10/12/2017

Le cosiddette calamità naturali spesso non sono prevedibili, ma prevedibili sono gli effetti catastrofici delle medesime. Sarebbe sufficiente che i soloni di casa nostra, avessero l’umiltà di riflettere sui suggerimenti precisi e puntuali del geologo Mario Tozzi che vede nella prevenzione la strada maestra per limitare i danni e la perdita di vite umane con il codazzo di opinionisti che blaterano nel webb mentre la gente è sotto le macerie o sfollate e ricoverate spesso in rifugi di fortuna che li vedono per decenni aggirarsi sconsolati nei luoghi off-limit dove avevano i loro affetti, la loro casa, i loro interessi primari. Ma la prevenzione presuppone da parte degli amministratori, umiltà, conoscenza, interessamento, organizzazione sul territorio amore per le persone e qui casca l’asino, perchè è preferibile inseguire le necessità con interminabili tavole rotonde, con la creazione di commissioni, con la raccolta fondi per poi indire le gare, favorire gli amici con gli appalti, elargire fondi, in una parola esercitare un potere, invece che programmare gli interventi necessari per prevenire gli effetti dolorosi di un evento catastrofico. Si tratta solo di ordinare le idee, di leggere la storia di un territorio, di studiare le soluzioni per i disastri prevedibili e dunque prevenibili, di preparare uomini e mezzi che ci sono e che devono intervenire a volte disordinatamente quando il disastro si verifica. Terremoti, esondazioni di un fiume, frane, smottamenti, crolli, sono tutti eventi perfettamente individuabili prima del verificarsi e dunque perfettamente prevenibili perchè previsti. Quando le amministrazioni dei territori, avranno finito di crogiolarsi nelle loro attività inutili e a volte dannose, svolte per ottenere stipendi e prebende (e tangenti) che spesso non meritano, forse troveranno il tempo per organizzare la difesa dei territori come ripetuto dal nostro geologo e come il dovere e il buon senso richiedono. Sin tanto che la prevenzione resterà lettera morta, si dovranno ospitare per anni, centinaia di famiglie disagiate, sotto le tende e nei nei container a causa delle lungaggini burocratiche che richiederanno dei decenni per la ricostruzione delle loro dimore. Chiediamo pertanto che lo stato individui i grandi lavori per la messa in sicurezza dei territori e che che tutti gli uffici tecnici dei comuni, predispongano sin da ora e obbligatoriamente i piani per l’individuazione dei terreni anche da espropriare per pubblica utilità, dove, dopo l’evento, potrebbero sorgere degli agglomerati di case di legno di due o tre tipologie, da montare in trenta giorni i cui elementi essenziali, potrebbero essere dotati di impianti predisposti entro le pareti e pronti per i collegamenti, da montare in pochi giorni, anche con l’aiuto del genio militare, se necessario. Se la cultura della casa di legno, sicura, confortevole, antisismica, anti spreco energetico, ignifuga, prenderà il posto dei manufatti in cemento e calcestruzzo da da usarsi per i manufatti maggiori, l’industria, potrebbe sfornare migliaia di casette per il mercato interno, per l’estero e per lo stato che invece di stoccare i pericolosi vaccini potrebbe stoccare gli elementi di case e casette predisposte persino per delle finiture diverselasciate all’arbitrio dei nuovi possessori.I denari non sono un problema, perchè, non solo si risparmierebbero le ingenti somme sprecate per inseguire l’emergenza, ma si darebbe un tetto idoneo a chi, ritrovata la sua normalità, potrebbe negli anni successivi, cambiare per una residenza più idonea, lasciando quella casetta che potrebbe ospitare numerosi senza tetto che da sempre bussano per ottenere un diritto inalienabile e improcrastinabile: Una casa.

08/08/2017

Caro Tiberio ; è una lotta contro i mulini a vento. La magistratura segue l’onda di una cultura imperante che vuole il padre, in quanto maschio, violento, prevaricatore, fedifrago, egoista, autoritario ecc..ecc…perchè dagli anni sessantottini, lo sport nazionale più seguito è la demonizzazione dei doveri di ognuno, in favore dei diritti veri o presunti di minoranze che con violenza verbale, psicologica e spesso fisica hanno stravolto i costumi, l’autorità in genere, specie del padre, primo passo per distruggere la famiglia, dopo aver negato le radici cristiane dell’Europa e relegato la Fede nelle sacrestie, in odio ad ina vita ordinata, per privilegiare i vizi, piuttosto che le virtù di un popolo. E’ un disegno mefistofelico che, nutrito dai soliti idioti anche inconsapevoli, vuole la distruzione dei valori millenari per consentire tutti gli illeciti morali che una cultura liberal-socialista-radicale, vuole imporre per fini abbietti e non tutti immediatamente palesi. Senza difendere gli eccessi di un paternalismo ingiusto e anacronistico assistiamo all’avanzata di una donna libera e moderna che ha rotto gli argini del buongusto e compie gli stessi errori che stigmatizza nel compagno, a ciò supportata da leggi ignobili e da una magistratura spesso ingiusta che penalizza l’uomo in quanto tale. Coraggio. Battiamoci con pazienza e civiltà contro le nefandezze gabellate per diritti umani che alienano la nostra serenità, ma riempiono i programmi televisivi.

08/02/2017

Sono anni che scrivo ai personaggi più in vista, per ottenere della visibilità per le mie denunce sulla sanità
che andrebbe riformata dagli studi universitari, ai protocolli terapici, alle conoscenze del medico di base, per arrivare all’approccio clinico che adotta ancora, dopo un secolo, la farmacologia per trattare le patologie, senza riuscire nè a prevenirle nè tantomeno curarle essendo dichiaratamente molecole chimiche prodotte per colpire la sintomatologia e non le cause che provocano la flogosi dei tessuti.
Senza alcuna speranza di risposta, ho voluto tentare con un uomo che ingloba caratteristiche di scientificità, di competenze in molti siti del sapere, di capacità divulgativa e mediaticità che tra l’altro, è vegetariano: il proff. Mario Tozzi geologo. A lui ho inviato una delle numerose missive con le quali cerco di svegliare il sonnacchioso e impermeabile mondo della scienza medica che nonostante costi all’erario 120 mld all’anno, prosegue nei suoi errori che sono fondamentalmete due:
1) non ricerca le cause delle patologie che preferisce trattare con la inutile e pericolosa farmacologia sintomatica (più redditizia?).
2)non applica la vera prevenzione primaria, preferendo una prevenzione secondaria che insegua la patologia, ovviamente con la farmacolgia e poi, con la chirurgia demolitiva e ricostruttiva, anzichè individuare l’iter della patologia attraverso i sintomi e colpire le cause che nel 99% dei casi sono sempre intuibili e conosciute dalla naturopatia, costretta a lavorare sotterraneamente a causa di leggi protettive dell’apparato sanitario, anche se arcaiche e che non consentono la libertà di cura.
Eccovi il testo:

Spett prof. Tozzi

Sono un settantasettenne ipovedente portato a cio’ da una trentennale patologia diabetica che nel silenzio della medicina tradizionale, ha trasformato un uomo pieno di vita e di interessi in un invalido, senza che nessuno abbia avuto il pudore di riconoscere i limiti dei trattamenti, della loro pericolosità e dei loro costi, sempre in ascesa, parallelamente all’aumento delle patologie degenerative incurabili che la medicina preferisce «trattare» con la chimica di sintesi, anziché ricercare con umiltà le cause che sono chiare alla naturopatia da decenni ma che non possono emergere a causa delle leggi vigenti e dall’establisment sanitario che difende con protervia il suo orticello.
La malattia di mia madre, oramai moribonda nel 1984 e la sua guarigione grazie al naturopata romano Alberto Lodispoto, che praticandole un semidigiuno di 20 giorni la restitui’ alla vita, mi inizio’ nello studio della medicina dolce e non invasiva, che approfondii attraverso gli scritti di numerosi medici igienisti e naturopati di cui ho compreso il pensiero unicistico e assimilato le esperienze con le quali ho guarito mia moglie dalle numerose patologie e le mie figlie, risparmiando loro alcuni interventi chirurgici, senza tacere della mia entusiasmante vittoria sulla iperglicemia diabetica che ormai in stadio avanzato mi ha danneggiato le retine, ma altre complicanze del diabete che si affacciavano pericolose, sono rientrate dimostrando la possibilità della loro remissione al cessare delle cause. Quanto sopra nell’inerzia e nel silenzio dei centri antidiabetici che cercano di fermare, senza riuscirvi, la degenerazione della malattia, limitandosi a trattarla con l’insulina di sintesi e con la farmacologia, accompagnando il malato alla dissoluzione sempre inevitabile. Ciò vale per i 4 milioni di diabetici italiani che causano 30000 morti l’anno, senza considerare gli stadi intemedi di malattia che causano invalidità crudeli e 12 milioni di spese.
Questa sanità, sintomatica e non curativa, “intercetta” nell’acquiescenza colpevole di tutti, l’80/85 % delle risorse regionali, a detrimento della vera ricerca di cui abbisogna la nostra civiltà per uscire dal penoso imbuto di cui lei discetta con abilità e conoscenza.
Ho riportato le mie riflessioni su due saggi:
1)-La vera prevenzione»in ristampa per Phasar , dove partendo da fatti e riflessioni conseguenti, indico, senza mezzi termini, quali strade imboccare per evitare tutte le patologie e come guarire da quelle conclamate, se in fase flogistica e non finale.
2)-Vincere il diabete…si puo’- edito da Phasar, dove riporto la mia metodologia per debellare la malattia.

Nonostante la debolezza dei miei editori, i lettori che leggono i miei lavori, mi inviano le loro entusiastiche approvazioni che potranno costituire l´ossatura di un altro volume.
Inoltre, mi accingo a pubblicare un terzo saggio sul sovrappeso e l’obesità, dove espongo la metodologia applicata nel mio caso, per perdere 40 kg senza sforzo e senza patire la fame, mantenendo l’invidiabile linea che avevo a 18 anni.

Le scrivo quanto sopra nell’intento di ottenere un suo suggerimento per combattere meglio:
-La mancanza di vera ricerca sulle cause di malattia.
-L’erroneo approccio alle patologie con la chimica sintomatica.
-La mancanza di una vera prevenzione che prevenga la malattia anzichè inseguirla con molecole chimiche.
-L’acquiescienza e/o la condivisione allo “statu quo” dell’università e della ricerca medica.
-Il disinteresse della politica ai falsi risultati medici.
-La mancanza della libertà di cura per la naturopatia.
-L’impreparazione dei medici ridotti alla prescrizione di medicinali.
-L’iper protezione dei protocolli medici da parte della magistratura.
-La spesa non giustificata dai risultati sulla malattia (non sulla salute).
-La mancanza di coscienza ambientale atta a ripulire l’ambiente per il bene supremo dei nostri bambini.
-La mancanza di prudenza nell’uso della chimica nell’ambiente, in casa, nei cibi, ecc…
-La protervia per l’uso, l’abuso e l’obbligatorietà dei vaccini.
-La sospetta incapacità di controllo sulla farmacologia.

Da anni informo i media, il ministero della salute, i personaggi dello spettacolo che neppure rispondono perché l’argomento salute diverte poco e non aumenta l’audiens, ma lei è uno studioso importante anche ai fini mediatici che se allertato sulla bugia medica, dispone delle risorse intellettive per verificare la veridicità delle mie (e non solo) affermazioni.
Nella speranza di non averla annoiata, Le invio i miei deferenti saluti.

Giorgio Chiodi
Montegrotto Terme
e-mail giorgiochiodi@fastwebnet.it
sito www.giorgiochiodi.it

07/17/2017

La diatriba in corso sui vaccini, ci trova tristemente soli nelle nostre decisioni che non possono essere concordemente univoche a causa in un settore, quello sanitario, dove noi profani, per mancanza di cultura scientifica , dovremmo chinare il capo davanti alle decisioni della scienza medica e della ricerca correlata Se questo atteggiamento di subalternità, poteva essere condiviso fino a pochi decenni or sono, oggi non pare più giustificabile, non solo per i non medici tra i quali mi annovero, ma soprattutto per coloro, che si trovano a dover scegliere tra la verità del comparto pro-vaccini, e la posizione di altri scienziati e studiosi che vedono nell’immissione di sostanze chimiche nel corpo dei nostri bimbi, una pericolosa sommatoria di inquinanti che anche per interazione chimica, danno sicuramente luogo alle reazioni incontrollate del loro corpo, con fenomeni immediati ed altri che possono evidenziarsi negli anni successivi. Se considerate che le cause della maggioranza delle patologie, non sono sufficientemente conosciute dal medico che osserva solo dei sintomi, scambiati da taluno per la malattia medesima, allora pare lecito che gli studiosi contrari alla vaccinazione e alle pratiche invasive, si oppongano ad esse, non per l’obbligatorietà che un paese civile non può e non deve tollerare, ma per la filosofia stessa che consiglia tale pericolosa pratica che non ha mai debellato alcuna pandemia passata insorta per le condizioni igieniche, mietendo milioni di vittime per le scarse difese di intere popolazioni che vivevano in ambienti insalubri e/o tra una guerra ed un’altra e che dopo aver esaurito il suo triste “compito” di spazzino naturale, scompariva per riapparire in altri contesti dove trovava favorevoli condizioni scatenanti la sua lugubre attività. La vera prevenzione, attività doverosa e meritoria sia per il medico, che per un’amministrazione della sanità consapevole, induce a seguire una strada più prudente se si vuole veramente lasciare un’impronta di generosa, altruistica e consapevole verità sulle scoperte sette-ottocentesche che dovrebbero finalmente essere superate da più moderne evidenze scientifiche, a meno che, abbandonare tali vetuste scoperte, non arrechi nocumento e danno alle lobby farmaceutiche che, come in tutti i casi dove l’interesse prevalente è l’immenso e ingiustificato guadagno, dovrebbero anche e soprattutto da voi e dai vostri organi di controllo, essere sotto inchiesta perenne per il pericolo non peregrino che seguitino a produrre le loro mefitiche molecole per l’ingiusto e pericoloso profitto, usate ed accettate acriticamente come irrinunciabile esempio di buona e doverosa sanità. Il dubbio, che assale il vero scienziato, è la doverosa discriminante tra la verità e l’errore e laddove pervicacemente si vogliano difendere affarismo e privilegi, allora l’organismo statale è marcio e da modificare o distruggere. A volte, si sposano posizioni senza dubbi legittime che prescindono dall’onestà intellettuale e si seguita a perpetuare un errore di fondo che la ricerca ha sostenuto da troppi decenni, senza peraltro essere riuscita a sconfiggere neppure il raffreddore e dopo aver dilapidato immense risorse per un vaccino contro il cancro, sulla teoria del germe che ha visto contrapposte due scuole (Luc Montagner e Robert Gallo) o come nei casi delle numerose molecole tolte dal mercato come per il VIOX o il TALIDOMIDE ed altre migliaia di amenità del genere, allora una riflessione è d’obbligo e da vecchio appassionato di medicina, mi auguro vorrete consigliare il sig. ministro alla prudenza e a ritirare non solo l’obbligatorietà dei vaccini, o la cacciata di coraggiosi medici ma ad una disamina su tutta la teoria vaccinale per arrivare, con il concorso degli studiosi anti-vaccini, a riconsiderare la metodica medica che non pratica la vera prevenzione primaria, bensì una prevenzione secondaria che interviene sempre tardi, quando i guasti di una vita fisiologicamente insana, prendono il sopravvento con costi elevatissimi che inibiscono il progresso del nostro come di altri paesi considerati civili. Con rispetto e stima per l’immane compito. Giorgio Chiodi-Montegrotto Terme (PD) Sito wwwgiorgiochiodi.it NB. Rinnovo la mia offerta di fare dono al sig. Ministro dei miei saggi: -La vera prevenzione- -Vincere il diabete…si può-

07/13/2017

Grazie Paolo! Se stato uno tra gli artisti che ha reso meno tristi gli anni della mia gioventù con i tuoi personaggi “sfigati” in cui mi riconoscevo. Hai saputo rappresentare gli stati d’animo di chi nella vita è spesso perdente, ma che non rinuncia alla speranza di rialzarsi con un guizzo di genialità italica ed una beffarda volontà di rivincita verso i poteri forti che restano sempre a galla… Diranno di te che sei stato un genio dello spettacolo con le tue “gags” ed hanno ragione da vendere ma, vedi Paolo, anche tu come Fantozzi e come tanti di noi, guidato da un edonismo pervicace e fuorviante, non hai colto alcuni aspetti del vivere godereccio e spensierato che ti porteranno al diabete, cioè al disfacimento fisico di un corpo di cui non potevi sentirti fiero. Trent’anni di diabete che ci accumunano, non sono bastati per farti riflettere sulle conseguenze della tua malattia, sulla tua obesità, sulla mancanza di movimento che ti avrebbe presentato un conto salato in termini di minore lucidità, di minore mobilità, di minore socialità che sotto la maschera del comico, doveva essere oramai compromessa da anni e che avrebbe troppo presto limitato la tua vita. Solitamente ciò accade nel silenzio di chi dovrebbe e potrebbe, se ne avesse la consapevolezza, aiutare il malato a cambiare stili di vita, eliminando le cause di un’alimentazione sregolata ed esagerata, segiutando a preferire cibi spazzatura, più dolci, più gustosi, più invitanti, ma più pericolosi per la genesi della tua malattia. Anche con te, coloro che hanno “trattato” la tua malattia, con la farmacologia, hanno perso la battaglia per la vita e seraficamente ti hanno condotto a morire in un’età non avanzata, in cui le gioie della vita non sono più compromesse dalle ansie di gioventù. Vorrei che la tua esperienza finale fosse analizzata, discussa, sviscerata, perchè i giovani medici, possano trarne l’insegnamento utile a loro medesimi, ma soprattutto ai milioni di diabetici che si affidano, senza prevenzione alcuna, ad una sanità che prosegue imperterrita negli errori terapeutici che portano all’epilogo di cui sei vittima. Che beffa il destino! Tu, maestro nel tratteggiare vizi e virtù dell’Italia del “benessere” non hai intravvisto soluzioni al tuo disfacimento fisico, accettando un epilogo ineluttabile al tuo egoistico e disordinato modo di vivere che, e ne sono certo, ti ha lasciato l’amaro delle realizzazioni mancate per tutto ciò che avresti voluto, ma che l tuo personaggio politico non ti consentiva di fare. Eppure, nonostante le apparenze, tu hai lasciato a chi resta un messaggio per chi lo vuole intendere nel chiuso del proprio cuore: Il tormentato dubbio sulla opportunità di un procedere nell’egoistica realizzazione umana, lontani dall’umile fiducia nell’Ente Supremo che, a prescindere dalla nostra maschera, legge nei nostri cuori e ci perdona. Addio Paolo e grazie

07/13/2017

Giorgio ha 77 anni e per trenta è stato diabetico di tipo 2. Nel 2003, una retinopatia ha ridotto la sua capacità visiva, senza impedirgli di svolgere il suo lavoro di agente di commercio, con la sua automobile, senza problemi, né di giorno, né di notte, se si eccettua un leggero abbassamento visivo all’occhio destro che il centro antidiabetico, cui si era rivolto, vorrà operare con il laser sei mesi dopo. Non è chiaro, se a causa delle sostanze chimiche immesse nei suoi occhi alle quali risulterà allergico o per l’intervento con il laser effettuato senza preventivi esami, ma dal giorno dell’intervento, ha subito l’accecamento dell’occhio destro operato e un abbassamento visivo al sinistro, fatto per cui, da allora, è invalido al 100% Da quel giorno è divenuto ipo-vedente con un residuo di un ventesimo all’occhio sinistro, fatto che lo obbligherà a lasciare una soddisfacente vita di relazione e il suo redditizio lavoro e che obbligherà sua moglie ad accudirlo come fosse un bambino. Giorgio cercherà di ottenere un’ammissione di responsabilità dall’ospedaleche sarà sempre negata e dopo alcuni anni di sacrifici e di ricerche, troverà, fuori dal Veneto, un avvocato ed un medico legale che proveranno ad ottenere giustizia per il tardivo e poco opportuno intervento che lo ha letteralmente rovinato, fisicamente, moralmente ed economicamnte. Se ciò non bastasse, il perito del tribunale, poco fortunato nell’aspetto,con evidente ostilità verso un vegano, pieno di salute e dal peso forma invidiabile, non permetterà spiegazioni e con tale atteggiamento, redigerà una perizia anomala, incompleta e falsata da considerazioni lesive che invierà al giudice, il quale, senza alcuna critica sulle evidenti incongruenze della relazione, sposerà in toto l’opinione del perito, evidentemente ostile a Giorgio, in quanto cultore delle terapie naturali, con le quali riuscirà a fermare tutte le conseguenze del diabete che oramai facevano capolino con tutta la loro invasiva pericolosità. Oltre a non aver tenuto conto della mancanza del consenso informato e della contemporaneità tra l’intervento e la cecità provocata, il giudice ha creduto bene di ridurre stranamente il numero dei capitoli presentati dalla difesa e dei testimoni favorevoli a Giorgio che avrebbero potuto facilmente provare il subitaneo accecamento. Nonostante ciò che ha subito, nutre sempre fiducia nella magistratura che in appello farà sicuramente giustizia di terapie inappropriate perché dannose e di una sentenza ingiusta con cui in molti casi simili si coprono le malefatte di taluno che causa con faciloneria dei danni gravissimi, senza mai pagare perché impunibile. Giorgio, che non può attraversare la strada senza aiuto, percepisce per la sua invalidità 200 euro mensili….ma ha proposto appello con fiducia.

04/24/2017

Penso sovente al termine “libertà” e mi chiedo se non sia ora di toglierlo dal vocabolario e di sostituirlo con la frase “libertà condizionata”. Abbiamo in tanti compreso che le ipotesi sulla validità della vaccinazione non è condivisa da molti medici, scienziati, studiosi e che le affermazioni della medicina per renderla obbligatoria sono quantomeno sospette avendo origine dai famosi protocolli che spesso sono modificati o annullati dopo anni di terapie erronee, senza un briciolo di pentimento da parte di chi, di uno scientismo deteriore, perchè non sufficientemente sicuro, nè fa un’icona da sbandierare sui media, o asserviti, o solo ignorantelli sulle conseguenze provocate dall’uso delle sostanze di sintesi che hanno il potere e questo è sicuro, di arricchire gli operatori interessati e di peggiorare il terreno biologico dei pazienti che reagiranno negativamente in modo difforme e correlato al grado di capacità delle difese immunitarie di ognuno di noi. C’è chi si ammala subito come i figlioli del sig Tremante di Verona che nel 1979 ha perso il primo figlio e il secondo è stato reso invalido, così come tanti altri casi simili, giudicati fatti sporadici e senza importanza in nome della idiozia dei “costi benefici”. C’è chi reagirà molto lentamente creando un processo d’intossicazione che renderà dei bambini irriconoscibili nel comportamento, causato dalla chimica immessa nel loro sangue che impiegherà alcuni anni per essere annullato, sempre che, ad opera della interazione chimica con altre sostanze, non provochi le infiammazioni ad alcuni organi che condurranno il ragazzo a patire una serie di patologie che gli renderanno la vita difficile. Se la tesi è corretta e non lo dubito, sarebbe sufficiente che i bimbi fossero coadiuvati nella loro crescita da sani stili di vita soprattutto alimentari in modo da irrobustire proprio quelle difese che le sostanze chimiche hanno il potere di inibire o di distruggere. Altro che effetto gregge!!! A proposito dell’attacco al dr. Gava, fatto gravissimo ma non isolato, con cui si vuole silenziare una voce autorevole di un MEDICO vero che da decenni cerca con passione e competenza di evitare ai suoi pazienti l’insulto di pratiche che dovrebbero subire maggiori controlli da linee guida fasulle, obsolete e anacronistiche ancorchè pericolose. Concludo la mia sempre lunga concione, esortando i genitori a non subire questo attacco alla libertà di cura e alla salute dei loro figlioli, invitandoli nel contempo a rispettare sane regole di vita ampiamente descritte nel mio saggio “La vera prevenzione” e non solo.

04/13/2017

Gli opinionisti come il sig Vissani o come il sig. Cecchi Paone, che un giorno sì e un altro pure attaccano il veganesimo in televisione senza conoscerne i vantaggi, sono comunque degni del rispetto di coloro che la pensano diversamente sul consumo dei prodotti animali e derivati. La signoria che l’uomo esercita sugli animali di cui si ciba, si potrebbe limitare solo nei casi di maltrattamenti o di metodiche dolorose adottate per sopprimerli o per i test di laboratorio dove pare indimostrata l’utilità di tali esperimenti ai fini del benessere umano, raggiungibile sicuramente per altre vie meno cruente per le innocenti bestiole. Senza scomodare la nostra religione che non mi pare contraria all’alimento carneo che , se preparato con la maestria di Vissani, o più semplicemente delle nostre nonne, può risultare eccellente e degno di apparire sulle vostre tavole. Parimenti, nessuno ha il diritto di sproloquiare sul veganesimo che, in quanto privazione di tanti alimenti gustosi e appaganti, viene adottato da molte persone che hanno più rispetto della loro salute che dell’erroneo messaggio delle papille gustative. Ci spiace per coloro che non hanno ancora compreso i pericoli reali insiti nella dieta carnea-ovo-latteo-casearia che li portano nella gran parte dei casi all’obesità, alle malattie cardiovascolari, alle malattie degenerative che una medicina d’eccellenza manterrà sempre più virulente con trattamenti che un’industria farmacologica saprà produrre unicamente per il businnes che ne consegue. Come tanti, ho goduto per quasi cinquant’anni della prelibata cucina di mia madre, di mia suocera e di mia moglie, almeno sin tanto che anch’essa, non ha abbandonato i prodotti animali “obtorto collo” se ha voluto vincere la sua battaglia contro processi artrosici della colonna che l’hanno torturata per decenni. La cucina tradizionale propugnata dai pervicaci opinionisti contrari al vegeto-veganesimo mi ha trasformarmato dal ventenne di 60kg, nel porcellino di 113 kg, raggiunti verso i quarant’anni e che mi hanno regalato una serie di patologie degenerative riportate nei miei saggi, tra le quali, per non farmi mancare nulla, un pervicace trentennale diabete, silenziato con un deciso cambio dei miei stili non solo alimentari, ma soprattutto con una dieta spartana e vegana. Spiace notare che il medico di famiglia, primo baluardo contro le patologie, non prende le distanze da un’alimentazione gustosa, ma grassa, iper-proteica, ipercalorica e pericolosa perchè intossicante e che porta lentamente ma inevitabilmente alla degenerazione dei tessuti e spesso sulla sedia a rotelle, sempre accompagnati dal prezioso ausilio della farmacologia di sintesi chimica, cui seguirà ineluttabile una chirurgia d’eccellenza che ci invierà con un paio di by pass, senza un rene, o privati di qualche metro d’intestino, in una leggiadra casa di riposo, dove se disturbiamo, perchè inebetiti e bisognosi di tutto, capaci mani caritatevoli, sapranno come farci raggiungere “l’al di là”anticipando sui tempi il Creatore. Rispetto gli animalisti per il loro impegno, ma rispetto anche chi, senza maltrattare gli animali, se ne ciba evitando loro maltrattamenti e dolore, ma ancora di più rispetto l’uomo e i suoi errori, pure auspicando una nuova cultura dietetica che privilegi i vegetali senza veleni e che tenga conto che la cattiva e difficile digestione provocata dai prodotti di derivazione animale e non solo, causa quei guasti che si affannamo a “trattare” con sostanze chimiche che sono peggiori dei mali che vorrebbero affrontare e che con gli effetti indesiderati palesi e nascosti, tra i quali l’interazione chimica, riempiono ambulatori e ospedali, (ma sempre di eccellenza) con costi che non è etico sostenere.

03/27/2017

Il sole 24 ore informa che la mamma di una scolaretta di 7 anni è stata aggredita con termini inappropriati da alcune signore perhè la bimba informa i suoi compagni sull’origine della carne che servono alla mensa scolastica.Mi auguro che le signore vogliano riportare il fatto spiacevole alle giuste proporzioni, senza che ci siano strascichi giudiziari, dove sarebbe auspicabile una semplice spiegazione su una diatriba molto seria che coinvolge anche i loro bambini Care mamme, siete certamente a conoscenza che i vostri bambini, nel rispetto delle leggi dello stato che indicano i limiti massimi dei veleni chimici consentiti negli alimenti, si alimentano troppo e male, o quantomeno ne avete il sospetto.Ora però dovreste avere la certezza che qualcuno non ve la racconta giusta se persino la potente OMS (organizzazione mondiale di sanità)sconsiglia l’uso della carne, dopo 50 anni di studi di valenti scienziati e di bravi medici naturopati che, senza ricorso ai medicinali, sanno come guarire e non solo “trattare” i loro malati che improvvisamente stanno meglio dopo aver modificato le loro abitudini alimentari e lo stile di vita risanando l’apparato digerente fonte di tutti i mali patiti dai nostri genitori e nonni che troppe volte si ammalano per decenni, dove vengono curati con tutto l’armamentario chimico disponibile, morendo in malo modo nella disperazione e nel dolore. Gentili mamme, che ve la prendete con una di voi che ha compreso il problema che angustia sotterraneamente(ma non troppo),l’intera società malata che costa solo in Italia 120/130mld di euro all’anno e che vede gli ambulatori e gli ospedali al collasso, nonostante una medicina d’eccellenza ed un’alimentazione che altri paesi ci invidiano, ma che purtroppo deve eliminare tutte le fonti d’inquinamento non solo alimentare se non vogliamo che i nostri bimbi, divenuti uomini e donne, non siano neppure in condizioni di perpetuare la specie per deficienze di vario ordine e grado che la natura pone in essere ogniqualvolta l’uomo supera i limiti della prudenza, del buon senso e della morale. Ci sono delle mamme, e sono molte oramai che i prodotti animali per i vegetariani e i derivati ovo-latteo-caseari per i vegani, hanno banditi dalle tavole, non per originali teorie, bensì per le evidenze quotidiane di bimbi e adulti più sani e anche più felici, perchè la mancanza di patologie in chi si alimenta frugalmente con prodotti vegetali è un risultato che tutti i genitori dovrebbero perseguire con forza. Se vorrete approfondire l’argomento invito ad entrare nel mio sito giorgiochiodi.it e scoprirete un mondo nuovo per voi, ma sicuramente conosciuto dalla signora che avete affrontato.

03/21/2017

Il cantante Albano Carrisi ha ricevuto un secondo ingeneroso messaggio dal suo apparato circolatorio. La medicina farà quello che i protocolli impongono di fare, ma se il nostro simpatico artista non farà un passo indietro sulla sua alimentazione sicuramente non vegana e sulle calorie ingerite che il suo addome denuncia tra troppo tempo, il terzo segnale si farà sentire molto presto. Peccato che non sia possibile avvertirlo sui pericoli sicuri che stà correndo convincendolo a rallentare la sua iperattività e i suoi impegni e a ridurre sensibilmente le calorie giornaliere, fatti che accompagnati da lunghe passeggiate nei suoi possedimenti, potrebbero aver ragione in breve tempo della sua patologia cardiovascolare che invalida e poi uccide, l’80% degli italiani,alla faccia della dieta mediterranea e di una medicina d’eccellenza che accompagna questi malati alle conseguenze che “paiono” ineluttabili ma che sono prevedibili e prevenibili, come riporto nel mio saggio “La vera prevenzione” . Caro Albano ,auguri … di cuore.