08/02/2017

Sono anni che scrivo ai personaggi più in vista, per ottenere della visibilità per le mie denunce sulla sanità
che andrebbe riformata dagli studi universitari, ai protocolli terapici, alle conoscenze del medico di base, per arrivare all’approccio clinico che adotta ancora, dopo un secolo, la farmacologia per trattare le patologie, senza riuscire nè a prevenirle nè tantomeno curarle essendo dichiaratamente molecole chimiche prodotte per colpire la sintomatologia e non le cause che provocano la flogosi dei tessuti.
Senza alcuna speranza di risposta, ho voluto tentare con un uomo che ingloba caratteristiche di scientificità, di competenze in molti siti del sapere, di capacità divulgativa e mediaticità che tra l’altro, è vegetariano: il proff. Mario Tozzi geologo. A lui ho inviato una delle numerose missive con le quali cerco di svegliare il sonnacchioso e impermeabile mondo della scienza medica che nonostante costi all’erario 120 mld all’anno, prosegue nei suoi errori che sono fondamentalmete due:
1) non ricerca le cause delle patologie che preferisce trattare con la inutile e pericolosa farmacologia sintomatica (più redditizia?).
2)non applica la vera prevenzione primaria, preferendo una prevenzione secondaria che insegua la patologia, ovviamente con la farmacolgia e poi, con la chirurgia demolitiva e ricostruttiva, anzichè individuare l’iter della patologia attraverso i sintomi e colpire le cause che nel 99% dei casi sono sempre intuibili e conosciute dalla naturopatia, costretta a lavorare sotterraneamente a causa di leggi protettive dell’apparato sanitario, anche se arcaiche e che non consentono la libertà di cura.
Eccovi il testo:

Spett prof. Tozzi

Sono un settantasettenne ipovedente portato a cio’ da una trentennale patologia diabetica che nel silenzio della medicina tradizionale, ha trasformato un uomo pieno di vita e di interessi in un invalido, senza che nessuno abbia avuto il pudore di riconoscere i limiti dei trattamenti, della loro pericolosità e dei loro costi, sempre in ascesa, parallelamente all’aumento delle patologie degenerative incurabili che la medicina preferisce «trattare» con la chimica di sintesi, anziché ricercare con umiltà le cause che sono chiare alla naturopatia da decenni ma che non possono emergere a causa delle leggi vigenti e dall’establisment sanitario che difende con protervia il suo orticello.
La malattia di mia madre, oramai moribonda nel 1984 e la sua guarigione grazie al naturopata romano Alberto Lodispoto, che praticandole un semidigiuno di 20 giorni la restitui’ alla vita, mi inizio’ nello studio della medicina dolce e non invasiva, che approfondii attraverso gli scritti di numerosi medici igienisti e naturopati di cui ho compreso il pensiero unicistico e assimilato le esperienze con le quali ho guarito mia moglie dalle numerose patologie e le mie figlie, risparmiando loro alcuni interventi chirurgici, senza tacere della mia entusiasmante vittoria sulla iperglicemia diabetica che ormai in stadio avanzato mi ha danneggiato le retine, ma altre complicanze del diabete che si affacciavano pericolose, sono rientrate dimostrando la possibilità della loro remissione al cessare delle cause. Quanto sopra nell’inerzia e nel silenzio dei centri antidiabetici che cercano di fermare, senza riuscirvi, la degenerazione della malattia, limitandosi a trattarla con l’insulina di sintesi e con la farmacologia, accompagnando il malato alla dissoluzione sempre inevitabile. Ciò vale per i 4 milioni di diabetici italiani che causano 30000 morti l’anno, senza considerare gli stadi intemedi di malattia che causano invalidità crudeli e 12 milioni di spese.
Questa sanità, sintomatica e non curativa, “intercetta” nell’acquiescenza colpevole di tutti, l’80/85 % delle risorse regionali, a detrimento della vera ricerca di cui abbisogna la nostra civiltà per uscire dal penoso imbuto di cui lei discetta con abilità e conoscenza.
Ho riportato le mie riflessioni su due saggi:
1)-La vera prevenzione»in ristampa per Phasar , dove partendo da fatti e riflessioni conseguenti, indico, senza mezzi termini, quali strade imboccare per evitare tutte le patologie e come guarire da quelle conclamate, se in fase flogistica e non finale.
2)-Vincere il diabete…si puo’- edito da Phasar, dove riporto la mia metodologia per debellare la malattia.

Nonostante la debolezza dei miei editori, i lettori che leggono i miei lavori, mi inviano le loro entusiastiche approvazioni che potranno costituire l´ossatura di un altro volume.
Inoltre, mi accingo a pubblicare un terzo saggio sul sovrappeso e l’obesità, dove espongo la metodologia applicata nel mio caso, per perdere 40 kg senza sforzo e senza patire la fame, mantenendo l’invidiabile linea che avevo a 18 anni.

Le scrivo quanto sopra nell’intento di ottenere un suo suggerimento per combattere meglio:
-La mancanza di vera ricerca sulle cause di malattia.
-L’erroneo approccio alle patologie con la chimica sintomatica.
-La mancanza di una vera prevenzione che prevenga la malattia anzichè inseguirla con molecole chimiche.
-L’acquiescienza e/o la condivisione allo “statu quo” dell’università e della ricerca medica.
-Il disinteresse della politica ai falsi risultati medici.
-La mancanza della libertà di cura per la naturopatia.
-L’impreparazione dei medici ridotti alla prescrizione di medicinali.
-L’iper protezione dei protocolli medici da parte della magistratura.
-La spesa non giustificata dai risultati sulla malattia (non sulla salute).
-La mancanza di coscienza ambientale atta a ripulire l’ambiente per il bene supremo dei nostri bambini.
-La mancanza di prudenza nell’uso della chimica nell’ambiente, in casa, nei cibi, ecc…
-La protervia per l’uso, l’abuso e l’obbligatorietà dei vaccini.
-La sospetta incapacità di controllo sulla farmacologia.

Da anni informo i media, il ministero della salute, i personaggi dello spettacolo che neppure rispondono perché l’argomento salute diverte poco e non aumenta l’audiens, ma lei è uno studioso importante anche ai fini mediatici che se allertato sulla bugia medica, dispone delle risorse intellettive per verificare la veridicità delle mie (e non solo) affermazioni.
Nella speranza di non averla annoiata, Le invio i miei deferenti saluti.

Giorgio Chiodi
Montegrotto Terme
e-mail giorgiochiodi@fastwebnet.it
sito www.giorgiochiodi.it