02/04/2018

Cari amici-Questa mattina avevo in animo di interloquire con coloro che argomentano sui delittuosi fatti di questa settimana che hanno visto una povera ragazza fatta a pezzi e per reazione la sparatoria contro delle persone inermi che avevano il torto di essere neri e ospiti non eccessivamente graditi del nostro paese.Che i migranti non regolari siano un fatto spiacevole che provoca accesi dibattiti ci può stare. Io preferirei che fossero ospiti richiesti ed accettati grazie ai patti tra nazioni, ma dal momento che arrivano come dei disperati, voluti da chi ne trae dei vantaggi e poi ci tocca sopportare anche le loro proteste a causa di un’accoglienza col pelo, mi pare una situazione esplosiva che un governo intelligente e una magistratura meno miope, non dovrebbero nè permettere, nè tollerare. Mi parrebbe strano che tra di loro, non ci fossero alcuni delinquenti che incolti e ignoranti delle norme di elementare convivenza, estremizzino con gesti violenti la cultura islamico-tribale, soprattutto e particolarmente nel nostro paese che non brilla per la sua capacità di contenere tali comportamenti irrispettosi di qualsiasi regola. Non si può ragionevolmente pensare che certi comportamenti siano accettati supinamente e mi meraviglio che la reazione alla violenza stupida e gratuita che toglie il senno e la vita ai nostri concittadini, sia accettata quasi come fosse un fatto ineluttabile che dobbiamo obbligatoriamente sopportare. Vorrei però che la giusta protesta degli uomini politici che devono essere d’esempio al popolo, fosse sempre calibrata con ferme e accettabili espressioni verbali che non esasperino le situazioni e che non diano il destro alle menti malate, che sono libere in mezzo a noi, di reagire scompostamente. L’assassino della povera figliola è sicuramente una mente malata, ma anche chi ha reagito sparando contro degli sconosciuti, come nella migliore tradizione statunitense, dove un giorno si e l’altro pure, il pazzo di turno imbraccia un’arma e spara all’impazzata sugli innocenti. Chiunque voglia esprimere dei giudizi, prima di sproloquiare, farebbe bene a riflettere sulle conseguenze che le sue parole possono provocare nelle persone deboli o meno preparate.
Anche la tendenza a politicizzare ogni parola dell’avversario, porta al fastidioso e conseguente scontro verbale che distoglie dai problemi reali una popolazione preoccupata, arrabbiata, insicura, cui si chiederà tra alcuni giorni di votare, ben sapendo che in molti diserteranno le urne, proprio per quella stanchezza prodotta da politici discutibili e da un’informazione che esaspera le sciocchezze per il suo spettacolino quotidiano.
Purtroppo viviamo in democrazie ammalate , incompiute, dove il il benessere dei cittadini non alberga nel pensiero dei politici che presi dai piccoli interessi di bottega, dimenticano troppo spesso la serenità di chi li dovrebbe eleggere.
Sforziamoci di promuovere i valori che hanno dato vita alla nostra civiltà, a partire dal nostro ambito familiare, dal nostro ufficio, dal nostro condominio e stigmatiziamo con dure ma ponderate parole i comportamenti illeciti che stanno distruggendo la nostra avanzata società post moderna.
Il grillo parlante