10/15/2018

“LE IENE” E IL CANCRO

Lettera alle IENE FAX 0225148915 Gent. Sig.ra Toffa Nadia Sono dispiaciuto per la sua grave malattia ma nel contempo anche meravigliato per la fiducia incrollabile sulla medicina e sulla ricerca scientifica che si ostina a fabbricare molecole chimiche per tentare di fermare le patologie, ignorando una naturopatia che da più di mezzo secolo insegna una prevenzione primaria e un cambio deciso negli stili di vita che previene e cura le patologie, eliminando gli agenti inquinanti capaci di provocare le infiammazioni dei tessuti che evolvendo negli anni, se non fermati, portano alla degenerazione cellulare. Non mi chieda perche la medicina ufficiale si pone dei seri limiti nell’individuazione delle cause di malattia e nell’adottare una vera prevenzione, perché questo è un compito che lascio volentieri ad un giornalismo di denuncia che da troppo tempo volge il capo per non scottarsi sui temi sensibili della sanità. Lei, donna intelligente e giornalista d’attacco, ha la possibilità se non il diritto-dovere, di dimostrare i pericolosi limiti di questa medicina sintomatica e non curativa che costa all’erario 150mld di euro l’anno (a parte i collaterali) e che mantiene il trend delle patologie degenerative in costante ascesa. Sono convinto che lei, appurati i limiti della medicina che stà verificando sulla sua pelle, leggendo l’opera di alcuni scienziati naturopati, con l’aiuto di un bravo medico non tradizionale, potrebbe guarire dal suo male e denunciare il pauroso businnes che si alimenta di malattia e non di salute. Da anni scrivo inascoltato ai media per compiere il mio dovere di divulgazione per chi abbia il desiderio di conoscere e la volontà di applicare le semplici norme di buon senso di un igienismo che possono fermare il massacro. Sono conscio che la mia è una lotta persa, onerosa in termini di costi fisici ed economici e sicuramente inutile, ma non potrei esimermi dal combatterla per amore verso chi soffre e per amore di quella verità che non mi ha consentito di credere acriticamente a coloro che, anche inconsapevoli, non hanno interesse ad uscire dall’ortodossia medica per timore di nuocere alla propria carriera e/o per dover ammettere il fallimento terapeutico della ricerca scientifica medica e dei suoi protocolli. Siamo talmente assuefatti al disfacimento cellulare che la malattia è divenuta un fatto ineluttabile da subire o da combattere con le armi spuntate della chimica e della radiologia che pur fermando momentaneamente alcuni sintomi, non possono portare alla remissione se non viene praticata una decisa disintossicazione dell’organismo fermando gli agenti inquinanti che a partire dall’alimentazione hanno il potere di mantenere e nutrire il male. la medicina afferma di non considerare altre strade perchè non scientificamente testate!!!! Ma intanto la gente muore nella disperazione attendendo miracolose "cure" e progressi che non possono avere successo perchè nessuno pare interessato a rimuovere le cause vere e primarie delle patologie. Anche la storiella dei 5 anni che sarebbero sufficienti per gridare al miracolo della remissione, non ha senso logico perchè la degenerazione è molto lenta (a parte alcuni tumori)e pare che questo lasso di tempo, sia sufficiente ai fini statistici per annoverare il caso tra le guarigioni. L'unica possibilità di remissione, non dipende dalla chimica, bensì dal fermare quegli agenti che hanno provocato la degenerazione, anche ricorrendo a più digiuni. Non è facile trovare un bravo medico che voglia rischiare in un paese dove non esiste la libertà di cura che in tanti auspichiamo da decenni. In Italia basta poco per cadere sotto la mannaia di un giudice propenso a condannare  le terapie non ufficiali... Se mia moglie ottantenne, cui ho risparmiate alcune operazioni chirurgiche con la naturopatia,  avesse un cancro e fossi ancora in tempo, agirei così:

1) )Riduzione drastica delle calorie assunte giornalmente.2) disponibilità al digiuno terapeutico,se possibile.3)Riduzione o abbandono del proprio impegno di lavoro..4)Limitazione o meglio, sospensione di tutta la farmacologia chimica.5)Assunzione di alimenti vegani privilegiando il crudismo. 6)Vivere in arie buone ed ossigenate per pulire sangue e polmoni. 7)Attività fisica quotidiana, costante e leggera, in aria pulita. 8)Evitare le contrapposizioni di qualunque tipo e se credente, chiedere con convinzione l’aiuto del proprio Dio 9)Evitare i sanitari che, senza conoscere le cause del suo male, pretendono di farle perdere tempo prezioso con le loro “cure”. 10) Acquisire una conoscenza di medicina naturale leggendo Costacurta, Shelton, Campbel e mille altri che da decenni tentano inascoltati di fermare e modificare le teorie mediche cosiddette scientifiche che con una analisi sui veri risultati, potrebbero non sembrarle più tali…

Io non sono medico, ho quasi 80 anni e da trenta osservo i dubbi risultati della medicina per i quali ho scritto anche alle iene (senza risposta) Mi sono dovuto interessare “ob torto collo” di medicina, per salvare la vita di mia madre, per fermare la degenerazione di mia moglie e per la mia iperglicemia diabetica che prima di essere fermata,senza farmaci, ha fatto in tempo a rendermi semicieco, con il deleterio intervento di un ospedale con cui sono in causa.. Ho scritto le mie esperienze nei miei saggi che non hanno evidenza perché sono privo di “santi in paradiso” e per la complessità degli argomenti. Sono ovviamente disponibile a rendere conto di quanto affermo, unicamente nel tentativo di promuovere la libertà di cura, il risparmio dei soldi buttati e la consapevolezza dei malati che se vogliono vivere devono modificare i loro stili di vita, soprattutto alimentari e non solo.

Nella speranza di compiere il mio dovere nei confronti di chi soffre e senza alcun interesse economico, con gli auguri sinceri di un Buon Natale in famiglia, le invio gli auspici perchè trovi la forza d’interessarsi personalmente del problema cancro per potersi salvare ed essere d’aiuto alle altre persone che soffrono e che sono in costante aumento. Lei ha l’età delle mie figliole che vivono secondo i criteri del padre nonostante le lievi digressioni che data l’età si possono tollerare.

Nella speranza di non averla turbata, ma solo interessata, le auguro una saggia decisione.

Con .simpatia-Giorgio Chiodi Montegrotto Terme cell. xxxxxxxxx

wwwgiorgiochiodi.it