11/10/2016

E’ morto un grand’uomo. Peccato che sia morto per una patologia che lui doveva conoscere molto bene come oncologo. Nonostante il valore di questi uomini, le patologie sono affrontate con tecniche erronee che non curano, ma “trattano” il malato con la chimica di sintesi che non è altro che una pericolosa stampella che neppure allunga la vita. Di vera prevenzione primaria e di cure disintossicanti neppure una parola.
Mi spiace, perchè lo scienziato che ci ha lasciato, avrebbe potuto e forse dovuto impegnarsi per la medicina dolce e per la vera prevenzione primaria che non si pratica per la colpevole miopia della medicina.