Cari amici sottopongo al vostro giudizio il messaggio inviato al dott. Mario Giordano, noto presentatore televisivo di mediaset: “Sono un ex imprenditore ipovedente ottantenne, stanco di subire gli alterni voleri del destino, creati da situazioni paradossali che meriterebbero l’attento sguardo di un serio magistrato. Dopo la chiusura della mia azienda per difficoltà economiche, ho dovuto lasciare il mio proficuo lavoro di rappresentante a causa di una grave retinopatia diabetica che la medicina non ha saputo nè prevedere, nè curare, limitandosi nel 2004, ad un intervento “laser” che, lo stesso giorno dell’intervento, mi ha lasciato semicieco e invalido al 100%. Cultore appassionato di naturopatia, studiata per poter salvare dal medico mia madre, oramai moribonda, ho approfondito le cause del mio diabete e dopo aver compreso i meccanismi che portano alle patologie in generale e al diabete in particolare, sono riuscito, con una metodologia inedita, a controllare la malattia, fermando nel contempo tutte le gravi complicanze conseguenti a tale infermità. L’applicazione del metodo naturopatico mi ha consentito di salvaguardare la salute della mia famiglia coadiuvato dalle figliole che praticano convinte i nuovi stili di vita per le loro famiglie, con brillanti risultati. Forse dovrei rinunciare ai voli della mia fantasia, ma visti i risultati, ho creduto di riportare in alcuni libri la mia esperienza e pur conoscendo le difficoltà che avrei incontrato per la loro diffusione, ho pubblicato a mie spese con Phasar editore:-La fine di Luisa-che narra di una donna del 900 di umile estrazione sociale che attraverso il lavoro ha saputo conseguire dei brillanti risultati economici, sfumati come neve al sole, per non aver saputo affiancare alla crescita economica, una crescita intellettiva e morale, fattori non unici, ma indispensabili per poter consolidare nel tempo una solida posizione. -La vera prevenzione- dove denuncio le manchevolezze di una medicina “d’eccellenza” che confonde volutamente il sintomo con la malattia di cui non conosce ( perchè non ricerca) le cause. –Vincere il diabete…si può- dove descrivo come sia possibile e doveroso prevenire, combattere e vincere la battaglia contro un’invalidante patologia che solo in Italia conta ben 4/5milioni di malati (500ml nel mondo) senza che la ricerca medica possa o voglia porre fine al massacro con un approccio diverso come dimostrato nei miei lavori e come ampiamente divulgato da scienziati naturopati contrari alle terapie ufficiali. Purtroppo, e lo affermo con dolore, La medicina non è mai risolutiva perché non si cura mai delle cause, (e questo è già sospetto se non delittuoso) e persevera nel trattamento delle patologie attraverso la farmacologia chimica sintomatica capace di attenuare alcuni sintomi, ma aggravando il terreno corporeo, seguita dagli inevitabili interventi chirurgici demolitivi e da conseguenti costosissimi impianti protesici che diventano imprescindibili per la mancata prevenzione primaria, rovinando troppe volte la vita dei malati che si rivolgono ad essa con fiducia malriposta. L’approccio farmacologico è sicuramente pericoloso per l’interazione chimica e provoca un costo complessivo di 150mld all’anno di cui 12mld solo per il diabete, ottenendo degli apparenti risultati che dovrebbero far riflettere: – i pazienti che non guariscono mai da patologie serie; -l’intera politica che non si interessa di medicina; -i media di denuncia che si interessano alla delinquenza spicciola che fa audiens, ma senza capacità di analisi sull’errato approccio medico alle malattie e una miope magistratura che quando può volge il capo… dall’altra parte per non scottarsi troppo. In troppi si soffermano sui costi standard di una siringa, senza riflettere sul gigantesco business che ruota attorno alla salute, consentendo al comparto “d’eccellenza” di galleggiare silenzioso con furbizia tra l’inconsapevolezza di malati e congiunti, riuscendo a mantenere un’intera popolazione mondiale funzionale all’uso e all’abuso di una costosa farmacologia che interviene sin dalla giovane età, approfittando del dolore e dell’invalidità di miliardi di persone, tenute all’oscuro sulle vere cause delle patologie, per sostenere un grande e lucroso business che colpisce tutti, ricchi e poveri, uomini e donne, bambini e anziani, tanto che la salute, è divenuta una breve parentesi tra una malattia e la successiva.Della presente pandemia, come per quelle passate, non conoscono né le cause, né le cure per prevenirle o debellarle e non hanno trovato di meglio che improvvisare dei vaccini non testati e non validati e promulgare tutta una serie di decreti cervellotici con i quali stanno distruggendo l’economia e la psiche della gente che impaurita non riflette sulle conseguenze provocate da limitazioni invivibili e da un debito immane che pagheranno i nostri figli e nipoti. Un intera schiera di medici naturopati in tutto il mondo tenta, inascoltata, di informare le autorità e il pubblico, sulla pericolosa attività di questa medicina che non sapendo o non volendo affrontare le cause di malattia con metodologie più rispettose della fisiologia umana, persevera nel lucroso errore della ricerca del germe, rasentando il ridicolo perché questi microrganismi fanno parte della natura che ci circonda e del corpo umano che funziona sin tanto che questi siano in perfetto equilibrio, ma quando ciò viene a mancare perché sconvolto da alimenti malsani, da migliaia di agenti chimici impropri, dal vivere con conflitti che disturbano la mente e dalla mancanza di movimento che non è l’ultima delle cause, allora si sviluppano stati infiammatori propedeutici a tutte le patologie conosciute ed in questa fase loro ricercano il germe colpevole solo di ribellarsi alla stupidità umana. Queste semplici cause, sono ribadite da un’enorme quantità di pubblicazioni redatte da migliaia di scienziati e studiosi che affermano tutto ciò senza ottenere alcun credito perché i detrattori sostengono che le loro teorie non abbiano basi scientifiche, dimenticando che tutta la medicina ufficiale si basa sulla ascientificità dell’eliminazione del sintomo, scambiato con diabolica intelligenza con la malattia di cui è solo un precursore e testimone. Appare chiaro anche ad un profano che dopo anni di erronei trattamenti, dovrà intervenire la chirurgia con l’ invasività che le è propria ed è proprio per l’ incapacità della medicina farmacologica di prevenire e di curare per guarire che i nosocomi rigurgitano di malati sempre più gravi, tenuti in vita (si fa per dire) con stampelle chimiche che provocano più danni di quelli che vorrebbero curare. Finché si seguiterà ad aggredire il sintomo e non le cause, anche un bambino potrà comprendere che non si persegue la strada giusta per prevenire e curare le patologie, che quando diventano pandemiche, perché il malato infetta anche altre persone, allora si consiglierà una politica inerte per togliere le libertà alle persone nel maldestro tentativo di frenare un’epidemia che non avrebbe la capacità di infettare persone sane, se queste fossero fornite di valide difese immunitarie che una medicina moderna deve saper diffondere tra la popolazione. Quando le difese sono carenti, i virus patogeni prendono il sopravvento, quando mutano le loro condizioni di equilibrio nel corpo umano e l’infezione, senza freni, prolifera fino alla cancrena dei tessuti tanto da provocare l’intervento oramai indispensabile del chirurgo, il quale, lungi dal poter curare il malato, si limita ad eliminare le parti del corpo compromesse, ben sapendo che il male proseguirà senza freni in altri distretto; ma potranno passare alcuni anni senza che il processo degenerativo si possa ripresentare ed il malato nel frattempo, sarà più anziano, imbottito di sostanze chimiche che avranno il potere di intossicare un sangue talmente impuro da provocare un problema cardiocircolatorio, come sarà rubricato dal sanitario che dovrà stilare il certificato di morte. Questa non può essere la medicina in cui abbiamo creduto in molti da cent’anni ed io mi vergogno di appartenere ad una società dove si spendono migliaia di miliardi per delle sciocchezze o per terapie che non possono guarire le patologie più semplici come un raffreddore; figuriamoci una infezione pandemica. Con queste teorie elaborate sin dall’inizio dello scorso secolo da valenti studiosi, come Asharan, Shelton, Costacurta, Cusmine, Campbel e tanti altri, ho ottenuto tutti i miei successi curando , tra l’altro, un grave diabete di cui ho fermato le gravi conseguenze come la perdita dei denti, l’impotenza, il piede diabetico, una prostatite, una retinopatia proliferante che invece ho fermato ecc.. ecc.. Purtroppo, per la retinopatia diabetica, con il parere contrario del mio naturopata, ho consentito al centro antidiabetico di operare i miei occhi che denunciavano solo un’imperfezione, ottenendo un vistoso e immediato peggioramento visivo che mi ha reso invalido al 100% .La causa intentata all’ospedale con costi enormi è stata salomonicamente risolta da un giudice in appello che pur riconoscendo negligenza lieve, nell’operato dei sanitari, non aveva il coraggio di emettere una sentenza di colpevolezza dove la provocata cecità, potesse trovare ristoro almeno in un equo indennizzo. Anche questi fatti sono raccontati nei miei saggi, ma I piccoli editori, non hanno i mezzi né la forza per imporre un pensiero che contrasta con la cultura dominante e i miei libri, anche se fossero validi nei contenuti, difficilmente otterranno il barlume di successo sperato, tanto che, un quarto libro che narra sulle cause dell’obesità e di come ho perso 40 kg in pochi anni, ottenendo una siluette invidiabile ed una salute di ferro, non sarà pubblicato per i costi che un pensionato invalido e senza reddito, non può sostenere. Se la vs linea editoriale è interessata al mio caso, che per la sua gravità potrebbe interessare qualche milione di persone che soffrono gravi patologie senza venirne a capo, sarei lieto di fornire tutti i chiarimenti dovuti per la vs disamina dei fatti.”

Ringrazio cordialmente Giorgio Chiodi

Sito: www.giorgiochiodi.ithttps://www.facebook.com/Scrittore-Giorgio-Chiodi-1589057574693943

12/13/2020

Cara Redazione

Sono stato colpito da un grave diabete i cui sintomi sono emersi con incalzante pericolosità nel 2003, anno in cui sono divenuto ipovedente grazie all’incapacità dei sanitari di saper prevenire l’epidemia diabetica e di curarla per guarirla, dal momento che tutt’ora brancolano nel buio più totale, contentandosi di “trattare” la patologia con la chimica e con le insuline che non solo non possono guarire il malato, ma che si limitano a sostenerlo perchè possa seguitare i trattamenti e le conseguenze per decenni, sino a che l’aggravamento conseguente a queste “cure” non portano il paziente all’epilogo sempre infausto.

Dopo aver appurato che la sanità non cura alcuna patologia, che tratta per decenni con le metodiche di cui sopra, ho studiato personalmente il problema che ho risolto con la naturopatia coadiuvato da bravi e volonterosi omeopati.

Ho scritto alcuni libri tra i quali “Vincere il diabete…si può” che hanno ottenuto un discreto successo sin tanto che ho potuto promuoverli con interviste radiofoniche e televisive nei media locali e con serate organizzate con sacrificio personale economico e fisico che oggi, ottantenne, nonostante un’ottima forma e un’invidiabile salute, non mi sento di replicare.

I miei risultati, ottenuti esclusivamente con una dieta ipocalorica ed essenzialmente vegetariana, sono visibili e comprovabili per coloro che, interessati alla propria salute, volessero conoscere cause e rimedi a qualsivoglia patologia degenerativa senza dover ricorrere alla pericolosa farmacologia e agli interventi demolitivi troppo spesso correlati.

Per concludere, io, non medico, sono disponibile a collaborare con chiunque abbia interesse a porre fine al massacro attuale che vede ben 630000 morti di malattia all’anno(dati ISTAT) vanamente trattati da una medicina sintomatica, pericolosa, costosissima che pare voglia proseguire nell’errore fatale di ignorare una prevenzione primaria possibilissima, per continuare con la sua prevenzione secondaria che interviene solo quando le patologie sono in atto, portando il paziente agli epiloghi dolorosi e infausti che tutti, se hanno a cuore la sorte di figli, genitori o nonni, possono evitare.

Con stima e simpatia-Giorgio Chiodi