10/15/2018

“LE IENE” E IL CANCRO

Lettera alle IENE FAX 0225148915 Gent. Sig.ra Toffa Nadia Sono dispiaciuto per la sua grave malattia ma nel contempo anche meravigliato per la fiducia incrollabile sulla medicina e sulla ricerca scientifica che si ostina a fabbricare molecole chimiche per tentare di fermare le patologie, ignorando una naturopatia che da più di mezzo secolo insegna una prevenzione primaria e un cambio deciso negli stili di vita che previene e cura le patologie, eliminando gli agenti inquinanti capaci di provocare le infiammazioni dei tessuti che evolvendo negli anni, se non fermati, portano alla degenerazione cellulare. Non mi chieda perche la medicina ufficiale si pone dei seri limiti nell’individuazione delle cause di malattia e nell’adottare una vera prevenzione, perché questo è un compito che lascio volentieri ad un giornalismo di denuncia che da troppo tempo volge il capo per non scottarsi sui temi sensibili della sanità. Lei, donna intelligente e giornalista d’attacco, ha la possibilità se non il diritto-dovere, di dimostrare i pericolosi limiti di questa medicina sintomatica e non curativa che costa all’erario 150mld di euro l’anno (a parte i collaterali) e che mantiene il trend delle patologie degenerative in costante ascesa. Sono convinto che lei, appurati i limiti della medicina che stà verificando sulla sua pelle, leggendo l’opera di alcuni scienziati naturopati, con l’aiuto di un bravo medico non tradizionale, potrebbe guarire dal suo male e denunciare il pauroso businnes che si alimenta di malattia e non di salute. Da anni scrivo inascoltato ai media per compiere il mio dovere di divulgazione per chi abbia il desiderio di conoscere e la volontà di applicare le semplici norme di buon senso di un igienismo che possono fermare il massacro. Sono conscio che la mia è una lotta persa, onerosa in termini di costi fisici ed economici e sicuramente inutile, ma non potrei esimermi dal combatterla per amore verso chi soffre e per amore di quella verità che non mi ha consentito di credere acriticamente a coloro che, anche inconsapevoli, non hanno interesse ad uscire dall’ortodossia medica per timore di nuocere alla propria carriera e/o per dover ammettere il fallimento terapeutico della ricerca scientifica medica e dei suoi protocolli. Siamo talmente assuefatti al disfacimento cellulare che la malattia è divenuta un fatto ineluttabile da subire o da combattere con le armi spuntate della chimica e della radiologia che pur fermando momentaneamente alcuni sintomi, non possono portare alla remissione se non viene praticata una decisa disintossicazione dell’organismo fermando gli agenti inquinanti che a partire dall’alimentazione hanno il potere di mantenere e nutrire il male. la medicina afferma di non considerare altre strade perchè non scientificamente testate!!!! Ma intanto la gente muore nella disperazione attendendo miracolose "cure" e progressi che non possono avere successo perchè nessuno pare interessato a rimuovere le cause vere e primarie delle patologie. Anche la storiella dei 5 anni che sarebbero sufficienti per gridare al miracolo della remissione, non ha senso logico perchè la degenerazione è molto lenta (a parte alcuni tumori)e pare che questo lasso di tempo, sia sufficiente ai fini statistici per annoverare il caso tra le guarigioni. L'unica possibilità di remissione, non dipende dalla chimica, bensì dal fermare quegli agenti che hanno provocato la degenerazione, anche ricorrendo a più digiuni. Non è facile trovare un bravo medico che voglia rischiare in un paese dove non esiste la libertà di cura che in tanti auspichiamo da decenni. In Italia basta poco per cadere sotto la mannaia di un giudice propenso a condannare  le terapie non ufficiali... Se mia moglie ottantenne, cui ho risparmiate alcune operazioni chirurgiche con la naturopatia,  avesse un cancro e fossi ancora in tempo, agirei così:

1) )Riduzione drastica delle calorie assunte giornalmente.2) disponibilità al digiuno terapeutico,se possibile.3)Riduzione o abbandono del proprio impegno di lavoro..4)Limitazione o meglio, sospensione di tutta la farmacologia chimica.5)Assunzione di alimenti vegani privilegiando il crudismo. 6)Vivere in arie buone ed ossigenate per pulire sangue e polmoni. 7)Attività fisica quotidiana, costante e leggera, in aria pulita. 8)Evitare le contrapposizioni di qualunque tipo e se credente, chiedere con convinzione l’aiuto del proprio Dio 9)Evitare i sanitari che, senza conoscere le cause del suo male, pretendono di farle perdere tempo prezioso con le loro “cure”. 10) Acquisire una conoscenza di medicina naturale leggendo Costacurta, Shelton, Campbel e mille altri che da decenni tentano inascoltati di fermare e modificare le teorie mediche cosiddette scientifiche che con una analisi sui veri risultati, potrebbero non sembrarle più tali…

Io non sono medico, ho quasi 80 anni e da trenta osservo i dubbi risultati della medicina per i quali ho scritto anche alle iene (senza risposta) Mi sono dovuto interessare “ob torto collo” di medicina, per salvare la vita di mia madre, per fermare la degenerazione di mia moglie e per la mia iperglicemia diabetica che prima di essere fermata,senza farmaci, ha fatto in tempo a rendermi semicieco, con il deleterio intervento di un ospedale con cui sono in causa.. Ho scritto le mie esperienze nei miei saggi che non hanno evidenza perché sono privo di “santi in paradiso” e per la complessità degli argomenti. Sono ovviamente disponibile a rendere conto di quanto affermo, unicamente nel tentativo di promuovere la libertà di cura, il risparmio dei soldi buttati e la consapevolezza dei malati che se vogliono vivere devono modificare i loro stili di vita, soprattutto alimentari e non solo.

Nella speranza di compiere il mio dovere nei confronti di chi soffre e senza alcun interesse economico, con gli auguri sinceri di un Buon Natale in famiglia, le invio gli auspici perchè trovi la forza d’interessarsi personalmente del problema cancro per potersi salvare ed essere d’aiuto alle altre persone che soffrono e che sono in costante aumento. Lei ha l’età delle mie figliole che vivono secondo i criteri del padre nonostante le lievi digressioni che data l’età si possono tollerare.

Nella speranza di non averla turbata, ma solo interessata, le auguro una saggia decisione.

Con .simpatia-Giorgio Chiodi Montegrotto Terme cell. xxxxxxxxx

wwwgiorgiochiodi.it

09/22/2018

Lettera al prof. Piemonti
Gent. prof. Piemonti Lorenzo-
casualmente sono entrato nella Sua “querelle” con Panzironi che potrebbe anche divertirmi se l’argomento non trattasse di una pestilenza come il diabete che nel mentre discettiamo, vede 4 milioni di malati in Italia e circa 350 milioni nel mondo dei quali solo in nel nostro bel paese ne muoiono circa 30000 all’anno, stima sicuramente per difetto perchè come lei insegna, non si muore di diabete , ma delle sue crudeli conseguenze, magari dopo 30/40 anni di speranze e patimenti di ogni ordine e grado che portano i malati alle gravi infezioni, alla dialisi, alle patologie cardiovascolari,ecc… riducendo la loro vita, ad un vero calvario fisico, psicologico e sociale , anche se sostenuta, dopo decenni di ricerche senza esito, dalle stampelle chimiche e protesiche che, oltre che rappresentare un costo enorme per la collettività italiana di 11 mld/annui, denunciano il fallimento della medicina sul versante della terapia che non porta mai alla guarigione. Anche lei professore, nonostante il suo tollerante eloquio, si esprime con sottile sarcasmo e garbata ironia verso coloro che intuiscono e vedono i limiti della medicina e tentano di trovare altre strade per riparare i guasti di questa civiltà scientista che si avvale di teorie mediche concettualmente discutibili. Eppure voglio illudermi che i medici più onesti, non possono essere soddisfatti della farmacologia chimica che preferisce affrontare i sintomi, piuttosto che le cause, senza mai saper o voler fermare lo stillicidio di patologie che invece di diminuire significativamente, sono in aumento esponenziale provocando l’ecatombe dolorosa che non pare impensierire troppo la classe medica. Le tecnologie e le brillanti scoperte possono lenire tanti dolori, ma il medico, deve conoscere e diffondere la vera prevenzione primaria e le terapie alternative che se non sono “scientifiche “ per volontà dei detrattori, ottengono dei brillanti risultati con costi risibili. Il medico ha il dovere di combattere contro le cause primarie e non contro la sintomatologia scambiata (ad arte? )per la malattia, in caso contrario, i costi che sosteniamo per questa sanità, non sono giustificabili e come direbbe il Gino di toscana memoria: é tutto sbagliato…è tutto da rifare! Forse quella di Panzironi (di cui invidio le conoscenze mediche) non sarà la ricetta giusta, ma il suo interessato attivismo divulgativo, apre gli occhi e le orecchie a tanti malati e ai medici più sensibili che cominciano a capire che la cosidetta scienza medica, sul diabete e non solo, non ha ancora capito nulla o giu di li. Le ragioni per quanto affermo? Sono tante! 1)Anche se la sanità è distratta, l’alimentazione spazzatura è una delle maggiori cause di infiammazioni che evolvono in patologie e trent’anni or sono, quando sono stato colpito dal tipo 2, il medico di base escluse tra le cause, l’alimentazione…. 2) La scienza dell’alimentazione è stata la cenerentola degli studi del medico fino ai tempi odierni. Rammento l’esiguità del libercolo “La scienza alimentare” regalatomi da un amico medico che con quell’esame, difficilmente ha potuto capire cos’è il diabete. 3) la cattiva digestione e le conseguenze infiammatorie sono ancora sconosciuite al medico di base. Tutti i diabetici che ho conosciuto, difettano di informazioni precise sull’alimentazione capace di evitare l’insorgere e il progredire del diabete e devono usare l’insulina come salva vita, ben sapendo che ci vuole ben altro… 3) la esasperata specializzazione ha provocato la parcellizzazione dei trattamenti chimici che interagiscono tra di loro. Chiunque avrà potuto sperimentare la varietà delle diagnosi e delle terapie rilasciate da professionisti diversi che in fatto di diabete, brancolano tutt’ora nel buio, se si eccettuano dotte teorie che con la remissione delle malattie hanno poco da spartire. 4) Le alternative ai trattamenti farmacologici non si ricercano, forse perchè non fanno businnes? Il sospetto nell’uomo della strada è forte-.Tante ricerche, pochi risultati e sempre più malati da “trattare” 5) La sintomatologia è scambiata per la malattia ed è combattuta con farmaci dannosi che non eliminando le cause primarie, lasciano il terreno ancora più debilitato e la malattia libera di manifestarsi più gravemente anche in altri tessuti. Chi entra nel tunnel di una malattia degenerativa, non ha speranza di uscirne nonostante le cure farmacologiche e chiacchiere speranzose di luminari che defungono per le medesime malattie che hanno trattato per tutta una vita. 6) La vera prevenzione primaria è ignorata dal medico che adottando le famigerate linee guida, insiste nei trattamenti farmacologici capaci tutt’alpiù di eliminare un sintomo, mai le cause. La vera prevenzione primaria, conosciuta e praticata (sotterraneamente) da migliaia di medici naturopati, non esiste per coloro che dovrebbero avere l’umiltà di ascoltare, imparare e cambiare atteggiamento verso le terapie scientifiche che salvano il fondo schiena dei professori, ma che pure costose a sproposito, vedono le patologie gravi in costante aumento e se la vita media è aumentata, se ne gloriano senza capire l’abisso esistente tra le loro cure e la vera salute del malato. . Se la medicina avesse come scopo la salute vera dell’uomo, potremmo vivere a lungo in serenità, ma ciò pare utopico perchè l’approccio erroneo voluto dalla farmacologia che il medico è obbligato a somministrare e che porta il malato dal chirurgo, dopo decenni di patimenti e di non vita, ottiene il poco lusinghiero risultato di riempire prematuramente gli ospedali e il camposanto, Io sono un arzillo vecchietto e dopo decenni di diabete di secondo tipo, sono riuscito, grazie alla naturopatia e all’opera negletta di decine di medici-igienisti italiani e stranieri, a trovare un metodo,(perfezionabile) monitorato da un decennio, con il quale tengo a bada la iperglicemia che aveva prodotto tanti danni al mio organismo e a fermare alcune patologie allo stadio iniziale. Il tutto, senza ricorrere alla chimica che aborro e tanto meno ai professionisti che brancolano nel buio. Per il diabete di tipo 1, un più umile approccio, senza battaglie ideologiche, potrebbe condurre la medicina a cercare quali possono essere i fattori scatenanti a partire dall’anamnesi dai genitori e prima del concepimento, in modo da invitare i giovani a tenere un contegno più rispettoso della loro fisiologia, imparando ad evitare quelle sostanze che portano inevitabilmente alle modificazioni cellulari che possono inficiare i geni di un nascituro. La salute non si ottiene con le dotte teorie accademiche, ma con paziente puntuale e generosa osservazione verso i sofferenti e capacità di riconoscere e modificare gli errori e il pressapochismo. I malati sono terrorizzati anche se rassegnati, quando, dopo decenni di malattia inguaribile, capiscono che avanzano sempre verso un tragico epilogo, ma non hanno la forza e l’entourage non li aiuta, di ribellarsi e cercare unm’altra strada che esiste quasi sempre, ma essendo demonizzata dai cattedratici, giungono alla fine della vita senza reagire all’insipienza e al’incapacità di chi dovrebbe anzitutto prevenire le loro patologie. Grazie anche a Panzironi per l’apporto divulgativo di stili di vita che con opportune cautele e personalizzazioni, hanno il merito di allungare la nostra serena vecchiaia e combattono, riuscendoci, l’approccio erroneo dellla medicina che agevola il perdurare di pericolose malattie. Con la dovuta comprensione per la classe medica che dovrà rivedere molte delle sue certezze, le invio deferenti saluti. Giorgio Chiodi wwwgiorgiochiodi .it

08/16/2018

Un fatto grave, come il crollo di Genova, richiede nervi saldi e prudenza nelle esternazioni pubbliche. Una tragedia spiegabile solo da puntuali e dotte perizie tecniche, non deve dividere i politici e i cittadini sulle colpe eventuali che non sarà facile individuare. Che ci siano delle mancanze è un fatto certo, ma sarà difficile capire chi ha sbagliato. I materiali oggi sono più evoluti, la tecnologia di 50/60 anni or sono, è sicuramente migliorata, e un ponte progettato per dei carichi di lavoro che sono più che raddoppiati, avrebbe dovuto essere aggiornato dopo controlli più accurati in relazioni alle mutate condizioni di lavoro, peggiorate sicuramente dalle conseguenze di vibrazioni e oscillazioni che possono modificare la tenuta della struttura. Per monitorare tutti i manufatti che hanno raggiunto il mezzo secolo, sarà opportuno aggiornare i criteri dei controlli che dovranno essere più stretti, a costo di abbattere quelle opere che non risultino aderenti alle mutate condizioni statiche e dinamiche. Evitare i futuri crolli, sarà un problema squisitamente tecnico di prevenzione e di rafforzamento di strutture vetuste che in pochi sapranno risolvere, ma dal quale non si dovrà e potrà prescindere, altrimenti è solo accademia.

08/12/2018

Rispondo ad un articolo di repubblica;

Cara Repubblica,
Da un decennio, scrivo inutilmente ai media, segnalando una verità scomoda sulle terapie farmacologiche, sulle cause delle patologie e sulla mancanza di vera prevenzione primaria, ma non vedo ancora un barlume di dubbio sulla capacità della medicina di adottare delle terapie preventive per ovviare alle basse difese dei bimbi (e degli adulti) che in ospedale possono contrarre batteri di qualunque tipo, Ora saranno inquisiti gli operatori invece di mettere sotto accusa i protocolli con i quali si seguita a “trattare” farmacologicamente il corpo umano inseguendo germi e batteri che divengono aggressivi proprio a causa delle sostanze chimiche (farmaci) prescritte senza eccezioni all’intera umanità, comprese le future mamme. Queste sostanze, in concorso ad altre fonti di intossicazione, possono provocare delle infiammazioni che, non contrastate da difese sufficienti, possono dare luogo a infezioni batteriche che si possono contrarre ovunque, ma soprattutto dove la presenza batterica è sempre elevata come negli ospedali. Un terreno corporeo compromesso già dalla nascita, e non in grado di resistere ad eventuale aggressione batterica può reagire con uno shok a volte mortale.
Il difetto sta sempre nel manico. I giovani che tengono a formare una famiglia sana, dovranno disintossicarsi obbligatoriamente prima del concepimento con un cambio dei loro stili di vita che ogni naturopata è in grado di prescrivere.
Cordiali saluti
www.giorgiochiodi.it

08/11/2018

Cari amici

Assistiamo in questi ultimi anni all’avanzata dei diritti civili che sono riusciti ad ottenere con l’avallo di un progressismo che non convince più nessuno, alcune rivendicazioni che si possono accettare con alcune modifiche, come le norme sul fine vita, la libertà per i gay di condurre l’esistenza secondo la loro inclinazione, la derubricazione di norme dal sapore omofobico e la parificazione delle coppie di congeneri alle coppie etero per quanto concerne alcuni diritti elementari. Alcune norme, sono la naturale evoluzione di una società civile che avendo consentito senza intervenire efficacemente l’apertura di alcune crepe nella diga del perbenismo, deve assistere all’odierna Caporetto del buon senso e del buongusto.
Richieste cervellotiche, imposte con proterva abilità ad un popolo distratto, sono accettate senza sufficiente analisi sulle conseguenze che non tarderanno a stravolgere l’essenza stessa della famiglia, non più da considerarsi la cellula primaria della società, tetragona a modificazioni lesive, bensì una stanca istituzione permeabile a tutte le licenze che gruppi minoritari ben organizzati, sapranno e vorranno imporre.
La società civile deve difendersi da tali tentativi con norme che consentano a questi gruppi di pressione di vivere la loro vita libera, laddove ciò non sia in contrasto con il comune sentire, senza però accettare che i loro stili di vita, siano imposti alla maggioranza che, finalmente ha aperto gli occhi sul disegno inaccettabile di parificare la coppia gay ad una famiglia normale avente i medesimi diritti tra cui, la nascita e/o l’adozione e l’educazione di un bambino. Ciò che lascia perplessi, a cui si deve porre un freno, è l’incessante rivendicazione di pseudo-diritti che non hanno una valida giustificazione né sul piano sociale, né su quello giuridico, né su quello morale.
Il buonismo non paga e porta allo stravolgimento della verità su argomenti che non dovrebbero essere negoziabili e dove, frange non minoritarie della chiesa cattolica, dovrebbero riflettere sulla loro acquiescenza
che crea disordine e sconcerto.
La politica del governo di centro destra,contrastata da tanti gufi, forse non sarà l’ideale per molti, ma se riuscirà a modificare le storture che non lasciano decollare il nostro bel paese, benvenuto Di Maio, benvenuto Salvini.!!!
Il grillo parlante

05/19/2018

Cari amici, voglio mettervi a conoscenza di un fatto spiacevole causato dal mio articolo ” elezioni e governabilità” del 16 Marzo dove accennavo alla necessità di accomunare tutti gli atteggiamenti che portano a delle patologie costose e che andrebbero seguite adeguatamente da seri e preparati specialisti. Lascio a voi il trovare la frase incriminata che avrebbe dato luogo alla mia presunta omofobia di cui sono stato accusato. Di seguito, la mia risposta dal momento che l’accusa è manifestamente infondata:

Alla c/a del sig. Silvano

Mauro mi ha informato sulla presunta omofobia di cui mi sarei macchiato in un blog intitolato “Elezioni e governabilità”, asserendo che quanto sopra è il punto di vista dalla vs dirigenza e di altri personaggi a voi legati che non ho il piacere di conoscere.
Francamente non mi pare di meritare tale epiteto per avere espresso un punto di vista, senza peraltro aver usato termini offensivi che non mi sono propri. L’elenco non esaustivo del mio blog, di persone che sono in difficoltà, e che potrebbero beneficiare di una seria profilassi psicologica, accennava agli omosessuali non in quanto malati, ma in quanto categoria maggiormente a rischio di contrarre infezioni (mst) che per ammissione dell’OMS, sono colpiti 18 volte di più di altre categorie.
La cultura vigente, non accetta facilmente la diversità comportamentale, peraltro vista con sospetto da buona parte della cittadinanza e dalla scienza medesima che non è univoca nella determinazione delle sue cause. Alcune inclinazioni da me menzionate, anche se derubricate come reati, per una giusta evoluzione dei costumi, causano agli interessati un’esistenza irta di ostacoli e di riprovazione palpabile anche se a volte sotterranea e non saranno delle leggi punitive emesse con scarso discernimento che potranno eliminare la discriminazione che si deve combattere con la tolleranza degli etero, almeno fin dove è lecito e possibile e non con la imposizione proterva di leggi bavaglio.
Come non vorrei mai che un alcolista, anche se non guida in stato di ebrezza, portasse a scuola i nostri bambini,così non vorrei che un pedofilo, insegnasse in una classe di ragazzini o che un assuntore di droghe guidasse un treno o un pulmann. Alla base del mio pensiero, ci sono criteri di prudenza che nulla hanno a che fare con la discriminazione degli omosessuali che se hanno il diritto ad un lavoro, non hanno il diritto di costituire un pericolo per la popolazione. Gli omosessuali e non solo, sono dei soggetti maggiormente indeboliti dal genere di frequentazione e, vivendo in società a maggioranza etero, possono farsi accettare, senza però voler scardinare il pensiero contrario fondato sulla nascita di una vita generata dall’unione magari traballante tra un uomo ed una donna che, in quanto “naturale”, troverà solo dei surrogati da parte di una scienza discutibile che sin d’ora sarebbe opportuno fermare o limitare allo studio delle alterazioni genomiche e/o alla sconfitta di qualche malattia degenerativa che opprime la quasi totalità degli anziani. Per sperare di ottenere dei bambini immuni da deficienze cromosomiche o da indesiderate inclinazioni acquisite durante la crescita, o peggio, da turbe caratteriali e identitarie, i nascituri dovranno essere concepiti da genitori sani, venire alla luce in ambito sereno, allattati dalla madre naturale ed educati dalla coppia etero che non si discosti mai dall’esempio non sempre felice di un padre e di una madre uniti nel disegno supremo della crescita serena in un contesto di simili e di eguali guidati, quando si sia credenti, dalla fede in un Dio che con la Sacra Famiglia ha tracciato l’unico esempio possibile per l’umanità che non si voglia autodistruggere.
L’interesse supremo del bambino dovrebbe sempre prevalere sull’egoismo dei genitori sia delle coppie etero che di altre coppie cui la fervida mente umana e una tolleranza eccessiva vorrà dare spazio.
I bambini, in quanto esseri completamente dipendenti dai genitori, necessitano di coppie genitoriali immuni dal sospetto di sregolatezze e da comportamenti pericolosi che li rendono inidonei a ricoprire alcune figure, in particolare quella genitoriale. Così per gli omosessuali che chiedono alle istituzioni di adottare legalmente dei bambini, o di procrearli con una seria di artifici innaturali e di crescerli in un contesto dove la figura paterna o materna, manchi completamente, sostituita da un congenere col quale formare una coppia nel dispregio della norma consolidata da milioni di anni che vede la famiglia formata da un uomo e da una donna in grado di procreare la vita e di offrire ai figli l’esempio quotidiano per la loro crescita armonica come uomini e come donne fattore non unico, ma indispensabile per ribadire le differenze di genere che possono creare quella stabilità psicologica necessaria per combattere insieme le difficoltà dell’esistenza. Qualche miliardo di persone, vive in paesi dove non si riconoscono i diritti essenziali di tante categorie che ancora oggi, tardano a ottenere una giusta parità limitando la godibilità dell’esistenza. Mi riferisco ai paesi islamici dove la donna è ancora soggetta e nonostante le timide aperture di taluno, soffre una posizione subalterna che non le consente di avere la patente di guida o di sposare l’uomo di cui si innamora, arrischiando la vita come Sana Cheema, l’italo-pachistana uccisa dai familiari, o Hina Saleem altra giovane uccisa nel bresciano dai familiari nel 2016 che non accettavano la libertà e l’emancipazione femminile e tantomeno le nostre leggi oramai pacifiche alle nostre latitudini, compresa l’omosessualità anche se la libertà di pensiero e di comportamento, non dev’essere intesa come possibilità di disattendere tutte le norme che una società si è data in centinaia d’anni di evoluzione al prezzo di sacrifici e a volte di lotte cruente. I movimenti omosessuali, dovrebbero essere giustamente orgogliosi degli obbiettivi raggiunti, grazie alla loro tenacia, ma grazie anche a tante persone etero che pur non condividendo la loro inclinazione sessuale, hanno dimostrato rispetto per un’esistenza che non condividono e la tolleranza dovuta verso soggetti che hanno tanto sofferto una discriminazione sociale che anche se colpita dalla legge nei suoi aspetti peggiori, lascia comunque un’ombra nei rapporti interpersonali che non aiutano la serena convivenza. Sul versante della richiesta di allevare dei bimbi nell’ambito della coppia gay, non solo non sono favorevole, ma mi auguro che il legislatore non sia distratto e non la faccia passare come uno dei tanti “do ut des” che avvengono nel parlamento. Essere riusciti nel loro disegno e piegare le leggi ai loro desideri non tutti ancora manifesti, ha dato la misura della incapacità di reazione del legislatore e della loro potenza politica, non della innoquità sociale dei loro voleri. Esistono dei valori che non si possono negoziare solo perchè chi li vuole sovvertire è una lobby potente. In alcuni paesi, diciamo “civilizzati” nella carta di identità, non è più fatta distinzione tra padre e madre e la folle dicitura recita: genitore primo e genitore secondo” volendo negare l’esistenza e la diversità dei due sessi.
Ignorare la verità e la realtà, per sostenere teorie pazzesche, tendenti a rendere eguale ciò che è diverso, potrà essere uno sport piacevole per dei mentecatti bisognosi di cure, anche se siedono in parlamento, ma coloro che provano fastidio innanzi a simili illecite pratiche, dovranno fare fronte comune per fermarle sul nascere, poichè è con la politica dei piccoli passi che chi vuole sovvertire la famiglia seguiterà a proporre le sue meschine teorie sotto forma di diritti negati da società retrive e illiberali, modificando nelle nuove generazioni il senso del lecito, della realtà e dell’opportunità, dopo aver eliminato il senso del pudore e di “peccato” ,oramai sottaciuto da una moltitudine di tiepidi cattolici arresisi alle teorie più pazzesche perchè non comprese compiutamente nei loro negativi contorni. Con le ultime leggi, hanno ottenuto di poter colpire giudizialmente i pensieri, gli scritti, le parole e gli atteggiamenti contrari agli omosessuali. Il fatto, seppure forzoso, potrebbe essere accettabile e condivisibile, se le espressioni e gli atteggiamenti contrari, fossero diffusi con la chiara e inequivocabile volontà di offendere i soggetti omosessuali, in caso contrario, si tratta solo di norme che hanno lo scopo di imbavagliare i media e tutti coloro che, in disaccordo su alcune pretese, si permettono di esprimere il loro giudizio con opinioni, scritti, proclami che mettano in dubbio la liceità del loro agire.
Leggi simili, che massacrano il diritto di opinione, quando sia espresso senza offendere con scurrilità e/o turpiloquio le loro attività, sono degne di un paese del terzo mondo e qualcuno dovrebbe chiedersi dove arriveremo con la emanazione di leggi bavaglio che colpiscono il diritto di critica. Di questo passo, potrebbero essere approvate delle leggi per la punizione della critica ai pedofili, agli alcolisti, ai drogati e agli zooastri, degli stupratori e ,perchè no, dei ladri, dei corruttori, degli evasori, ecc..
Le società moderne, hanno fissato dei paletti molto elastici sulle inclinazioni che suscitano la riprovazione popolare e causano un peso economico intollerabile per curarne gli effetti,anzichè scoraggiarle . IL nostro servizio sanitario nazionale, sostiene costi allucinanti per curare le patologie che con un briciolo di prudenza, di vera prevenzione e di una buona pratica di vita, si potrebbero risparmiare: L’obesità,costa circa 5,5 miliardi di euro di soli costi diretti; i fumatori costano circa 10 mld; gli alcoolosti, costano all’erario circa 22 mld; i diabetici costano circa 12 mld di euro; lo stress causa costi per circa 50 mld. L’omosessuale malato di mst o di a.i.d.s.costa alla collettività che giustamente se ne fa carico, somme enormi nell’ordine di migliaia di euro al giorno, se ospedalizzato e non pare lecito che nel nostro paese, dove fanno la fame 6 milioni di persone e dove 12 milioni sono nella soglia di povertà, si mantengano delle spese allucinanti per “trattare” chimicamente dei malati che con una prevenzione, anche psicologica, potrebbero vivere esistenze più felici anzichè nelle gravi malattie con cui muoiono anzitempo.
In conclusione, mi ritengo immune dalla fobia che mi addebitate e la mia vita specchiata, mi ha insegnato la pazienza e la comprensione, anche dove altri mostrano, con ideologica supponenza, tutta la loro intolleranza e trovo antidemocratico e pericolosamente scorretto il divieto di non poter esprimere il mio garbato parere sulla “normalità” di questi nostri concittadini, che da sempre soffrono per la loro inclinazione, sia personalmente, che nelle società, soprattutto quella familiare.
Non volendo crearvi problemi ritengo annullato il vs cortese invito per il giorno 6 Maggio e resto in attesa di conoscere la vs decisione relativamente ai miei libri e all’evento/serata da organizzare per la presentazione degli stessi come accennato nel nostro ultimo incontro.
Senza rancore e con immutata simpatia per il vs lavoro.
Cordiali saluti
Giorgio Chiodi

04/05/2018

L’alleanza del centro destra ha vinto le elezioni con un numero di elettori insufficiente per governare 5 anni e dovendo allearsi con qualcuno, lo dovrà fare con il partito democratico che a parole preferisce l’aventino o con il M5S che ha in uggia Berlusconi. Pare evidente il tentativo del movimento, di tentare di dividere il centro destra che dovrà guardarsi dall’accettare il ricatto di questi simpatici ragazzi che con qualcuno dovranno allearsi se vogliono arrivare al governo. La politica, nell’attuale impasse, richiede un passo indietro che Salvini avrebbe fatto, accettando un altro candidato alla presidenza del consiglio, ma neppure questo ha convinto il sig. Di Maio che vorrebbe Palazzo Chigi per sè adducendo la motivazione che il suo è il primo partito, anche se secondo come numeri rispetto alla coalizione che ha già indicato in salvini il suo candidato a palazzo Chigi. I capricci del sig. Di Maio, dimostrano ciò di cui in molti hanno argomentato sull’inesperienza politica, ma potrebbe essere una tattica di Grillo che lo spronerebbe a a ribadire i suoi no, per forzare la mano al Presidente Mattarella che, preso dalla disperazione, potrebbe dargli l’ìincarico di formare il nuovo governo affiancato dal un PD che, bocciato sonoramente dagli elettori, rientrerebbe in gioco per sostenere il movimento per qualche mese, il tempo necessario per la dimostrazione che non basta avere 11 milioni di elettori per governare una nazione ingovernabile come la nostra bella ma infelice Italia. Insomma, il PD, senza colpo ferire, potrebbe fare rimpiangere Renzi, dividere il centro destra e rimettere all’angolo il movimento, magari decimato dalla fuga di coloro che quasi sicuramente torneranno in seno ad un PD riverniciato a nuovo. Resto dell’idea che per la nostra nazione, si debbano cambiare le regole, perchè quelle attuali non funzionano e non saranno delle nuove elezioni che cambieranno la testa dei nostri politici e degli elettori. Speriamo bene! Il grillo parlante

03/28/2018

La morte di Fabrizio Frizzi La morte di un uomo giovane e buono, padre di una bimba che crescerà senza la sua presenza fisica amorevole e gioiosa, ha gettato nel lutto una nazione intera consapevole di non godere in futuro della sua bonomia della sua serietà giocosa, e della sua professionalità misurata. E’ un lutto sincero, sentito nel cuore da milioni di Italiani che lo hanno conosciuto, apprzzato, amato. Purtroppo, abbiamo una ragione in più per dolerci della sua scomparsa prematura che costituisce sempre una sconfitta per la medicina. Chi da decenni si interessa di salute, non puù restare indifferente quando la disgrazia investe una persona ancora giovane, come Fabrizio, che lascia sole una moglie e la sua bambina e al sincero dispiacere, segue immancabilmente lo sbigottimento per una morte che a 60 anni non è ineluttabile perchè prevenibile e prevedibile grazie alla sintomatologia evidenziata dall’ischemia che lo aveva colpito nell’Ottobre del 2017. Quello è stato un gravissimo episodio affrontato con le metodiche farmacologiche usuali che non hanno mai la capacità e il potere di eliminare le cause primarie che hanno provocato la successiva emorragia. La medicina ci spiega da decenni che un vaso sanguigno, si intasa con un embolo o con un trombo ad opera di sostanze chimihe che si aggrappano all’interno dei vasi, ostruendoli in un crescendo prevedibile, misurabile, evitabile. Gli stessi vasi, dopo decenni di malattia che provoca il loro ispessimento e la mancanza di elasticità, si rompono con facilità, dovuta anche da fenomeni di alterazione pressoria provocando l’emorragia a volte letale. In questa grave situazione, la medicina ufficiale, oppone i suoi trattamenti farmacologici e le sue fantasiose tecniche di allargamento del lume(palloncino) di by-pass, di sostituzioni dei vasi, ecc.. che se dal lato tecnico paiono soluzioni ingegnose e momentaneamente efficaci, dal versante della prevenzione vera e primaria, mostrano i loro limiti e tutta la pericolosità di tali interventi testimoniati dalla elevatissima percentuale di ictus, ischemie, rotture e morte riservata ai pazienti cardiovascolari che quando va bene ottengono un illusorio prolungamento della loro vita. Sono questi epiloghi tragici che inducono i fautori di una medicina naturale a protestare contro questi trattamenti(non cure). La ricerca scientifica pga dei risultati illusori forniti dalla farmacologia, non ricerca le cause primarie delle patologie e quindi non conosce le terapie appropriate della naturopatia che costituiscono l’unica possibilità per prevenire le infiammazioni dei tessuti e la degenerazione di interi organi e/o apparati. Se Fabrizio avesse potuto conoscere le terapie dolci (naturopatiche), praticate da quasi un secolo da medici che devono lavorare sotterraneamente per l’ostracismo della medicina ufficiale e che insieme ad un deciso cambio dei suoi stili di vita, lo avrebbero sicuramente messo al riparo dalle conseguenzee nefaste, potremmo ancora godere del suo sorriso per altri lunghi decenni. Ma le cure dolci hanno il difetto di essere semplici, efficaci, di costare poco e di non muovere le cifre da capogiro (130 mld senza indotto) della medicina ufficiale che sulla malattia, trova il suo humus e dove milioni di operatori sanitari sbarcano il lunario. La medicina ufficiale non avrà mai il coraggio di aprire un serio dibattito tra scienziati, perchè conosce l’esito dirompente per l’intero comparto che dovrebbe ammettere di aver sbagliato per decenni ad affidarsi ad una farmacologia sintomatica che non cura, non guarisce e dove la sua veneficità è da decenni più che un sospetto. La scusante di sempre è la mancanza di scientificità della medicina naturale, ma se la ricerca è in mano di chi con la farmacologia ci vive e prospera, sarebbe come pretendere che l’oste dicesse la verità sulla veneficità del suo vino… E’ un problema politico ancor prima che giuridico, perchè i protocolli medici che sono la bibbia che il medico deve osservare obbligatoriamente, voluti e protetti da leggi erronee, emanate da da parlamenti dove nelle commissioni i medici, gli avvocati e le lobby affaristiche sono in maggioranza, sono intoccabili. Se in questi centri del potere, regna sovrana la volontà di non interfenire sullo status quo della medicina che oltre al resto non prevede la libertà di cura, bloccano sul nascere ogni voce contraria alla farmacologia ed alle terapie invasive che la pubblica opinione accetta supinamente senza rendersi cono dei pericoli insiti in questo approccio curativo, potremo solo sperare che un movimento d’opinione in costante aumento, provochi la fine dell’approccio sintomatico che distrugge la salute e vita di intere società. Chi perde un proprio caro, deve porsi alcune domande per non consentire che un simile sistema, continui a produrre malattia e morte anzitempo: -Che prevenzione hanno adottato dopo l’ischemia di Fabrizio? -Hanno eliminato le cause dell’ischemia che dopo poco ha prodotto l’emorragia? -Se le malattie cardiovascolari uccidono l’80% dei malati, perchè non si adottano con più umiltà terapie diverse, propugnate da scienziati e medici cosiddetti alternativi? -A chi giova seguitare con i trattamenti farmacologici e successive immancabili terapie, costose, onerose e dolorose? Oramai in molti, tra gli scienziati e gli studiosi mondiali, non concordano con i trattamenti chimici nei quali vedono una delle principali cause di infiammazione dei tessuti che dopo alcuni anni possono portare alla degenerazione dei tessuti medesimi come è capitato a Fabrizio e come capita ai milioni di malati che muoiono di malattie cardiovascolari, anche dopo lunghe degenze nel silenzio più assordante della medicina che prosegue imperterrita con i suoi inefficaci trattamenti per fini di cui ho abbondantemente trattato nei miei due saggi- La vera prevenzione- e -Vincere il diabete…si può-(se interessati vedere il mio sito www.giorgiochiodi.it). Se come affermo da anni, le sostanze chimiche,(medicinali compresi) i cibi malsani, le calorie eccessive, le combinazioni sbagliate, la mancanza di movimento ecc…ecc…sono concause sicure di avvelenamento del sangue e conseguente produzione di degenerazione tessutale,(fatti e non opinioni, ribadite da alcuni decenni da migliaia di medici, scienziati, studiosi di naturopatia) non vi sembra che sia il caso di modificare i trattamenti invasivi e intossicanti? Se non per eticità o per senso di civismo, almeno per er un elementare criterio prudenziale, di amore per il nostro prossimo, di doverosa curiosità del medico, di necessità per la ricerca seria di venire a capo di patologie che tengono il paziente malato per decenni, salvo affidarlo, se ancora in tempo, alla chirurgia demolitrice che lo restituisce senza qualche organo, in condizioni inaccettabili, pronto per la sedia a rotelle o per una lungodegenza, o peggio, all’inabilità motoria e mentale. Questo solo per non aver avuto la modestia di verificare e riconoscere la pericolosità, l’inutilità, i costi finanziari e in termine di dolore per i malati e per i familiari, di terapie che possono e devono modificarsi in favore di una medicina più umana, che adotti la prevenzione primaria,(colpire la causa e non il sintomo)) che adotti terapie non invasive (alimenti diversi, metodi di preparazione e di cottura diversi, omeopatia, fitoterapia ecc..). che adotti nuovi stili di vita ( attività fisica e lavorativa, respirazione, spiritualità ecc…). Con uno stile di vita più adatto alla fisiologia dell’uomo, saranno evitate tutte quelle patologie che causano il ricorso agli atti chirurgici, alle riabilitazioni, agli strumenti protesici e che causano gli ultimi decenni di vita quella triste sequenza di visite ambulatoriali, esami clinici, ospedalizzazioni,ecc.. Se le cose stanno così e non ne dubito, svegliamoci dal brutto sogno e invitiamo i media a denunciare, i medici onesti e consapevoli a ribellarsi, i politici senza i paraocchi, a discutere sui risultati fittizi di una medicina che non crede di dover adottare una vera prevenzione primaria e un approccio curativo non invasivo, per eliminare le vere cause che portano anzitempo a morte i nostri cari. che sono trattati chimicamente per decenni e quando non sono fortunati di morire prima, dovranno patire per anni o su una sedia a rotelle, o in un letto d’ospedale. A te Fabrizio, grazie di cuore per la tua vita vicina a quel modello che i santi e i giusti sanno proporre all’umanità sbandata che non comprende la bellezza della vita vero, dono di Dio.

03/16/2018

La votazione si è conclusa senza una vittoria schiacciante che consentisse al vincitore di governare e siccome sarà necessaria un’alleanza di partiti che la pensano diversamente, ecco cominciare il fastidioso cicaleggio sulle alleanze possibili. Per l’ennesima volta il paese è spaccato in tre e per governare, qualcuno dovrà fare dei passi indietro per costruire una base comune sul programma di governo che sarà sempre il solito pasticcio. Trovare la quadra, sembra difficile, perchè le distanze sui temi in gioco, sono notevoli e difficilmente colmabili, senza la buona volontà e l’intelligenza dei candidati. Il Presidente della Repubblica, per non indire nuove elezioni, dovrà esercitare tutta la Sua capacità di mediazione per trovare chi possa e voglia tentare di formare un governo che abbia la speranza di passare l’estate indenne. Speriamo che gli ultimi arrivati più gettonati tra i candidati, siano più duttili e malleabili di quanto mostrano a parole, poichè, senza esperienza di governo, dovranno farsi le ossa e accettare l’idea europea, in caso contrario non ci starà Berlusconi che per rifarsi una verginità perduta, deve abbozzare un europeismo che non lo entusiasma, ma dal quale non si potrà prescindere. Alla lega, converrà tenere un basso profilo e collaborare più che per governare, per ottenere la definitiva consacrazione di partito nazionale che potrebbe anche ottenere i voti dei forzisti, in elezioni molto prossime, quando il Silvio nazionale sarà fuori gioco per limiti di età. Dovrebbe cioè accettare una versione più edulcorata del reddito di cittadinanza, magari limitato ai veri poveri che devono vivere con 500 euro al mese. La tassazione potrà essere ridotta, ma è più credibile e sarebbe già un successo, un 25% del Silvio, piuttosto che il 13% di Matteo, almeno per questa legislatura.L’Europa che non entusiasma nessuno, è un processo ineluttabile che deve rafforzarsi politicamente per convincere anche i paesi più recalcitranti ad allinearsi su una linea del rigore con riserva, almeno sin tanto che i governi non sappiano percorrere la strada del risanamento, senza deprimere troppo i consumi. Se il centro destra rimanesse coeso, avremmo, dopo la benedizione europea, un Berlusconi ringalluzzito e pronto per la presidenza della Repubblica, un Salvini finalmente in doppio petto e cravatta con i colori europei, una Meloni rinnovata nel look da un parrucchiere alla moda e un Di Maio che apporterebbe alla compagine di governo, la sua seriosa sicurezza di salvatore della patria con l’entusiasmo giovanile e idee nuove che gli altri potrebbero temperare se poco attuabili perchè premature. Per stare a galla qualche anno, la compagine governativa dovrebbe nominare Presidente del Consiglio un uomo serio e navigato come Antonio Tajani (se accetta) e presidenti delle camere un leghista ed una pentastellata. Le altre poltrone dovrebbero essere suddivise in proporzione ai numeri elettorali, senza dimenticare il PD che nelle precedenti elezioni, sotto varie sigle, aveva occupato l’occupabile col democratico arraffamento persino degli strapuntini, se non bastavano le poltrone. Ma è pur sempre un grande partito dove ci sono tante persone serie e non necessariamente giovani di cui conviene tenere conto perchè non lo lascino per stanchezza, facendolo scomparire. Insomma, sarei favorevole ad un governo di salute pubblica che avesse una base la più larga possibile, in una fase della nostra storia che vede finalmente in una politica del lavoro e del fare, la chiave per eliminare la sotto-occupazione e il lavoro nero, per un vero e duraturo progresso del nostro paese in una Europa matura che non lasci indietro nessuno che voglia lavorare seriamente.
Altre soluzioni ci sono sicuramente, ma le vedo poco praticabili. Per evitare governi balneari che vedrebbero in aumento solo lo spread, sarà necessario combinare l’inesperiente gioventù di Luigi, con l’irruenza del focoso Matteo (non Renzi) , con la capacità combattiva di Giorgia e con la rinnovata figura di garanzia di Silvio, in caso contrario, dovremmo finalmente capire che la nostra giovane democrazia non funziona e che solo tra alcuni secoli potremo sperare di formare un governo che possa durare una intera legislatura, che lavori per risolvere i problemi italiani e non per crearne dei nuovi.
Vorrei lanciare una provocazione:
Se non avremo a breve un governo degno di tale nome, sarebbe opportuno introdurre il bipartitismo per legge che consenta ad un partito/coalizione di governare e all’altro di stare all’opposizione. Due soli partiti che alternandosi al governo ogni 4 anni, dovrebbero governare un’intera legislatura dopodichè, se avessero lavorato bene, potrebbero essere rieletti per un’altra sola tornata, con l’attento controllo del presidente della repubblica che potrebbe, in caso di pericolo per la governabilità o per la democrazia, sciogliere le camere e nominare una compagine che termini la legislatura. Infatti, uno degli alibi ricorrenti dei partiti, è la durata dei governi che non hanno il tempo di insediarsi che devono pensare alle successive votazioni, in un turbinio di chiacchiere sulle alleanze e sui nomi dei candidati che il giorno successivo sono puntualmente disattesi. Il confronto sarebbe più sereno per i politici e per i cittadini che avrebbero la possibilità di verificare i risultati del lavoro dei propri parlamentari in un tempo accettabile e questi ultimi, sarebbero indotti a lavorare tranquillamente con la sicurezza quadriennale del loro posto di lavoro senza rischiare di perdere la pensione (da rivedere), in due camere che potrebbero dividersi i compiti senza sovrapporsi. Oggi, con questo ridicolo sistema elettorale, e con due camere fotocopia, il nuovo governo, non avrà comunque il tempo di produrre dei risultati apprezzabili, a causa del doppio passaggio delle leggi ed a causa della breve durata delle legislature, fatti che demotivano i parlamentari e li costringono ad impiegare il loro tempo per proteggersi il fondo schiena, svolgendo un lavoro insufficiente e inefficace data la brevità della vita dei governi. Un parlamento rasserenato, non avrebbe più incubi di durata e alibi per l’inconsistenza delle sue frettolose e raffazzonate leggi e potrebbe porre in essere tutte quelle attenzioni dovute ai temi caldi che angustiano i cittadini e deprimono il lavoro: le leggi fatte con l’accetta, i privilegi, gli sprechi, l’ingiustizia sociale, una burocrazia parassitaria, la creazione di posti di lavoro inutili e parassitari, lo sfascio urbanistico, una medicina costosa e sintomatica, lo sfascio morale, lo sfascio della famiglia, una revisione dei diritti illeciti, una rivalutazione dei doveri, l’insicurezza dei cittadini, la mancanza di lavoro, la povertà diffusa, le pensioni da fame,la salvaguardia dell’ecosistema, ecc…ecc..
E’ così difficile?

Un parlamento durevole, potrebbe studiare e risolvere i problemi gravissimi che non trovano soluzione, modificando e/o introducendo nuove norme:
SUL LAVORO:
-favorire gli investimenti esteri in Italia con leggi protettive.
-revisione della legge fallimentare. tempi e metodi inaccettabili.
-favorire le nuove aziende con una tassazione minima perchè paghino tutti.
-previdenze per le aziende che assumono stabilmente i dipendenti.
-restituzione degli aiuti di stato da parte dalle aziende che delocalizzano .
-creazione di organismi statali che favoriscano le esportazioni.
-libertà di impresa svincolata dalla burocrazia. Verifiche successive.
-favorire la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente.
-mappatura dei territori a rischio idrogeologico e sismico e divieti di costruire.
-riorganizzazione della burocrazia per merito e con responsabilità personale.
-abrogazione delle leggi inutili e/o contrarie alla morale e alla cultura maggioritaria.
-istituzione di stipendi e pensioni idonee con premialità per dipendenti statali meritevoli.
-riformulare equi compensi ai politici con obbligo di pensione volontaria.
-revisione privilegi ingiusti o pensioni baby.
-obbligo di assicurazione per i danni provocati dai politici o fideiussione bancaria.

SULL’IMMIGRAZIONE.
-fermare l’immigrazione disordinata e illegale. Ritorno al paese di origine.
-accoglienza dei migranti legali, in alloggi di fortuna e reddito di cittadinanza per i meritevoli
-dare la cittadinanza ai richiedenti stranieri meritevoli.

SULLA LIBERTA’ PERSONALE
-ristrutturazione delle vecchie carceri o costruzione di carceri più civili.
-obbligo di scuola e lavoro per i carcerati che si devono mantenere.
-identificazione del delinquente abituale e privazione della sua libertà personale.
-creazione di un organismo di polizia per controllare i rioni e chi vive di espedienti.
-libertà vigilata per il presunto reo fino alla sentenza finale purchè con residenza certificata.
-divieto di contrarre matrimonio tra badanti e anziani senza consenso parentale.
-divieto di allevare o adottare bambini alle coppie non sposate, alle coppie gay o lesbiche.
-divieto di esternare in pubblico le devianze di genere.
-divieto di propaganda nei media sulle devianze di genere.
-divieto di tenere in pubblico atteggiamenti contrari alla pubblica decenza.
-condannare i danneggiamenti con pene pecuniarie o con privazione delle libertà.
-condannare i reati non di sangue, contro le persone con pene pecuniarie o col carcere.

SULLA SALUTE.
-libertà di cura dei cittadini.
-libertà di esercizio della naturopatia.
-creazione di linee guida nuove per i medici sulle cause delle patologie.
-creazione di un organo di contrllo sulla spesa sanitaria.
-creazione di un organo di controllo sugli esiti delle terapie.
-creazione di organi di controllo sulle terapie alternative.
-istituzione di tiket proporzionali per stili di vita inidonei alla salute (fumo-obesità-ecc…)
-razionalizzazione degli ospedali, dei pronto soccorso, dell’attività del medico di base.
-istituzione di terapie medico-psicologiche per: obesi, fumatori, alcolisti, gay, lesbiche, pedofili, transessuali, tentati suicidi, depressi.

SULLA SCUOLA
-asilo dai 2 anni. gratuiti per tutti. Privilegiare quelli aziendali.
-scuola dai 4 anni. gratuita ed uguale per tutti. organizzando trasporto collettivo.
-istituzione dei diplomi di media superiore differenziati.
-revisione delle materie con basi di: lingue, informatica,tecnica,ed. civica. sport, musica ecc..
-istituzione di test idoneità quinquennali per gli insegnanti.
-istituire commissione di controllo sull’idoneità della scuola pubblica e privata.

SULL’UNIVERSITA’
-istituzione di corsi incentrati sulla digestione dei cibi.
-istituzione di corsi sulla natruropatia ed abilitazione dei naturopati
-riorganizzazione dello studio universitario con preparazione al lavoro dei giovani
-razionalizzazione della ricerca in programmi di utilità pratica.
-razionalizzazione degli istituti universitari premiando i più prolifici.

SULLA MAGISTRATURA.
-eliminazione delle cause di malfunzionamento della magistratura.
-affidare ai giudici togati i fatti di sangue-violenza grave-cause oltre i 50000 euro.
-affidare a collegi civili tutti i reati minori-violenza semplice- cause fino a 50000 euro.
-assunzione di ausiliari per 6 milioni di cause vecchie che aspettano la prescrizione.
-modificare l’avanzamento automatico delle carriere subordinandolo al merito.
-nella causa, parificazione tra pubblico ministero e difensore.
-obbligo per il giudice di sentire e valutare l’opinione del ricorrente.
-obbligo per il ctu di registrare i colloqui tra le parti.
-istituzione di un organo di controllo sulla regolarità della causa. Es:Presidente di regione.
-nei casi possibili, ove sia certa la colpa, procedere con giudizio immediato (all’inglese)

SULL’ORGANIZZAZIONE STATALE.
-creazione di tabelle guida standard sugli obbiettivi dello stato, delle regioni, delle città.
-istituzione di una commissione di esperti economici per indirizzare stato, regioni e città.
-abolizione delle province.
-informatizzazione di tutti gli uffici pubblici
-creazione delle infrastrutture al Sud: strade, ponti, fiumi, dighe.parchi, porti, ecc…
-facilitare il turismo estero al Sud con porticcioli, aeroporti charter, strutture vacanze,
-controllo statale sulla spesa delle regioni e sugli interventi statali ove necessari.
-parificare e ridurre il trasferimento regionale ad uno stato più smagrito.
-limitare i trasferimenti statali alle regioni che non sono virtuose.
-remunerare i burocrati statali in base ai risultati ottenuti.
-Riorganizzazione trasporti via mare via treno e con automezzi elettrici nelle città.
Riorganizzare le piste ciclabili e pedonali lontane dal traffico veicolare.
-premiare e imporre la raccolta differenziata.
-eliminazione dei contenitori plastici dalle emissioni dannose.
-favorire le aggregazioni dei piccoli commercianti in aggregazioni d’acquisto.
-favorire i piccoli negozi nel trasporto a casa dei beni venduti alle famiglie.
-favorire l’uso del computer alle persone anziane.
-favorire la permanenza degli anziani nella loro casa.
-favorire le famiglie che accudiscono un familiare anziano.
-disincentivare la permanenza degli anziani nelle case di riposo.
-favorire le aggregazioni e la capitalizzazione delle banche di sviluppo.
-istituire un piano per il rientro del 50% del debito pubblico ad esempio in 30/50 anni.
-favorire l’acquisto del debito pubblico agli investitori italiani.
-riorganizzare il controllo misto sulle banche (stato-privati)
-istituzione di vantaggi per il mecenatismo di privati e imprese.conveniente per lo stato
-istituire un ministero dei beni culturali con portafoglio
-istituire il criterio della reciprocità con i paesi esteri per la libertà religiosa.
-affidamento in comodato dei beni sequestrati agli stessi mafiosi che si pentono e collaborano.

Sono decenni che il popolo è sottoposto inutilmente al bombardamento mediatico su partiti e candidati e sulle pie proposte e promesse che puntualmente sono disattese. Lasciamolo lavorare e vivere in pace il popolo, che elegge i politici perchè lo rappresentino nei consessi istituzionali e riassumano le sue istanze in norme e leggi. Questi dovrebbero ad ogni tornata elettorale, confermare o scalzare i parlamentari eletti e cambiarli in base al loro rendimento che emerge dalle cose fatte e dal risultato complessivo di una compagine che deve governare 4 anni. Il sistema attuale è controproducente ed allontana dalle urne una parte significativa dell’elettorato, riversando nell’area protestataria una fetta sensibile di elettori che falsa i risultati. Non c’è un solo colpevole per questo e per altri problemi che vedono la cittadinanza oramai ripiegata e delusa, ma se gli uomini politici sono l’emanazione di una società malata, questo malessere ha nonni e padri che si devono identificare, rivalutando i valori di un tempo che sono stati irrisi e dimenticati, a favore di un modus vivendi che dimentica i doveri e privilegia i diritti intesi come la possibilità per ognuno di fare ciò che vuole a prescindere dall’eticità del suo operato che non viene stigmatizzato da nessuno, almeno sin tanto che non diviene reato manifesto, salvo poi stracciarsi le vesti quando la società è alla deriva. Faccio un esempio banale: L’occupazione di un’appartamento da parte di un disperato che approfitta della momentanea assenza dei proprietari. Le forze dell’ordine non hanno armi per intervenire se tra gli occupanti si trova una donna incinta o un bimbo. Una legge simile autorizza un reato in nome di un sentimento di pietà che gli estensori non hanno considerato con sufficiente raziocinio. La forza pubblica deve espellere immediatamente il nucleo occupante ed accompagnarlo in uno dei numerosi locali di cui ogni comune dispone, anche “manu militari” , sottraendo i bambini ad una patria potestà che sarà deleteria per la loro educazione. Un altro esempio:
Chi è reo manifesto di violenza grave, magari preso in fragranza di reato, deve essere coercito anche solo agli arresti domiciliari e comunque mai liberato per non allarmare i cittadini. Solo intervenendo con decisione, coercendo i malviventi, si possono fermare questi ed altri reati odiosi contro gli inermi, contro le donne, contro i bambini e contro il patrimonio che provocano quell’allarme sociale che induce a non votare o a votare contro una classe politica indifferente ed inefficiente, sprecona e autoreferenziale che dovrà cambiare pelle se non vorrà trovarsi sola nelle prossime immancabili e inconcludenti votazioni. Questa non è democrazia compiuta, sempre che sia possibile ottenere una vera democrazia in un mondo dove la banalità vince sul buon senso, l’egoismo sulla carità e il denaro sulla giustizia.

03/10/2018

Lettera al Fatto alimentare sul blog a cura di Beniamino Bonardi art. del 21 Febbraio 2018 dove il giornalista, accenna ai molti studi effettuati da ricercatori di pregio, pubblicati sulla importante rivista LANCET sulla enorme quantità di calorie assunte dagli inconsapevoli cittadini che passando da un sovrappeso evidente, arrivano facilmente all’obesità, condizione non unica, ma sufficiente per provocare molte gravi patologie.

Sono lieto che qualcuno tra i media si accorga che le calorie assunte sono troppe, composte da spazzatura e male associate.
Assumendo 750/800 k/cal. giornaliere per tre anni con l’ottica vegeto-vegana, sono diminuito di peso di 39 Kg senza alcuno sforzo, perchè le verdure crude e cotte hanno il potere di ingannare lo stomaco ed il senso di sazietà. Questo metodo, sommato ad un movimento mirato e ad altre piccole accortezze, hanno permesso al mio pancreas di rimodulare la mia iperglicemia diabetica, tanto grave da rendermi ipovedente, sin tanto che abbandonate le onniscienti strutture sanitarie, mi sono deciso di studiare personalmente la mia malattia che ho fermato comprese le complicanze gravi già evidenti. Il tutto senza chimica e fuori dall’ambito medico che pare soddisfatto dei danni che provoca con l’ignoranza diffusa sulle cause primarie di malattia. Ho scritto la mia esperienza sui saggi:
-La vera prevenzione-dove tratteggio le cause delle patologie .
-Vincere il diabete…si può-dove narro delle metodiche adottate per debellare la mia iperglicemia diabetica e le sue complicanze.