04/05/2018

L’alleanza del centro destra ha vinto le elezioni con un numero di elettori insufficiente per governare 5 anni e dovendo allearsi con qualcuno, lo dovrà fare con il partito democratico che a parole preferisce l’aventino o con il M5S che ha in uggia Berlusconi. Pare evidente il tentativo del movimento, di tentare di dividere il centro destra che dovrà guardarsi dall’accettare il ricatto di questi simpatici ragazzi che con qualcuno dovranno allearsi se vogliono arrivare al governo. La politica, nell’attuale impasse, richiede un passo indietro che Salvini avrebbe fatto, accettando un altro candidato alla presidenza del consiglio, ma neppure questo ha convinto il sig. Di Maio che vorrebbe Palazzo Chigi per sè adducendo la motivazione che il suo è il primo partito, anche se secondo come numeri rispetto alla coalizione che ha già indicato in salvini il suo candidato a palazzo Chigi. I capricci del sig. Di Maio, dimostrano ciò di cui in molti hanno argomentato sull’inesperienza politica, ma potrebbe essere una tattica di Grillo che lo spronerebbe a a ribadire i suoi no, per forzare la mano al Presidente Mattarella che, preso dalla disperazione, potrebbe dargli l’ìincarico di formare il nuovo governo affiancato dal un PD che, bocciato sonoramente dagli elettori, rientrerebbe in gioco per sostenere il movimento per qualche mese, il tempo necessario per la dimostrazione che non basta avere 11 milioni di elettori per governare una nazione ingovernabile come la nostra bella ma infelice Italia. Insomma, il PD, senza colpo ferire, potrebbe fare rimpiangere Renzi, dividere il centro destra e rimettere all’angolo il movimento, magari decimato dalla fuga di coloro che quasi sicuramente torneranno in seno ad un PD riverniciato a nuovo. Resto dell’idea che per la nostra nazione, si debbano cambiare le regole, perchè quelle attuali non funzionano e non saranno delle nuove elezioni che cambieranno la testa dei nostri politici e degli elettori. Speriamo bene! Il grillo parlante