01/23/2017

Cari amici, mi spiace dover osservare che anche per i problemi del centro Italia, il grande assente è sempre LA PREVENZIONE.Le autorità locali e nazionali, sono pronte ad intervenire con un’organizzazione poderosa e costosa che arriva sempre in ritardo, su eventi prevedibili e quindi prevenibili. Anche oggi non si smentiscono e pur avendo simpatia e riconoscenza per gli uomini che stanno rischiando la vita per salvarne altri, emerge la disorganizzazione nei territori che devono soffrire per delle mancanze che una magistratura attenta, avrebbe il dovere di sanzionare.
L’Italia è un paese sismico e montagnoso, percorso da fiumi e da torrenti. E’ normale che vi siano conseguenze gravi alle scosse telluriche, come frane, valanghe, inondazioni, incendi, ecc…ecc…Una costruzione degli agglomerati più attenta all’orografia del terreno, rispettosa delle norme antisismiche,potrebbe evitare le vittime e le distruzioni sempre puntuali.
Le responsabilità dello sfacelo, sono da addebitare e contestare all’inerzia degli amministratori nazionali e locali e in particolare:

  • degli uffici tecnici preposti al rilascio delle licenze di costruzione e alle scelte nei piani regolatori dei luoghi più sicuri per l’antropizzazione.
    -di una protezione civile che non si coordina preventivamente con l’esercito e con i pompieri, notoriamente già dotati di attrezzature idonee come autocarri,cingolati, natanti, gru cucine da campo, generatori, tende ecc..ecc. da dislocare nella nostra lunga penisola, pronti per intervenire H24.
    -degli amministratori locali che non predispongono in anticipo le aree idonee al montaggio dei moduli abitativi e per lo stoccaggio delle merci.
    -dell’ industria del legno che dovrebbe approntare dei moduli abitativi prefabbricati e pronti per un veloce montaggio, con le pareti dotate degli impianti elettrici, idraulici e solari per l’autonomia di funzionamento in qualsiasi condizione climatica.
    -della scuola, che deve educare i ragazzini e prepararli dall’esondazione di un fiume, da un sisma, dal fuoco,dalle intossicazioni chimiche delle acque, dell’aria, dei terreni, dei cibi, ecc…ecc..
    Dobbiamo sollecitare i politici affinchè promuovano un possibile piano generale di sicurezza e una politica della PREVENZIONE obbligatoria, se non vogliamo piangere ogni anno decine o centinaia di morti evitabili per delle tragedie prevedibili..