Cari amici,

rispondo alla mail di Pagine Mediche che propugna una prevenzione ed un cambio degli stili di vita per ottenere la buona salute. Purtroppo, con la classe medica, non riusciamo a capirci perché mentre io considero la sola prevenzione primaria, cioè quella che previene la malattia al solo insorgere di un sintomo e tenendo conto di come il soggetto vive, la sanità, considera la sola prevenzione secondaria, cioè interviene quando la sintomatologia severa ha già prodotto i suoi danni. Non contenti di ciò, si adottano i protocolli medici che contemplano solo l’uso di sostanze chimiche di sintesi, cioè dei farmaci prodotti da società che lavorano per il loro tornaconto, non per guarire le patologie ma per “trattare” la sintomatologia.

Per chiarezza, pubblico il pensiero di Pagine Mediche ed il mio educato e rispettoso commento. Buona lettura.

Spett. redazione di Pagine Mediche

Mi sono curato un grave diabete di 2° tipo che aveva già minato il mio corpo con complicanze gravissime, divenendo vegano e poi vegetariano, mantenendo una dieta ipocalorica che mi ha restituito, con un peso forma invidiabile, una ottima salute. Il mio dramma e con me quello di 4/5 milioni di diabetici italiani è stata la frequentazione di un centro antidiabetico che senza sapermi curare, mi ha portato alla cecità, prima che potessi rendermi conto della incapacità della medicina di prevenire e/o di curare per guarire, qualsiasi patologia, dal momento che l’uso della farmacologia non può rappresentare nè una prevenzione nè tantomeno una cura poichè i medicinali, per stessa ammissione dei produttori, sono sostanze sintomatiche e non prodotte per un’azione curativa. Esse potranno avere una qualche utilità, ma solo per chi le fabbrica e per chi le vende. Gli stessi v*accini, antic*vid compreso, rappresentano un grave attentato alla salute umana anche per interazione chimica e l’uso e l’abuso della chimica di sintesi, dovrebbe far riflettere i medici seri, sfruttati essi stessi dal carrozzone sanitario che li esautora dalla pratica della medicina in scienza e coscienza. Se solo si volesse la vera salute della popolazione, si dovrebbero modificare i protocolli terapeutici che minano la salute e che seguitano a rincorrere dei microrganismi che se lasciati in pace, svolgono il loro mirabile compito tenendo in equilibrio le funzioni del corpo umano.

Auspico che i medici seri, prescrittori di pericolose quanto inutili molecole medicinali, possano tornare ad essere i depositari della vera salute, imparando a conoscere la nutrizione e le metodiche naturopatiche non invasive con le quali ottenere dei pazienti felici di affidare la propria vita al proprio professionista. Prima del c*vid la sanità costava 150mld di euro l’anno che rappresentano circa l’80% dei bilanci delle regioni e neppure questa montagna di denaro, vede una società sana e immune dalle patologie più gravi che portano i malati, negli ultimi decenni della loro vita, a vivere la vecchiaia nell’evoluzione crudele di malattie sempre più invalidanti. Sono certo che molti medici siano delusi da una professione dove potrebbe interessare solo l’aspetto economico ma se non si ribellano allo “status quo”, non avranno scusanti quando la società si renderà conto di aver malriposto la propria fiducia e le cause di “mal pratic”, saranno valutate da una magistratura che non potrà più basarsi sui protocolli ma dovrà dare il giusto peso all’evidenza.

Io non vedrò la rivoluzione medica che auspico da trent’anni, ma siccome molti di voi sono giovani e meritevoli di vivere dove la salute non sia una breve parentesi tra una malattia ed un’altra, mi auguro vogliate fare quanto in vs potere perchè il giuramento di Ippocrate non resti un mero esercizio verbale.

Auguri! Giorgio Chiodi

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“Tre passi per cominciare”
 Gli esseri umani sono diventati la specie più malata del pianeta. Molti di noi hanno la pressione alta, il colesterolo alto, il diabete, l’obesità, i problemi digestivi e malesseri fisici ed emotivi. Ma perché?Noi una risposta ce la siamo data: abbiamo sviluppato abitudini di vita sbagliate e in contrasto con ciò che ci fa stare in salute: mangiare bene, essere fisicamente attivi, fare prevenzione. Da questi tre passi cominceremo il nostro percorso insieme. 
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