato con metodologie tanto invasive quanto inappropriate che in molti casi lo porteranno a morte, nonostante le premurose cure degli eroici e inconsapevoli sanitari che devono applicare i protocolli sanitari voluti da chi è sopra di loro nell’ambito della ricerca.
Se i fatti sono questi, sarebbe opportuno che una procura coraggiosa indagasse sulla veridicità della supposta pandemia e sul procurato allarme che ne consegue. Se la magistratura non si muove, dovrebbero attivarsi le associazioni dei parenti dei morti di covid, battendosi per la verità con un pool di avvocati con le palle per una doverosa indagine che possa portare ad una class action che ponga fine a questo orrendo modo di “trattare” la popolazione, con particolare riguardo ai malati che se fossero lasciati in mano dei loro medici curanti che da sempre affrontano le insufficienze respiratorie conseguenti alle polmoniti di vario tipo, la maggioranza di loro, sarebbe guarita senza coinvolgere col terrorismo mediatico l’intera popolazione di un paese, le istituzioni inidonee alla complessità del problema e un’intera economia arrivata al collasso e che rischia di chiudere i battenti di milioni di aziende per sempre, facendo sprofondare il paese nella povertà più colpevole e avvilente.
Cercate di ascoltare e capire tra le righe il messaggio di una dottoressa intervistata da Radio Radio:
Ecco l’intervista della dr.ssa Dondini . Troverete anche il video sulla pagina di facebook

1500 mutuati: né un morto, né un ricovero in terapia intensiva per la Dottoressa Maria Grazia Dondini, Medico di Medicina Generale a Monterenzio, in provincia di Bologna. Un bilancio ottimale le cui spiegazioni possono essere molteplici: bravura, preparazione. Tutto però comincia a cambiare dal 22 febbraio 2020, data nella quale in Gazzetta Ufficiale vengono promulgate dal Ministero le nuove linee guida per fronteggiare l’emergenza coronavirus che di lì a poco avrebbe sconvolto Codogno, la Lombardia, e in seguito l’intera penisola.
Il 22 febbraio è la data in cui il problema coronavirus inizia quindi ad esistere per il Governo, ma SarsCov2 si trovava in Italia da molto più tempo, e con ogni probabilità fino a quel momento era stato trattato dai medici di territorio, quelli che in seguito alle nuove direttive sono stati totalmente accantonati per far spazio ai ricoveri ospedalieri e alle terapie intensive.
Ecco perché, come ha spiegato a ‘Un Giorno speciale’, Maria Grazia Dondini non c’è stata: ha continuato a sentire e a curare i suoi pazienti nonostante le regole “non lo vietassero“, ma di fatto lo disincentivavano.
Preoccupazione, perspicacia e una certa dose di sfiducia nelle nuove regole del Governo hanno spinto la dottoressa a questa “ribellione”, anche perché come riferisce a Fabio Duranti e Francesco Vergovich, le nuove disposizioni “non andavano verso la tutela della salute, ma contro“.
Ecco l’intervista ai nostri microfoni.
“Forme febbrili accompagnate da una sintomatologia respiratoria le vedevamo già da prima di quel 22 febbraio . Da un certo momento in poi abbiamo dovuto dimenticare quello che avevamo fatto fino a quel momento perché trattandosi di un nuovo coronavirus la cui origine non era conosciuta e la cui terapia era inesistente, dovevamo fare denuncia di malattia infettiva al Dipartimento di Sanità Pubblica che prendeva in carico il paziente con una sorveglianza domiciliare, cioè il paziente doveva rimanere a casa fino al momento in cui l’insufficienza respiratoria non fosse stata tale per cui si doveva poi andare in ospedale.
Nell’ordinanza era scritto che doveva essere disincentivato l’accesso dei pazienti agli ambulatori di medicina generale, nei pronto soccorso e, in caso di sintomatologia respiratoria (che veniva ricondotta obbligatoriamente al coronavirus), i pazienti dovevano stare a casa loro isolati.
E’ chiaro che il Ministero non ha vietato la visita domiciliare, ma noi potevamo vedere i pazienti a domicilio, purché avessimo indossato la mascherina FFP2 che non c’era: la ASL mi ha fornito la prima mascherina il 30 di marzo.
Se i pazienti sono poi peggiorati? Certo. Non tutti perché poi ci sono forme febbrili che si vedono tutti gli anni che si risolvono spontaneamente. Il problema erano le complicanze: sono le infezioni batteriche che creano poi problemi e sono varie.
Ad un certo punto siccome si partiva dal presupposto che ci trovassimo di fronte ad una polmonite interstiziale, addirittura mi è arrivata una comunicazione dalla Regione in cui ci si diceva “non mandate i pazienti a fare la radiografia del torace, perché non è diagnostica per polmonite interstiziale”. Cioè se il medico aveva un sospetto diagnostico per esempio per una polmonite alveolare, non aveva la possibilità di una conferma diagnostica mandando il paziente a fare la lastra.
Sono state messe in atto procedure che sicuramente non hanno giovato alla salute dei pazienti.
Passavano 7-10 giorni prima che la situazione non fosse tale da richiedere il ricovero ospedaliero. I pazienti telefonavano al 118, gli chiedevano come stavano e se avevano un po’ d’affaticamento si rispondeva “aspettiamo ancora un po’”.
In coscienza io mi sono sentita di andarli a vedere questi pazienti: c’è un rapporto di fiducia. I risultati sono stati che – io ho 1500 assistiti – non ho avuto un decesso e nessuno è entrato in terapia intensiva.
Non sono la sola, anche una mia collega di Bergamo ha avuto gli stessi risultati.
https://www.radioradio.it/2020/11/regole-ministero-sbagliate-covid-pazienteterapia-intensiva-denuncia-dondini-coronavirus/

Ovviamente la dottoressa sarà redarguita, forse punita per non aver adottato i protocolli di cura che non solo non guariscono, ma che sono probabilmente essi stessi una delle cause che provocano conseguenze gravissime che la dottoressa associa al virus, ma che chi come me osserva le malefatte della medicina da decenni, considera deleteri in tutte le patologie dove sono adottati. Non credo si possa tollerare ancora questo strapotere che provoca dolore e morte impunemente. Inoltre, è imperativo arrivare alla libertà di cura in modo da preservare quei medici che sono stanchi di non poter curare e guarire i propri pazienti dovendo adottare delle metodiche invasive protette dalle leggi vigenti che dovranno essere prima abrogate e poi riformulate. Tutti dovremmo attivarci, nel proprio ambito, per difendere quei medici come la dottoressa Dondini e tanti altri che con coraggio e professionalità, si oppongono alla falsità e alla pericolosità di certe terapie ufficiali imposte.